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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Ottobre 2006
 
   
  TURISMO: ILLY, NECESSARIA ALTA FORMAZIONE MANAGERIALE

 
   
   Padova - C´è un "lato oscuro" nel possibile recupero dell´industria turistica italiana sui mercati internazionali, che è rappresentato dalla carenza, dalla scarsità delle sue capacità professionali, dall´esigenza di adeguare ai mutati contesti le risorse umane impegnate in questo settore, strategico per l´economia nazionale. E´ questo il "grido d´allarme", forse il più significativo, che è giunto dall’ incontro di oggi 13 ottobre a Padova, nello storico Caffè Pedrocchi, dedicato all´analisi dello "Sviluppo economico e turismo in Italia" e promosso congiuntamente da Club Med, leader mondiale dei Villaggi Vacanza, e da Tivigest, tra i maggiori gruppi di gestione alberghiera italiana. Un richiamo giunto da tutti i relatori invitati, dal ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani (nel suo messaggio registrato ha parlato dell´esigenza di "qualità, di flessibilità e di imprenditorialità") al presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, ai presidenti di Club Mediterranee, Henri Giscard d´Estaing, e di Alpitour, Daniel John Winteler. Illy infatti, nel suo intervento, ha sottolineato "la mancanza in Italia di un Centro di alta formazione manageriale in campo turistico", mentre, ad esempio, nella sola Svizzera ne sono stati creati quattro/cinque. Da qui la necessità e la volontà del presidente della Regione, pienamente condivise oggi dal rettore dell´ateneo di Padova, Vincenzo Milanesi, di sviluppare "un´Università del Turismo, che da due anni sto cercando di realizzare coinvolgendo, seppure con qualche resistenza, le Università di Trieste ed Udine, il Mib School of Management di Trieste ed altre strutture formative del Friuli Venezia Giulia". Illy ha pertanto auspicato che questa nuova realtà manageriale possa ben presto vedere la luce, grazie magari agli sforzi congiunti di tutto il Nord Est, a servizio non solo degli operatori turistici ma anche delle Pubbliche Amministrazioni presenti sul territorio. Nel suo intervento il presidente del Friuli Venezia Giulia ha anche evidenziato - un fatto forse "non ancora sufficientemente approfondito nel nostro Paese", ha affermato - l´opportunità offerta al mercato turistico italiano dall´ingresso nella Ue dei 75 milioni di nuovi consumatori che vivono nelle economie a forte crescita, al ritmo del 4-5 per cento l´anno, delle otto Nazioni neocomunitarie. Ha poi confermato il rischio, dell´Italia e di altre realtà europee, di "proporre un´offerta sostanzialmente indifferenziata: occorre invece valorizzare i nostri fattori di unicità", che Illy ha ad esempio indicato, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, nell´albergo diffuso, nelle malghe di alta montagna, nell´agriturismo, nonché nel comprensorio turistico di Passo Pramollo, la cui stazione a valle sarà ubicata a circa un chilometro dall´autostrada ed a poche centinaia di metri dalla linea ferroviaria. .  
   
 

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