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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Ottobre 2006
 
   
  MOSTRA SACRO E PROFANO NELLE INCISIONI DA GUERCINO BOLOGNA-GARISENDA 20 OTTOBRE – 26 NOVEMBRE 2006

 
   
   Bologna, 16 ottobre 2006 - Venerdì 20 ottobre 2006 alle ore 18. 00 Garisenda, punto di riferimento ormai storico per le incisioni e i libri antichi nel panorama nazionale ed internazionale, presenterà la sua mostra autunnale interamente dedicata a Francesco Barbieri da Cento detto il Guercino. La mostra „Sacro e Profano nelle incisioni da Guercino“ vedrà protagonista il maestro con le uniche due stampe attribuitegli insieme ad altre ancora dubbie. Accanto al Guercino, tutti gli artisti che dai suoi dipinti trassero incisioni che favorirono la diffusione delle sue innovazioni stilistiche. Le opere del ‘600 – ‘700 e l‘800 raffigurano disegni e dipinti del Guercino interpretati e incisi da antichi maestri quali Francesco Bartolozzi (1727-1815), Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), Richard Dalton (1715?-1791) Giuseppe Maria Mitelli (1634-1718), Francesco Curti (1610-1690) e tanti altri, oltre a due delle quattro uniche acqueforti originali disegnate ed incise dal Guercino: Sant’antonio da Padova e un Paesaggio. In più ci sarà il rarissimo Ritratto- Frontespizio, inciso da G. B. Piranesi a due colori ed il volume completo "Raccolta di alcuni disegni del Barbieri da Cento detto il Guercino incisi in rame . Roma, 1764. " L’esposizione vuole offrire una panoramica di ciò che si può ottenere con l’incisione in bianco e nero, con l’utilizzo del chiaro-scuro, dei giochi di luci e ombre, nell’interpretare l’arte di un grande Artista: in questo caso il Guercino. Queste opere d’arte, affascinanti e leggere, sono messaggere di cultura ed eleganza, poiché per secoli hanno diffuso la conoscenza dei grandi maestri traducendola in belle incisioni, xilografie, acqueforti o litografie. Quest’arte, anticamente considerata a torto quasi la Cenerentola tra tutte le altre, ha il merito di essere, oggi come ieri, una testimonianza del vivere antico, e della sapienza artistica nella divulgazione del bello: basti guardare gli abiti, i volti, le allegorie sacre e profane… Da sempre acquistare o collezionare stampe antiche è indice di cultura e sensibilità artistica non convenzionale, spesso ciò che trattiene dall’avvicinarsi a questo settore dell’arte è la consapevolezza di non essere “intenditori”. Oggi però in tutto il mondo è diffusa la regola di accompagnare l’opera d’arte con un certificato di garanzia in cui vengono indicate tutte le informazioni tecniche: non resta quindi che affidarsi al proprio buon gusto. La mostra sarà accompagnato da un catalogo scientifico a cura di Lorenza Cremonini con l’introduzione di Fausto Gozzi, direttore dei Musei Civici di Cento. .  
   
 

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