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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2000
 
   
  LA VENDITA DIRETTA ESERCITA UN FORTE IMPATTO SOCIO- ECONOMICO ANCHE NELL´UNIONE EUROPEA

 
   
  Milano, 29 giugno 2000 - Avedisco, l´Associazioni Nazionale Vendite Dirette Servizio Consumatori, presenta la ricerca "Impatto Socio-economico della Vendita Diretta nell´Unione Europea", effettuata nel secondo semestre del 1999 da Pricewaterhousecoopers, con la collaborazione della Fedsa (la Federazione delle Associazioni Europee di Vendita Diretta), nei 6 paesi chiave dell´ Unione Europea (Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia), con l´obiettivo di illustrare in modo esauriente il comparso nelle sue molteplici angolazioni. ´Siamo lieti di diffondere un documento che, concernente i 6 Paesi ritenuti chiave in quanto rappresentativi dell´81 % della popolazione Ue e del 92% del fatturato delle vendite dirette, conferma la salute del settore in Europa e le sue promettenti prospettive occupazionali nei prossimi anni, data anche l´attuale bassa penetrazione del comparto rispetto alle realtà statunitense e giapponese. " dichiara Luigi Nadalini, Presidente dell´ Associazione. "Per quanto riguarda l´Italia riteniamo che le prospettive non siano così rosee, sia in termini di fatturato sia in termini occupazionali, per una sene di incongruenze di natura legislativa, fiscale e previdenziale che penalizzano gli incaricati del comparto. " La Vendita Diretta è una formula ormai affermata, organizzata e disciplinata che coinvolge anche tutti gli aspetti di produzione e marketing e che offre opportunità di lavoro flessibile a centinaia di migliaia di persone (1 milione e 900 mila in Europa, 340. 000 incaricati alle vendite in Italia). Le aziende che operano nell´Unione Europea apportano introiti pari a 12 miliardi di euro (23 mila miliardi di lire) mentre le 80 società attive in Italia producono introiti per 3 mila 900 miliardi di lire. La maggior parte delle 450 aziende europee intervistate (sono ritomati complessivamente 132 questionari con una redemption pari al 30%) sono convinte che la loro attività comporterà un´espansione a due cifre entro i prossimi due anni e che il numero degli incaricati aumenterà mediamente del 28% entro il 2002; cifre queste assolutamente attendibili se pensiamo che nel periodo 1990/1998 il fatturato è aumentato di circa il 60% e che, nello stesso periodo, il numero degli incaricati è praticamente raddoppiato. Oltre il 90% degli incaricati di vendita diretta intervistati nella ricerca (dei 6. 250 questionari ne sono ritomati 1. 588 pari ad una redemption dei 25%) afferma di essere soddisfatto del proprio lavoro, in quanto offre l´occasione di un´attività autonoma socialmente attiva con orario flessibile ed un notevole potenziale di guadagno o anche la possibilità di un reddito alternativo. Fra i clienti/consumatori il settore gode di alta considerazione, il 93% ha affermato che utilizerebbe nuovamente tale canale e l´88% consiglierebbe a parenti ed amici di fare i propri acquisti attraverso una società di vendita diretta. I motivi? Per gli uomini il "buon rapporto qualità/prezzo" costituisce la ragione più significativa, mentre per le donne, oltre a questa, vengono indicate come prioritarie "la necessità e l´attrattiva del prodotto" e la "comodità". I non clienti temono invece una certa "pressione all´acquisto" e sono riluttanti ad essere disturbati da "estranei"nella loro abitazione. Tuttavia il 44% dei non clienti afferma che potrebbe considerare di acquistare da un incaricato di vendita diretta in futuro. Oltre alla costante attività di formazione, istruzione ed addestramento rivolta alle aziende ed ai loro incaricati, Avedisco che rappresenta 29 aziende del comparto nel nostro Paese, svolge un attento monitoraggio delle direttive comunitarie e delle leggi regolamenti di attuazione e circolari emanate a livello nazionale. A tutela del consumatore sono state fissate una serie di nonne a livello mondiale ed europeo che vengono adottate in ogni Paese. Estremamente rappresentativo in questo ambito è il codice di comportamento, in molti casi approvato anche dalle associazioni dei consumatori o dalle competenti autorità governative. .  
   
 

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