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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Ottobre 2006 |
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IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE DI ESSERE COGARANTE DELL´INTEGRITÀ DEL CRE
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Bruxelles, 16 ottobre 2006 - La commissione parlamentare per l´industria, la ricerca e l´energia (Itre) ha approvato nell´ambito della procedura di consultazione alcune relazioni su tre dei programmi specifici del Settimo programma quadro (Fp7): Idee, Capacità e Cooperazione. Il programma «Idee» fa riferimento al Consiglio europeo di ricerca, una nuova agenzia di finanziamento paneuropea per la ricerca fondamentale. Mentre secondo la proposta iniziale della Commissione sarebbe stata quest´ultima a nominare i membri del Consiglio, in base ad una procedura di identificazione indipendente, un emendamento di compromesso approvato dalla commissione parlamentare specifica: «I suoi membri saranno scelti dal consiglio scientifico tra la comunità scientifica garantendo la diversità dei settori di ricerca degli scienziati, in base a criteri generali stabiliti dal legislatore europeo [. ] e nominati dalla Commissione a seguito di un´audizione davanti al Parlamento europeo. » Un altro emendamento assicura che il Parlamento sia cogarante dell´integrità del Cre. «La Commissione non deve essere l´unico garante dell´integrità del Cre. Alla luce della notevole importanza del progetto e delle sue considerevoli risorse finanziarie, il Consiglio e il Parlamento devono essere coinvolti nella sua attività, possibilmente per mezzo di relazioni annuali», si legge nel documento Itre. I deputati europei precisano anche che i membri del consiglio saranno in carica per quattro anni, con un mandato rinnovabile per tre anni, e suggeriscono il ricorso ad un sistema di rotazione per l´elezione dei membri, in modo tale che, ad ogni consultazione, un terzo dei essi venga completamente rinnovato. Il documento contiene un emendamento di compromesso che chiarisce che i membri del consiglio scientifico non dovranno soltanto essere in possesso di qualifiche attestanti straordinari livelli di eccellenza scientifica, ma dovranno vantare anche una lunga esperienza nella gestione scientifica. Riguardo al programma Cooperazione, la commissione ha adottato appositi emendamenti per precisare che alcuni campi di ricerca saranno finanziati nell´ambito del 7Pq, compresi quelli legati alla demenza e al morbo di Parkinson, all´invecchiamento, alla conservazione degli ecosistemi, al cambiamento globale, ai motori ibridi per treni, ai sistemi sociali e assistenziali e alla ricerca urbana. Per quanto concerne il programma Capacità, tra gli emendamenti approvati vi è la precisazione che qualsiasi infrastruttura che riceva finanziamenti europei debba generare un valore aggiunto, oltre a contribuire alla competitività industriale e ad altre politiche comunitarie. I deputati hanno inoltre cercato di far sì che le piccole e medie imprese (Pmi) non siano escluse dal programma Capacità, sottolineando: «Occorrerebbe ricorrere a programmi e infrastrutture nazionali e regionali per sostenere le attività di R&s [ricerca e sviluppo] da parte delle Pmi, affinché tali attività vengano svolte nell´ambito di questo programma a vantaggio delle imprese di piccole dimensioni. Non soltanto i programmi saranno più efficienti, avranno una maggiore presenza locale e sapranno soddisfare meglio le esigenze specifiche delle Pmi, ma contribuiranno anche al coordinamento e all´armonizzazione delle politiche nazionali e dei programmi di sostegno. » Tali relazioni, unitamente ad altre recentemente approvate, saranno discusse e votate dal Parlamento in seduta plenaria a Strasburgo durante la sessione prevista per la settimana dal 13 al16 novembre. . |
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