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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Giugno 2000
 
   
  LŽEXPORT ORAFO-ARGENTIERO VOLA A 10 MILA MILIARDI

 
   
  Vicenza 12 giugno 2000 - LŽexport orafo-argentiero eŽ cresciuto nellŽultimo trimestre Ž99 del 9, 8% rispetto allo stesso periodo Ž98 e le indicazioni disponibili relative al primo trimestre 2000 lasciano ipotizzare la continuazione del trend di sviluppo anche se con un rallentamento del tasso di crescita (peraltro atteso). Secondo tali indicazioni, il nuovo millennio si eŽ cosiŽ iniziato con unŽulteriore crescita delle esportazioni complessive di oreficeria e argenteria che stanno veleggiando verso il tetto dei 10 mila miliardi e che forse potrebbe anche essere superato a fine anno. Si eŽ cosiŽ iniziato il quarto anno consecutivo di crescita del settore, grazie al persistere di condizioni esterne favorevoli. In particolare, la sempre consistente domanda internazionale e la forza del dollaro che hanno accresciuto la competitivitaŽ di prezzo dei prodotti italiani nei paesi extra-europei, dove il dollaro rimane -tra lŽaltro- la moneta di riferimento per circa tre quarti dellŽexport del settore. Eccezionale eŽ stato il rimbalzo delle vendite di oreficeria anche nei paesi asiatici dellŽarea dello yen. Tra i fatti rilevanti che emergono dallŽanalisi particolareggiata dellŽexport per paese nellŽultimo trimestre delŽ99 si segnalano lŽeccezionale boom asiatico e lŽulteriore performance statunitense. Gli Stati Uniti hanno continuato a rappresentare lo sbocco piuŽ importante delle esportazioni italiane di oreficeria e argenteria ed eŽ ancora in espansione: +18, 9% nel quarto trimestre Ž99. Tale aumento, pur ancora elevato, presenta un ridimensionamento rispetto al 35% fatto registrare nei precedenti trimestri. CioŽ potrebbe segnare lŽinizio di quel ŽŽsoft landingŽŽ ritenuto inevitabile e -nel contempo- auspicabile dai piuŽ accreditati analisti di economia internazionale per scongiurare gli effetti che possono seguire a una eventuale ŽŽbolla finanziariaŽŽ. EŽ quasi ovvio far notare che risulterebbe irrealistico ipotizzare il proseguimento a lungo termine di un trend del +35%. Un aumento che assume una valenza eccezionale tenuto conto dei livelli molto elevati raggiunti dalle vendite agli Stati Uniti: pari a un terzo del totale. Da fonte americana si apprende che le vendite su quel mercato hanno continuato a crescere nel primo trimestre del 2000: +2, 5% rispetto al corrispondente periodo Ž99. La ripresa economica in Asia e le rivalutazioni di alcune monete (yen in testa) si sono riflesse positivamente anche sugli acquisti di oreficeria e argenteria italiane. Si va da un quasi raddoppio per Singapore, al +77% per Hong Kong, al + 41% del Giappone. Per la Cina si puoŽ parlare di fase di assestamento, dopo gli eccezionali risultati dellŽultimo biennio. Migliorata nel complesso la posizione del Medio Oriente, ma con nette diversitaŽ da paese a paese, a causa anche delle singole vicende politiche e conflittuali: forte la ripresa di Israele, con un +25, 9% e degli Emirati Arabi (+19, 8%). Le rinnovate difficoltaŽ sul piano macro economico nellŽAmerica Latina si stanno riflettendo negativamente anche sulle nostre esportazioni. Diffusi sono i casi di arretramenti fatti segnare nellŽultimo trimestre del 1999: Paraguay (- 27, 3%), Brasile (- 16, 4%) e anche Venezuela e Uruguay. Rimane confermato il recupero sia pure lento dei paesi dellŽEst Europeo, con lŽeccezione della Russi a ancora in regresso. Fortemente differenziati gli andamenti delle vendite in Europa, lŽaltro grande mercato dellŽindustria orafa-argentiera italiana. In notevole ripresa le esportazione nel Regno Unito (+20, 7%) e in Grecia (+48, 8%). Ulteriori aumenti sono segnalati per Francia (+20%), Paesi Bassi (+10, 2%) e Belgio (+5, 4%). Per contro, nel quarto trimestre Ž99 eŽ ripresa la fase discendente per la Germania (-15, 7%), dopo un recupero nella prima parte dellŽanno. Ulteriori flessioni hanno fatto registrare Spagna (-7, 5%) e Svizzera (-9, 9%), scesa nella graduatoria degli acquirenti esteri di oreficeria italiana da un consolidato secondo posto al quinto. Ancora una volta un segnale positivo si ritrova nellŽulteriore aumento dellŽexport agli ŽŽaltri paesiŽŽ, un coacervo di un centinaio di paesi che continua ad occupare il secondo posto in graduatoria. Nel quarto trimestre Ž99 hanno fatto segnare un aumento rilevante, del 17, 2%, quasi il doppio di quello medio complessivo. EŽ unŽulteriore dimostrazione della capacitaŽ e della dinamicitaŽ degli esportatori italiani che hanno potuto e saputo compensare gli effetti negativi dellŽinfiacchita domanda in alcuni tradizionali clienti con la crescita delle spedizioni in nuovi mercati. Rosso Gianfranco.  
   
 

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