|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Ottobre 2006 |
|
|
  |
|
|
AL CONSIGLIO REGIONALE CONFINDUSTRIA VENETO INTERVIENE IL PRESIDENTE GALAN
|
|
|
 |
|
|
Mogliano Veneto (Treviso) 16 ottobre 2006 - Secondo i dati Istat sul mercato del lavoro, da poco pubblicati, il Veneto è ai massimi storici dell’occupazione, quasi 2. 200. 000 occupati, un tasso di disoccupazione frizionale al 3,6%, una tenuta sostanziale dell’occupazione industriale, visto che la contrazione del manifatturiero è ampiamente compensata dalla crescita dei servizi alle imprese. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan nel suo intervento al Consiglio regionale di Confindustria Veneto che si è riunito a Mogliano Veneto sotto la presidenza di Andrea Riello. Sono intervenuti anche gli assessori regionali alle attività economiche Fabio Gava e alle infrastrutture Renato Chisso. “In passato – ha proseguito Galan – ho detto che erano assurde le previsioni di un Veneto che non ce la faceva a reggere la sfida dell’internazionalizzazione. Oggi, tutti i dati a disposizione ci indicano che le cassandre sbagliavano, che il Veneto si andava ristrutturando più e meglio di altre regioni. Altrove la situazione non è così rosea: basta guardare i dati della Toscana, dove la disoccupazione ha toccato quota 5%”. “A ricordarci che chi fa le prediche sull’assenza di guida e di coordinamento – ha aggiunto il presidente veneto - a volte dimentica che il dirigismo fa male all’economia e che la politica, anche quella industriale, deve garantire e ampliare le possibilità di scelta e di concorrenza, non limitarle con chissà quali indirizzi che i politici saprebbero trovare meglio del singolo imprenditore. E’ questa fiducia nella libertà di impresa e nelle libere scelte di investimento imprenditoriale che noi ci siamo sempre sforzati di garantire all’imprenditoria che opera nella nostra regione”. Circa le accuse di scarsa capacità di direzione, Galan ha fatto presente che a volte anche i centri studi confindustriali indulgono a questa retorica della mancanza di leadership. “Ricordo a tutti voi – ha detto il presidente - che in questi anni abbiamo portato a casa il Passante di Mestre, il nuovo aeroporto, la Pedemontana, il Mo. S. E. , i progetti Nanotech e Biotech, l’accordo su Marghera”, solo per citare qualche esempio. “Il punto è un altro – ha aggiunto Galan . E cioè l’errore è stato commesso da molti osservatori nei 10 anni passati nel giudicare ormai finito il Veneto. Ci hanno accusato di aver fatto un Prs troppo ottimista 4 anni fa. Oggi, invece, esso appare realista, perfino prudente. Tutto questo per dire che tutti noi, imprenditori compresi, dobbiamo avere un attenzione in più ad evitare di inseguire le mode e i pifferai di turno. Altrimenti ci si fa del male da soli”. In relazione ad alcuni spunti di riflessione sollevati dal presidente di Confindustria Veneto Riello, Galan ha risposto sinteticamente: sulla politica energetica abbiamo la coscienza a posto, nel Veneto si farà l’unico terminal gasifero d’Italia; sui distretti produttivi è stata modificata la legge regionale di riferimento; sui programmi comunitari i fondi risultano diminuiti per il Veneto solo del 7 per cento, meno di quello che si poteva pensare; per quanto riguarda ricerca e tasso di innovazione non ci possono essere più progetti finanziati solo dal pubblico. Galan ha invece considerato negativamente il ruolo delle fiere e sulle loro capacità di diventare punto di riferimento in Italia. Il presidente ha concluso con una considerazione su un altro tema, affermando che non si è ancora riusciti a togliere il pubblico dalla gestione dell’economia. “Io credo – ha concluso – che sia l’ora di dire basta”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|