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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Ottobre 2006
 
   
  NORMATIVA EUROPEA SULLE TELECOMUNICAZIONI: AVVIATI 9 NUOVI PROCEDIMENTI D’INFRAZIONE, 8 ENTRANO NELLA SECONDA FASE

 
   
   Bruxelles, 16 ottobre 2006 - In una nuova serie di procedimenti contro eventuali infrazioni della normativa Ue in materia di telecomunicazioni, la Commissione ha istruito 9 nuove pratiche d’infrazione contro vari Stati membri. E’ inoltre in corso l’invio ad otto Stati membri di un parere motivato, che costituisce l’apertura della seconda fase dei procedimenti di infrazione. La maggioranza delle pratiche in questa nuova fase riguarda il mancato completamento dell’analisi dei mercati destinata a valutare lo status della concorrenza sui mercati nazionali delle telecomunicazioni o il fatto che le informazioni relative all’ubicazione del chiamante non sono state ancora messe a disposizione delle autorità incaricate dei servizi di soccorso. Oggi la Commissione ha poi chiuso 9 pratiche a seguito della soddisfacente attuazione della normativa Ue negli Stati membri interessati. “La Commissione continua a vegliare attentamente alla corretta attuazione del quadro normativo comunitario per le comunicazioni elettroniche. Si tratta di un aspetto cruciale, soprattutto se si tiene conto delle consultazioni attualmente in corso sul futuro di tale quadro normativo”, ha dichiarato Viviane Reding, commissario responsabile della Società dell’informazione e dei mezzi di comunicazione. “È estremamente importante che le autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni completino l’analisi dei mercati, così che vengano apprestati i rimedi eventualmente necessari a garantire un’efficiente concorrenza a beneficio dei consumatori e delle imprese nell’Ue. Analogamente, in tutti gli Stati membri urge affrontare il problema della disponibilità delle informazioni sull’ubicazione del chiamante per il Numero di emergenza unico europeo 112. Osservo comunque con piacere che abbiamo potuto chiudere 9 pratiche grazie ai progressi realizzati. ” Non tutti gli Stati membri hanno completato la prima fase delle analisi dei mercati a norma del quadro normativo 2002: sono state inviate lettere di costituzione in mora alla Danimarca, alla Germania, a Malta e al Portogallo. Nel caso dell’Estonia e del Lussemburgo, che hanno completato rispettivamente soltanto una e quattro analisi (sulle 18 richieste) è stato inviato un parere motivato. E’ stato chiuso il procedimento nei confronti della Repubblica ceca, che ha completato l’analisi di tutti e 18 i mercati rilevanti. Requisito fondamentale per il corretto funzionamento del quadro normativo comunitario sulle comunicazioni elettroniche è che le autorità nazionali di regolamentazione trasmettano un’analisi sollecita e veridica dei mercati. Solo ad esito di un’analisi attendibile è infatti possibile valutare la concorrenza e identificare l’esistenza di una notevole forza di mercato: condizioni essenziali affinché i regolatori nazionali possano imporre rimedi destinati ad assicurare un’effettiva concorrenza. Le autorità nazionali di regolamentazione sono state obbligate ad analizzare i 18 mercati rilevanti per le comunicazioni elettroniche non appena entrato in vigore il quadro normativo comunitario (luglio 203 per i "vecchi" Stati membri e maggio 2004 per i "nuovi"). Solo grazie alle pressioni esercitate dalla Commissione, e in alcuni casi all’avvio di procedimenti d’infrazione, è stato possibile fare sì che in una grande maggioranza di Stati membri dell´Ue quasi tutti i mercati rilevanti siano stati ormai effettivamente analizzati come richiesto dalla normativa. La Commissione invierà inoltre pareri motivati a sei Stati membri (Grecia, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia, Italia e Portogallo) che non hanno messo a disposizione le informazioni sull’ubicazione del chiamante per tutte le chiamate al Numero di emergenza unico europeo 112 (cfr. Ip/06/464). Per l’Irlanda, Cipro e il Lussemburgo i procedimenti in corso potrebbero essere chiusi una volta confermato dalle autorità nazionali che tali informazioni sono ora disponibili. In Francia è ora a disposizione un elenco abbonati completo; anche la pratica relativa a questo paese è stata dunque chiusa. Sono state chiuse anche le pratiche relative a Malta, Polonia e Slovenia, dato che in questi tre paesi la portabilità del numero è ora pienamente disponibile. È stata inviata una lettera di costituzione in mora alla Slovacchia, ultimo Stato membro in cui non esiste ancora la portabilità del numero fisso, sebbene siano state adottate nuove disposizioni di legge in materia. Una lettera di costituzione in mora è stata inviata alla Germania perché le norme in materia di ridiffusione vigenti in vari Stati federali (Länder) non sono conformi al disposto della direttiva sul Servizio universale. Un nuovo procedimento di infrazione è stato avviato contro la Svezia, perché in tale paese solo l’operatore di cui sia constatata la notevole forza di mercato ha diritto di ricorso contro i risultati dell’analisi dei mercati. È stata inviata al Belgio una lettera di costituzione in mora avente come oggetto il finanziamento del servizio universale, ed è stato avviato un nuovo procedimento contro il Lussemburgo perché l’autorità nazionale di regolamentazione non ha mai verificato il sistema di contabilità dei costi dell’operatore insediato, né pubblicato la dichiarazione di conformità annuale. Successivamente alla notifica formale da parte della Grecia della legislazione nazionale che recepisce la direttiva sulla ePrivacy, è stato ora chiuso il procedimento finale in materia di mancata comunicazione. Un panorama dettagliato della situazione in materia di procedimenti di infrazione è disponibile sul sito web della Dg Società dell’informazione e mezzi di comunicazione, sezione relativa all’attuazione e osservanza della normativa (http://europa. Eu. Int/information_society/policy/ecomm/implementation_enforcement/index_en. Htm#infringements). .  
   
 

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