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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Ottobre 2006
 
   
  VERSO UNŽAREA DI LIBERO SCAMBIO CON IL MERCOSUR

 
   
 

 

Bruxelles, 16 ottobre 2006 - Una relazione allŽesame della Plenaria chiede dŽintensificare i rapporti sociali ed economici con il "Cono del Sud", per la creazione della più grande zona di libero scambio del mondo, utile alla crescita economica e sociale di entrambe le regioni. Sollecitano tuttavia una maggiore disponibilità del Mercosur nel tutelare le indicazioni geografiche e ulteriori progressi nellŽeliminazione di misure ingiustificate di difesa commerciale. Con 489 voti favorevoli, 75 contrari e 7 astensioni, il Parlamento ha adottato la relazione dŽiniziativa di Daniel Varela Suanzes-carpegna (Ppe/de, Es) che pone lŽaccento sullŽimportanza di giungere ad un accordo di associazione tra Ue e il Mercosur (il mercato comune dellŽAmerica Latina, di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay). La conclusione di un tale accordo, per i deputati, costituisce infatti «un elemento chiave» per la promozione e il potenziamento dei valori comuni, quali il rispetto per i diritti umani, la democrazia, la coesione economica e sociale, la pace e la stabilità. Ribadiscono quindi che lŽUe deve concludere quanto prima con il Mercosur un accordo di associazione «completo, ambizioso ed equilibrato», sulla base di tre pilastri: un capitolo politico e istituzionale, un capitolo sulla cooperazione e un capitolo commerciale. Per i deputati la conclusione dellŽaccordo - che istituirebbe la più ampia zona di libero scambio tra regioni del mondo - rappresenta un «obiettivo strategico prioritario per le relazioni esterne dellŽUe». Soprattutto in un contesto contrassegnato da unŽaccresciuta interdipendenza, dalla crescita economica e dallŽemergenza di nuove potenze economiche, come pure dal numero crescente di sfide globali che trascendono le frontiere nazionali. La creazione di una zona di libero scambio Ue-mercosur, inoltre, genererebbe importanti opportunità di scambi e di crescita economica e «migliorerebbe la competitività internazionale di entrambi i mercati». DŽaltra parte, i deputati insistono sul fatto che una zona di libero scambio rappresenta la chiave per potenziare la capacità di guida dellŽUe quale principale partner di investimento e commerciale del Mercosur e «per rafforzare lŽintegrazione intercontinentale». Anche a fronte dellŽopzione dŽintegrazione continentale proposta nellŽAlca, raccomandando quindi «vivamente» di realizzarla. LŽaccordo commerciale, è precisato, deve essere unico e indivisibile e andare oltre gli obblighi rispettivi nel quadro dellŽOmc. Tuttavia, senza escludere alcun settore, dovrà tenere conto, «nel modo meno restrittivo possibile», della sensibilità specifica di taluni prodotti. Il Parlamento insiste poi sul fatto che la zona di libero scambio con il Mercosur, così come la conclusione del ciclo di Doha, «non deve essere subordinata esclusivamente alla conclusione dei negoziati sulle questioni agricole». A suo parere, infatti, «tutti gli ambiti devono essere negoziati e progredire in parallelo e con elevate ambizioni», contemplando il commercio dei beni, dei servizi come pure gli investimenti, gli appalti pubblici e le altre barriere che ostacolano il commercio. In proposito, peraltro, sottolinea come la Commissione abbia segnalato che lŽofferta fatta al Mercosur in materia di agricoltura «è la più ambiziosa mai avanzata in un negoziato bilaterale» e mette lŽaccento sul fatto che lŽUe è il maggiore importatore di prodotti agricoli del Mercosur (48% del totale delle importazioni dalla regione nel 2005). In tale contesto ritiene quindi che «lŽUnione europea abbia il diritto di aspettarsi dal suo partner unŽofferta altrettanto ambiziosa». Inoltre, auspica che la flessibilità dellŽUe al momento di rispondere alle richieste del Mercosur in materia di accesso al mercato per i suoi prodotti agricoli sia subordinata ai progressi in altri settori. Tra questi i deputati citano il mercato per i prodotti non agricoli (Nama) e per i servizi, così come altri ambiti agricoli, quali lŽaccordo sui vini e i liquori, la protezione efficace delle indicazioni geografiche, lŽeliminazione di misure ingiustificate di difesa commerciale e lŽapplicazione di norme sanitarie, fitosanitarie e relative al benessere degli animali. LŽaccento è poi posto sullo sviluppo dell’agricoltura sostenibile nei paesi del Mercosur, la quale dovrebbe costituire un settore interessante per la cooperazione europea. Andrebbe inoltre incoraggiato il commercio equo e lŽagricoltura biologica, per esempio attraverso il negoziato su una specifica tariffa comunitaria per il commercio equo e/o i prodotti biologici. I deputati osservano poi che la futura adesione del Venezuela al Mercato Comune dŽAmerica latina (in qualità di Stato membro), implicherà un cambiamento sostanziale nel futuro accordo di associazione, particolarmente per quanto riguarda il mercato dellŽenergia. LŽaccordo, pertanto, dovrebbe dare impulso a una collaborazione regionale più stretta nel settore energetico, allo scopo di promuovere la sicurezza e lŽefficienza energetica e di aumentare lŽuso di fonti di energia rinnovabili. Il Parlamento ricorda poi che lŽUe costituisce il principale donatore di aiuti allo sviluppo del Mercosur e lŽunico che abbia stabilito una strategia di cooperazione orientata al rafforzamento dellŽintegrazione regionale. DŽaltra parte, notano che la debolezza monetaria del Mercosur - dovuta alla diversità e alla debolezza delle varie divise sudamericane e, in particolare, alla loro forte dipendenza dal dollaro - «spesso costituisce un ostacolo agli investimenti europei». I deputati, pertanto, sollecitano una maggiore accettazione dellŽeuro nei Paesi sudamericani e una sua più ampia utilizzazione nei pagamenti per le reciproche importazioni ed esportazioni. Per quanto riguarda la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, i deputati chiedono che lŽaccordo commerciale tra lŽUe e il Mercosur vada al di là delle norme dellŽOmc (accordo Trips+) e, in proposito, sottolineano che lŽaccordo Trips+ «non deve escludere le salvaguardie in materia di sanità pubblica», in quanto ciò limiterebbe lŽaccesso a un prezzo abbordabile ai farmaci nei paesi in via di sviluppo. Infine, facendo propri una serie di emendamenti avanzati dal Pse, il Parlamento chiede lŽistituzionalizzazione del futuro vertice sociale del Mercosur che avrà luogo nel dicembre 2006, ritiene opportuno promuovere lŽistituzione di un dialogo tra il Comitato economico e sociale e il Forum consultivo economico e sociale del Merocosur ed esprime il suo appoggio alla creazione dellŽAssemblea parlamentare eurolatinoamericana.

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