Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Giugno 2000
 
   
  "POCA CHIAREZZA NELLE INIZIATIVE DEL GOVERNO ITALIANO A FAVORE DELLA NEW ECONOMY"

 
   
  Milano, 19 giugno 2000 - "Onestamente non riesco a capire come un imprenditore che decide di operare nell´area della new economy, possa sentirsi tutelato, incentivato e incoraggiato a proseguire la propria missione" - Queste sono le parole di Alberto Fattori, Presidente di e-Do Spa, una delle realtà più importanti e note della new economy italiana. "Lavorare con le nuove tecnologie, con Internet e con paradigmi completamente rovesciati come quelli della new economy" - prosegue Fattori - "è già difficile e faticoso. Se oggi l´Italia è in grado di confrontarsi con importanti realtà internazionali della nuova economia e di attirare investitori stranieri, questo è dovuto ad una generazione di nuovi imprenditori che, come me, hanno investito moltissimo in termini di risorse e denaro, nonostante l´incompetenza che fino ad oggi la classe politica ha dimostrato di avere verso le nuove tecnologie". La dichiarazione di Alberto Fattori nasce dalla perplessità rispetto alle notizie apparse nei giorni scorsi sui giornali riguardo le agevolazioni fiscali sulla new economy. "Mi sento confortato" - continua Alberto Fattori - "quando leggo che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati abbia formalizzato una serie di strumenti atti ad avvantaggiare lo sviluppo e la competitività della nuova economia italiana, come l´eventuale esenzione d´imposizione dei capital gain realizzati da società di venture capital. Rimango, invece, più perplesso rispetto alla proposta di introdurre l´istituto del sostituto d´imposta o al giro di vite che il Fisco intende attuare per individuare fenomeni evasivi connessi al commercio elettronico; lo affermo considerando gli applausi che il Ministro Amato ha ottenuto a Bologna dichiarando l´orientamento a tagliare gli orpelli burocratici e stabilire un "Contesto Amico", finalizzato alla fioritura di attività imprenditoriali che facilitino l´ingresso nei mercati sempre più competitivi". Dal documento del 4 febbraio 2000 della Commissione di Bruxelles, si evince che in meno di 10 anni metà di tutti i posti di lavoro si troveranno in industrie che sono grandi produttrici o utilizzatrici intensive di prodotti e servizi della tecnologia dell´informazione. I dati prevedono una richiesta di personale qualificato nel 2002 di un milione e 600mila unità. Si evidenzia inoltre la necessità da parte della scuola, del sistema occupazionale, dei servizi pubblici assieme alle imprese stesse di adottare nuove forme di istruzione per rafforzare l´abilità informatica e rendere più trasparente il lavoro dell´amministrazione. Se fino al 1999, infatti, in Europa solo il 24% dei lavoratori utilizzava Internet, nel 2004 questa percentuale schizzerà al 70% portando il giro d´affari dell´e-commerce da 17 miliardi di dollari del 1999 a 360 miliardi di dollari. La conclusione: "La nuova economia grazie al suo motore primario, Internet, presenta enormi vantaggi rispetto all´economia tradizionale: essere globale. Globalità significa operare da subito su tutto il territorio mondiale, quindi lavorare in Italia, in Inghilterra, in America o in Asia, dal punto di vista operativo non cambia nulla. La differenza, invece, c´è dal punto di vista fiscale e culturale. Non mi stupirei, perciò, di assistere ad un esodo di imprese e teste italiane verso paesi dove sono più preparati e disposti a stimolare lo sviluppo delle nuove imprese. Negli Stati Uniti, per esempio, grazie all´attività di coordinamento attuata dall´Sba (Small Business Administration), presieduta da Aida Alvarez, si è riusciti a ridurre la zavorra burocratica dell´85% permettendo alle imprese costituirsi attraverso un solo documento che costa circa 500 euro. In Italia la cifra necessaria, senza pensare alle relative lungaggini, è dalle 10 alle 18 volte superiore". E-do Spa, holding con sede a Milano, Londra e New York è specializzata nell´ideazione, creazione e partecipazione in società e progetti di start-up nel campo dell´Information Technology e nelle Telecomunicazioni, con particolare attenzione per l´area dei new media quali Internet, Web-tv (integrazione televisione e internet), Wireless (Wap, Umts e integrazione telefonia e dati). E-do Spa ha oggi 25 dipendenti che supereranno le 100 unità entro l´autunno 2000. .  
   
 

<<BACK