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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Ottobre 2006
 
   
  CRESCE L’INTELLIGENCE AL SAS FORUM ITALIA A MILANO IL SAS FORUM ITALIA, APPUNTAMENTO CON LA BUSINESS INTELLIGENCE E LE FRONTIERE DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA.

 
   
  Milano, 16 ottobre - Oltre 1. 000 iscritti, 395 aziende presenti, sette specifiche sessioni per settori di mercato e per soluzioni. Uno slogan che proietta al futuro, con la conoscenza del presente: “Misurare è conoscere”. Queste le dimensioni e la filosofia della prima edizione del Sas Forum Italia, una due giorni, svoltasi il 12 e 13 ottobre presso Fieramilanocity, che ha visto protagonista la Business Intelligence. Novità tecnologiche targate Sas ma non solo, in questo evento che ha coinvolto esperti di fama internazionale - tra cui i due illustri economisti Alberto Alesina e Jean Paul Fitoussi -, responsabili delle aziende che portano la loro diretta testimonianza, professionisti che nella quotidianità si appoggiano agli strumenti di Bi. Uno il filo conduttore: massimizzare l’uso strategico delle informazioni in azienda. L’appuntamento del Sas Forum Italia – che prende il nome dagli omologhi eventi che si svolgono nei diversi Paesi in cui l’azienda è presente – si è aperto con un convegno, durante il quale si sono confrontati economisti e responsabili di alcune delle più importanti aziende italiane. Alessandro Zeigner, Amministratore Delegato e Vice President Southern Europe di Sas, nel suo intervento introduttivo, ha tracciato i punti cardine delle due giornate. Partendo con un motto, preso dalla vita quotidiana: “E’ tutta una questione di tempo”. Passato il momento in cui le aziende erano focalizzate sulla realizzazione dei sistemi informativi, sulla loro implementazione, oggi viene richiesto di prendere decisioni efficaci, in tempi brevi. Per questo motivo l’elemento critico è il tempo. Ossia quello che Sas chiama “Time to Intelligence”. “E’, questo – spiega Zeigner – il periodo in cui diminuiscono i tempi dei progetti, e i tempi di risposta alle sollecitazioni aziendali. Nel contesto odierno, in cui il tempo di duplicazione delle informazioni si stringe sempre più, emerge un disagio: le aziende possiedono moli di informazioni che non riescono a gestire, e soprattutto a far fruttare. Addirittura, The Economist parla di ‘alluvione di informazioni’. Non ci si riferisce solo ai Cio, depositari di questa conoscenza, ma direttamente al board dell’azienda. Avere facile accesso alle informazioni significa dunque sviluppare conoscenza lungo il processo decisionale”. Sas, con le proprie soluzioni, riesce a far emergere anche ciò che si nasconde dietro alla massa dei dati: performance, misure, indicatori, Kpi, allocazioni di budget. E la piattaforma di business intelligence Sas9 risulta efficace per tutte le industry: Banche, Assicurazioni e Servizi Finanziari, Pubblica Amministrazione, Sanità, Industria, Retail e Servizi, Telco e Utilities. Ciascuno di questi settori di mercato trova, durante il Sas Forum, il suo spazio di eccellenza. “In questo contesto mutevole – conclude l’Amministratore Delegato – al Cio viene chiesto di mettere ordine all’interno dei dati, rinforzando la catena del valore delle informazioni, aumentando gli skill di business. E, soprattutto, fornendo risposte in tempi brevi. Il tempo dell’intelligence”. Intelligence ed economia, il dato è la base della conoscenza Il convegno di apertura – moderato dal giornalista del Corriere della Sera Danilo Taino - è stato l’occasione per affrontare il tema dell’intelligence da un punto di vista più ampio: intelligence dunque come la capacità di comprendere i meccanismi che regolano anche la vita sociale, economica e politica dei Paesi. A questo proposito interessanti sono state le considerazioni espresse dai due economisti, che hanno confermato la priorità della gestione del dato. Alberto Alesina, Chairman del Dipartimento di Economia e Professore di Economia Politica dell’Università di Harvard, sostiene: “Nel nostro mestiere le fonti da cui estraiamo i dati per analisi statistiche sono innumerevoli. Col tempo si è allargata la nostra capacità di analisi, ed è andata di pari passo sia con le fonti, che con la tecnologia sottostante. Questo ha rappresentato un’innovazione notevole per l’economia accademica”. Analoga posizione quella di Jean Paul Fitoussi, Presidente dell’Observatoire Francais des Conjonctures Economiques e Professore di Economia presso l’Istitut d’Etudes Politiques: “L’utilizzo dei numeri, tout cour, nella nostra professione, è ovviamente imprescindibile. Due i compiti a cui sono deputati: la ricerca e la previsione. Per la previsione, in particolare, occorrono diverse fonti di dati, e oggi ci troviamo a lavorare con moli di informazioni impressionanti. La tecnologia Sas negli anni ha accompagnato il nostro sviluppo, e oggi siamo pronti a una nuova sfida: utilizzare in maniera intelligente e veloce le fonti”. Le aziende, chiamate a valorizzare i propri asset con la Bi Banche, Pubblica Amministrazione, Industrie: il valore dell’informazione si declina in diverse forme, e Sas è presente nei processi strategici di ogni mercato. Le testimonianze dei relatori ne sono una viva conferma. A partire dalla Banca Popolare Italiana che, dopo un periodo burrascoso, ha rinnovato i propri processi. E ora guarda con nuovo interesse alla Business Intelligence, come spiega il Vice Direttore Generale dell’Area Funzionamento, Giuseppe Apicella Guerra: “Dopo la crisi vissuta dall’Istituto, è arrivato per noi il momento di ricostruire l’azienda in ogni sua parte. Mentre prima era stata posta poca attenzione alla gestione delle informazioni, oggi occorre un lavoro più puntuale, che con l’aiuto di Sas abbiamo iniziato: ridare valore all’informazione, poterla gestire, costruire tableau de bord utili al management”. Da una banca che emerge, dopo un momento di difficoltà, a una in fase di fusione dal respiro europeo: Unicredit. Diego Donisi, Direttore dello Sviluppo Applicativo di Unicredit Global Information Services, si trova nel mezzo di questa ampia riorganizzazione: “Affrontiamo una sfida appassionante: la creazione di una nuova complessità da governare in tempi ridotti, e che ci porterà, in futuro, a unificare i sistemi, ad aggregare le informazioni. Con Sas stiamo progettando un sistema che risponda a esigenze diverse, in modo diverso: strumenti per i power user, per la gestione di esigenze verticali, soluzioni per la rete di vendita”. Anche un’azienda come Finmeccanica, che si occupa di alta tecnologia, applicata ad aerospazio, difesa e sicurezza, necessita di strumenti di Business Intelligence per competere ed aggredire un mercato articolato e complesso, nel quale “Vi sono pochi competitor e pochi clienti – afferma Giorgio Mosca, Cio del Gruppo – e il concetto trainante è quello della ‘coopetition’. Ci troviamo a collaborare con i competitor su particolari progetti, e poi magari ci si scontra su altre commesse. In questo settore, la raccolta delle informazioni sui bisogni dei clienti è molto delicata. La stessa informazione da condividere oggi, potrebbe diventare strategica domani. Per questo una gestione del dato deve essere puntuale, complessive e analitica allo stesso tempo”. La Pubblica Amministrazione non è da meno, a livello di innovazione tecnologica in tempi ridotti: oggi i dati, se elaborati e analizzati, possono contribuire a far prendere migliori scelte economiche e politiche. Afferma Loris Costantini, Segretario agli Affari Generali della Regione del Veneto: “Il sistema informativo, di tipo settoriale, che un ente come il nostro utilizza, è principalmente rivolto a monitorare il territorio, e a coglierne i bisogni. Il processo politico, che sta alla base dell’attività di una Regione, avviene tramite negoziazioni: in questi casi, possedere le giuste informazioni è determinante. Un esempio è dato dalla politica tributaria, in cui il sistema informativo è impiegato per effettuare previsioni, e capire l’impatto successivo delle manovre. Altro esempio è legato al mondo della sanità regionale, in cui il progetto realizzato in Regione Veneto porta la firma di Sas: siamo riusciti ad elaborare report statistici da dati provenienti da fonti disparate sullo stato di salute della popolazione”. .  
   
 

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