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Notiziario Marketpress di
Venerdì 23 Giugno 2000 |
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BANDA LARGA: DOMANDA IN CRESCITA. LE APPLICAZIONI ATTUALI BASTANO A GIUSTIFICARNE L´USO E I COSTI
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Milano, 22 giugno 2000 - Lo sviluppo della banda larga in Italia - fibre ottiche e tecnologie wireless - sta colmando lo storico gap italiano nei confronti degli altri paesi in termini di sviluppo e di penetrazione di Internet Dopo il boom della telefonia cellulare, sono diverse decine gli operatori internazionali che guardano con attenzione al mercato italiano come paese driver dell´abbinata infrastrutture a larga banda e Internet veloce capace di consentire a dati, informazioni, immagini di viaggiare a grande velocità raggiungendo case e aziende" Le prospettive della banda larga e dei servizi collegati sono stati oggetto di un dibattito organizzato nell´ambito di Broadband Café da Anfov, l´associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione che rappresenta e raggruppa - unica in Italia - l´intera catena del valore del settore Ict, che ha visto lo scambio di opinioni e di pareri fra il Ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale, Elserino Piol, Presidente di Pino Venture Partners, Maurizio Decina, professore ordinario del Politecnico di Milano, Sandro Frova, professore ordinario all´Università di Pavia e L. Bocconi di Milano, ed Enzo Pontarollo, professore ordinario dell´Università Cattolica del Sacro Cuore. Coordinato da Nino Catania, direttore generale Anfov e dai vice presidenti Achille De Tommaso e Franco Morganti, il dibattito è stato preceduto dalla presentazione di uno studio di Logica Consulting che ha fornito una serie di spunti e di riflessioni sulle potenzialità della tenda larga in Italia. Contrariamente a quanto si è sino ad oggi sottolineato lo sviluppo della banda larga, nella sua fase iniziale, non dipende esclusivamente dai content nel senso che le applicazioni già oggi disponibili, dalla posta elettronica in uso continuo e con allegati anche voluminosi all´uso intenso di Internet ´"veloce" fino a tutte le applicazioni di cali center multimediali, telelavoro, teleformazione, telesorveglianza e di sicurezza della rete, già giustificano di per se stesse l´uso di infrastrutture a grande velocità e grande capacità, specialmente se grazie allo sviluppo della concorrenza costano relativamente poco. E´ empiricamente accertato che chi le sta già utilizzando non è disposto a degradare il tipo di prestazione che ha ottenuto. In tal senso va considerato anche lo sviluppo innovativo dei fornitori di applicazioni informatiche, sottolinea Logica Consulting, che tendono a trasformarsi in content/service provider o ourtsourcer e a creare i bisogni di banda e di velocità. I Service Provider giocheranno un ruolo più incisivo, in rapporto alle tic, in quanto il software non risiederà più necessariamente sul computer dell´utente ma sarà installato nel data center degli Isp che gestiranno dall´esterno le applicazioni dei clienti e si faranno pagare probabilmente anche in base alle transazioni completate e prestazioni fomite. Un tema ancora aperto ma che sembra finalmente giunto ad una svolta è la velocità e la capacità degli operatori di garantire al paese reti cablate capaci di raggiungere l´intero territorio nazionale e di gestire anche l´ultimo miglio, tecnologia che vede impegnate nuove iniziative a fianco delle imprese municipalizzate. Il proliferare dell´offerta sta innalzando la competizione e dando un significativo contributo alla realizzazione delle infrastrutture ad alta capacità che si presentano come opportunità per l´intero sistema paese in quanto l´accesso alla banda larga consentirà, nelle aree geografiche che saranno servite dalle nuove reti, sviluppi di imprese e nuova occupazione di tipo intellettuale. Il dibattito si è poi spostato sui trend dei prezzi che non sembrerebbero diminuire in ragione del collegamento ma per unita´ fornita. In altri termini maggior capacita" a parità di costo, seguendo una linea di tendenza già avvenuta nell´informatica Le relazioni fra lo sviluppo di capacita´ trasmissiva e quello della capacita´ elaborativa sono evidenti. E´ stato poi sottolineato come oggi a qualcuno sembri eccessiva l´offerta di capacita´ che si prospetta, anche in Italia, come a suo tempo sembrava eccessivo l´incremento di potenza dei nuovi microprocessori rispetto a quelli precedenti. Si direbbe che questi abbiano torto anche più´ di quelli. Il dibattito ha fatto registrare come in realtà questa ipotesi possa venire superata dai bisogni die saranno espressi dal mercato. I relatori infine si sono confrontati sulle scottanti problematiche collegate all´Umts, una gara difficile che richiede investimenti colossali a fronte di scarse definizioni del business e delle potenzialità economiche, sugli aspetti normativi e sui criteri di scelta dei nuovi operatori. Infolink: www. Anfov. It . |
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