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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Ottobre 2006 |
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MARMO ITALIANO PER GLI ARCHITETTI RUSSI L’ITALIA PRESENTE CON UNO STAND PROMOZIONALE AL CONGRESSO NAZIONALE CHE SI SVOLGERÀ A MOSCA DAL 19 AL 22 OTTOBRE. COMUNICATO STAMPA
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Carrara, 16 ottobre - Per la prima volta l’Italia parteciperà a “Zodchestvo”l’evento espositivo inserito nell’ambito del congresso annuale degli architetti russi, che si tiene a Mosca dal 19 al 22 ottobre, con uno stand promozionale nel quale il settore lapideo nazionale proporrà l’eccellenza dei materiali e della produzione italiana. L’iniziativa è stata programmata nell’ambito delle attività di Inter-reg, il progetto presentato durante Carraramarmotec 2006, al quale hanno aderito regioni e province a vocazione lapidea come Toscana, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e la provincia autonoma di Trento, tutte interessate a valorizzare e rilanciare con un impegno comune i marmi e le produzioni nazionali di qualità. La Regione Toscana, Toscana Promozione e l’Internazionale Marmi e Macchine Carrara hanno, assieme all’Ice, un ruolo trainante nella realizzazione delle iniziative promozionali individuate da Inter-reg, che debutta con un’azione di grande importanza, sfruttando le opportunità di contatto offerte dal principale appuntamento degli architetti russi per fornire ad una categoria che ha un ruolo fondamentale per l’impiego del marmo, informazioni tecniche, scientifiche e commerciali sulla struttura produttiva Toscana presentando anche manufatti che costituiscono le “eccellenze” che caratterizzano il sistema lapideo italiano. Il mercato russo dimostra grande vitalità, e con un forte incremento delle importazioni dall’Italia, anche se le quote sono ancora limitate, ma è chiara la preferenza verso i lavori di qualità e ad alto valore aggiunto. Già nei primi sei mesi del 2006 ha importato oltre 13. 000 tonnellate di marmi e graniti italiani per un valore di 17 milioni di Euro con un aumento del +18% in quantità e dell’80% in valore. Lo scorso anno l’export era stato complessivamente di 22. 000 tonnellate per 20 milioni e 482mila euro. La star dell’export italiano è il marmo lavorato: 13milioni di Euro il valore dell’export nei primi sei mesi del 2006, aumentato dell’84% in quantità e del +110% rispetto allo stesso periodo del 2005. “E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per le aziende alle quali chiediamo un’attiva partecipazione – ha detto il direttore di Toscana Promozione Roberto Pucci presentando l’iniziativa alla stampa – perché il mercato russo è in una fase di espansione e anche in questo caso gli architetti sono un fattore decisivo nella scelta di materiali e prodotti . L’italia e la Toscana in particolare, possono presentare prodotti ad altissima qualificazione che solo le aziende italiane sono in grado di realizzare”. Nell’ambito di Zodchestvo, in uno stand di 400 metri quadrati saranno presentati anche filmati tecnici sull’impiego del marmo, sarà distribuita documentazione tecnica e si svolgeranno seminari tecnici che si inseriscono in un calendario ricco di eventi di alto livello che prevedono la partecipazione di “mostri sacri” dell’architettura contemporanea come Norman Foster che a Mosca ha firmato un grattacielo innovativo, che sarà il vanto della città. L’italia, grazie alla collaborazione dell’Ice, si presenterà con seminari su “la pietra nell’architettura”, su Marmi e pietre d’Italia: i materiali per lo spazio pubblico e La pietra armata: concezione e costruzione della chiesa di padre Pio. All’imm l’incarico di presentare ai russi, in due distinti appuntamenti (20 e 21 ottobre), l’innovazione tecnologica, l’innovazione formale e le trasformazioni del prodotto lapideo. “E’ una presenza fortemente voluta, quella dell’Internazionale Marmi e Macchine – per il presidente e il direttore dell’Imm Giancarlo Tonini Paris Mazzanti – perché le attività che svolgeremo a Mosca si inseriscono nell’ambito di un’attività promozionale che ci appartiene storicamente e che realizziamo, come in questo caso, con azioni che coinvolgono una pluralità di soggetti capaci di fare massa critica, ottimizzando le risorse, che non sono molte e, soprattutto, andando a toccare segmenti di utenza e categorie professionali fondamentali per l’impiego del marmo”. . |
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