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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Maggio 2006
 
   
  CATENE E TECNOLOGIE CHE AIUTANO A LAVORARE MEGLIO: LA TRADIZIONE E IL FUTURO SI INCONTRANO

 
   
   Milano, 22 maggio 2006 - Quella di Zmc Catene è un’altra bella storia di impresa italiana. Nel lontano 1954 tre giovani esperti in lavorazioni meccaniche decidono di mettersi in proprio con un’idea nata un po’ per caso: produrre catene da trasporto per impianti di produzione industriale. E’ un periodo di grandi cambiamenti e di forti speranze, usciti da poco dalla guerra, si pongono le basi di quello che sarà il boom economico degli anni ‘60. Da allora l’azienda di Cavaria con Premezzo è cresciuta: i tre giovani sono diventati nonni e i figli hanno preso le redini della società. Una storia di sacrifici baciata da un meritato successo che fa di Zmc un’azienda con 150 dipendenti, un fatturato annuo di 18 milioni di Euro, una produzione di oltre 250 tipi di catene, con un peso delle esportazioni del 60% del fatturato. Oggi si può dire che le catene Zmc vadano un po’ dappertutto, visto che grandi multinazionali del calibro di Renault, Audi, Rover, Coca Cola, Star e De Rica le utilizzano nei propri impianti. Andrea Zibetti, Responsabile dei sistemi informatici e logistici, rappresenta la seconda generazione della Zmc. Una generazione che ha puntato tutto sulle nuove tecnologie e che, fin dal 1984, ha fatto della collaborazione con la software milanese Revorg una chiave della propria riuscita. L’uso dell’informatica è vitale in un mercato caratterizzato da tempi di risposta strettissimi e con i costruttori italiani che vanno a cercare le catene di trasporto in Cina. “Abbiamo puntato tutto sulle nuove tecnologie, ma non siamo di quelli per i quali la macchina può far tutto: il fattore umano è il primo motore di un’azienda, la tecnologia aiuta a lavorare meglio e più velocemente”- afferma Zibetti. E’ con questa premessa filosofica che Zibetti ci parla della nuova macchina per il taglio al laser – da poco in produzione – che rappresenta una piccola rivoluzione in grado di produrre i particolari delle catene senza costruire lo stampo, fino allo spessore di 20 mm e con la sagoma che si desidera. Una novità tecnologica destinata a ridurre drasticamente i tempi di consegna. Sempre in tema di tecnologie che aiutano a lavorare meglio, Zmc si è rivolta a Revorg per creare un gestionale che segue l’intero ciclo di produzione - 20 mila ordini di produzione all’anno. Gli ordini immessi nel sistema, vengono processati dall’ufficio produzione che separa le catene standard – già presenti in magazzino, la cui evasione è praticamente immediata- dalle catene su commessa. Per queste ultime, l’ufficio tecnico può preparare tutte le anagrafiche e controllare con l’ufficio acquisti l’esattezza delle date di consegna, rilasciare gli ordini, stampare i disegni e generare tutti i fabbisogni connessi, compresi gli ordini che, in relazione al tipo di commessa, vanno fatti ai fornitori. Anche il magazzino materie prime, semi-lavorato e finito, sono gestiti in maniera semi-automatica con soluzioni Revorg. “I nostri magazzini contengono mediamente 24 milioni di pezzi semilavorati e oltre 135 mila metri di catene finite – continua Zibetti – con l’aiuto di Revorg pensiamo a breve di usare dei terminali portatili in modalità wireless per caricare e scaricare le merci e stampare le etichette”. La collaborazione tra Zmc e Revorg non finisce qui, le due società hanno in cantiere un progetto ambizioso da realizzarsi nel giro di un paio d’anni. L’obiettivo è sempre quello di accorciare i tempi di risposta e quindi la soddisfazione dei clienti, questa volta con un sistema che consente di emettere un preventivo di una catena su commessa nel giro di un paio di giorni. “I nostri clienti vogliono catene di qualità e questo ci porta a realizzare molti progetti su misura – continua Zibetti - l’anno scorso abbiamo emesso ben 870 preventivi di catene nuove, con una media di 1,5 prodotto nuovo al giorno”. L’idea è di standardizzare e velocizzare l’intero processo. Il nuovo sistema permetterà di risalire alla scheda prodotto di una catena quanto più vicina a quella commissionata, sarà possibile attingere alle informazioni relative al tipo e al costo del materiale necessario per lavorazione - presente in magazzino o da acquistare - si potrà richiamare il disegno della catena, produrne una stampa ed effettuare tutti gli aggiustamenti del caso. I dati entreranno in un archivio dal quale sarà possibile in ogni momento recuperare dati, disegni e informazioni. Chi pensa che Zmc sia la tipica azienda che produce catene, si sbaglia – basta fare un giro nella nuova sede per rendersene conto - la struttura in legno e vetro, i giardini pensili alla giapponese e le fontane con pesci esotici, ci dicono chiaramente che per chi lavora qui anche l’occhio vuole la sua parte. Una filosofia chiara che lo scorso anno, in occasione dei 50 anni della fondazione della società, ha spinto Zmc a farsi promotrice della mostra d’arte di Sergio Michilini “Da Macondo a Waslala” - uno dei quadri è in esposizione permanente presso la sede di Zmc - un viaggio attraverso i profumi e i colori della lontana America Latina che per qualche giorno è sembrata più vicina a questo pezzo di terra Lombarda. .  
   
 

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