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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Giugno 2000 |
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LA COMUNITA´ HELIOS - DIAPSIGRA, TESTIMONE DI UN MODELLO PER LA REINTEGRAZIONE DELLE PERSONE AFFETTE DA SCHIZOFRENIA IN ITALIA, ASSISTENZA DISOMOGENEA E CARENZA DI STRUTTURE INTERMEDIE
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Roma, 5 giugno 2000 - Presentata a Roma Helios, la comunità terapeutico-riabilitativa per schizofrenici gravi fondata dalla dottoressa Anna Rosa Lugli Andretta, Presidente nazionale di Diapsigra, l´associazione per la Difesa degli Ammalati Psichici Gravi. Helios rappresenta un modello di riferimento, sulla linea delle strategie d´intervento indicate dal Progetto Obiettivo "Tutela della Salute Mentale" 1998-2000. All´interno di una struttura residenziale che può ospitare 10 pazienti, ogni malato viene seguito 24 ore su 24 da personale qualificato, che imposta su di lui un trattamento di recupero "individualizzato", nel pieno rispetto della sua personalità e dei suoi tempi. Il lavoro protetto e la vita in comunita´ sono i modelli proposti dalla comunita´ helios per la reintegrazione dei pazienti schizofrenici. E´ la particolare attenzione dedicata al lavoro ciò che caratterizza l´approccio adottato dalla comunità Helios: sono molteplici le attività organizzate a scopo socio-riabilitativo, per creare le condizioni più adatte alla risocializzazione del paziente. La struttura dispone di una tipografia, un laboratorio di musica e arteterapia, un orto e un centro di riabilitazione equestre. "La riabilitazione del paziente all´interno di una comunità è una fase molto importante nel percorso terapeutico", sottolinea il professor Paolo Pancheri, Presidente Società Italiana di Psicopatologia, Ordinario di Psichiatria all´Università "La Sapienza" di Roma. "Il lavoro protetto praticato in Helios è una componente fondamentale per la reintegrazione del malato, poiché consente al paziente di acquisire capacità in grado di favorire il suo inserimento in una società competitiva come la nostra. Sarebbe auspicabile una maggiore omogeneità di interventi terapeutico-riabilitativi sul territorio nazionale, per colmare il divario tra le diverse aree del Paese. Non ci sono infatti strutture intermedie tra i Dipartimenti di Salute Mentale e le famiglie; questa situazione, ancora più grave al Sud e nelle grandi città, è il risultato di una serie di inadempienze, lentezza di realizzazione delle normative e scarsa organizzazione". Secondo i dati raccolti dal Ministero della Sanità, dal 31. 12. 1996 al 31. 3. 2000 sono circa 13. 000 i pazienti che hanno lasciato gli ospedali psichiatrici per essere inseriti in nuove strutture: dai 15. 515 malati ospitati in 87 ex O. P. Si è passati agli attuali 1. 713 in 11 ex O. P. Tutte le regioni, tranne il Molise, hanno istituito i Dipartimenti di Salute Mentale. In Italia oggi abbiamo 30. 442 operatori, presenti soprattutto nelle regioni del Centro-nord. Disomogenea è la dislocazione dei Centri Diurni; sotto lo standard indicato dal Progetto Obiettivo anche i posti letto disponibili al Sud, presso i day hospital e i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura. "La chiusura dei manicomi è stata senz´altro una grande conquista, ma siamo tuttora in piena riorganizzazione assistenziale", commenta la dottoressa Anna Rosa Lugli Andretta. "Alcune regioni sono ricorse a specifiche delibere per evitare le penalizzazioni riservate agli inadempienti: hanno trasformato i malati in ospiti, cambiando la casa di cura psichiatrica in struttura per lungodegenze. "La strada da percorrere è ancora lunga; occorre accantonare la memoria storica, per dedicarsi alle esigenze concrete di una nuova psichiatria. Non si vive di ricordi ma di progetti per il futuro". Esistono tuttavia anche realtà vive e operanti, in grado di fornire una risposta concreta ai bisogni assistenziali-terapeutici dei malati. "Con i risultati positivi finora ottenuti, Helios è la dimostrazione del fatto che, se si interviene in maniera adeguata, oggi la reintegrazione sociale del paziente schizofrenico è possibile", conclude la dottoressa Andretta. "Quello che io personalmente mi auguro è che il modello Helios possa davvero ripetersi in tutta Italia, come accadrà a Bologna, dove Diapsigra fonderà a breve una comunità simile a questa". |
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