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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Ottobre 2006 |
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RICERCA E INNOVAZIONE: “IL TRENTINO 15 GRADINI SOPRA L’ITALIA, UNICA PROVINCIA EUROPEA A DIALOGARE CON STATI DELL’UNIONE” PRESENTATO AL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO IL 7° PROGRAMMA QUADRO DELL’UNIONE EUROPEA
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Trento, 16 ottobre 2006- Competizione, solidarietà e cooperazione per raggiungere uno stesso obiettivo: su questi tre criteri si basa il 7° Programma Quadro dell’Unione Europea in ambito della ricerca e dello sviluppo tecnologico presentato - in anteprima - stamane al Castello del Buonconsiglio, da Giorgio Clarotti, Policy Officer della Commissione Europea e dall’assessore alla Ricerca della Provincia autonoma di Trento Gianluca Salvatori. Sono quattro gli ambiti cui fa riferimento l’importante progetto di programmazione europea: cooperazione, idee, persone, capacità. Le novità riguardano: l’istituzione del Consiglio europeo della ricerca che dal 1 gennaio 2007 potrà decidere autonomamente in relazione ai finanziamenti (cosa e chi finanziare) e relativamente alle procedure che saranno semplificate; i finanziamenti annuali passano da 5 miliardi di euro a 8 miliardi annuali con l’obiettivo di arrivare presto a 10; l’estensione della durata dei finanziamenti da 5 a 7 anni. Fra le novità anche due ambiti di ricerca, quello relativo alla “sicurezza” e “spazio”. Obiettivo di una programmazione comune è creare uno spazio di ricerca attivo per permettere ai ricercatori dei Paesi comunitari di mettersi insieme e lavorare ad un progetto comune: ottimizzare le risorse per essere competitivi a livello comunitario con il resto del mondo. Valutazione positiva dell’assessore alla Ricerca Gianluca Salvatori con un punto di criticità relativo all’efficacia economica della ricerca europea che viene “decapitata” nel senso che, raggiunto il risultato, la commercializzazione avviene “quasi come regola” fuori dall’Europa. Rafforzare la capacità del sistema trentino di ricerca in Europa: sembrava questo il messaggio della sala “stracolma” delle Marangonerie, al Castello del Buonconsiglio accorsa per conoscere il 7° Programma Quadro dell’Unione Europea in ambito di ricerca e sviluppo tecnologico scientifico. Tutto il mondo della ricerca del territorio provinciale ha ascoltato con grande attenzione e partecipazione Giorgio Clarotti, Policy Officer della Commissione Europea venuto a Trento per la presentazione - in anteprima europea - dei contenuti della programmazione europea in tema di ricerca e sviluppo tecnologico e scientifico e l’assessore provinciale Gianluca Salvatori. Non a caso, la presentazione è stata fatta nel capoluogo trentino: la nostra provincia è l’unico territorio a dimensione - provinciale - appunto a mettersi in gioco in ambito europeo allo stesso livello degli stati nazionali. (la Provincia autonoma investe in ricerca il 2,5%). Quattro le linee guida del 7° programma: cooperazione, idee, persone, capacità. Il progetto “cooperazione”, consentirà lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica attorno a 9 temi, che rappresentano i settori strategici prioritari per la crescita europea: salute; prodotti alimentari, agricoltura e biotecnologie; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; energia; ambiente (compresi i cambiamenti climatici); trasporti (compresa l’aeronautica); scienze socioeconomiche e scienze umane; sicurezza e spazio (entrambi nuovi campi di ricerca ammessi nella programmazione europea). Il programma “Idee” fornirà un meccanismo paneuropeo per sostenere i ricercatori, gli ingegneri e gli studiosi veramente creativi che si candidino al conseguimento di scoperte inaspettate e spettacolari in grado di modificare la nostra concezione del mondo, di aprire nuove prospettive di progresso tecnologico, di risolvere annosi problemi sociali ed ambientali. Quello denominato “Persone” rientra in un’ampia strategia destinata a rafforzare, qualitativamente e quantitativamente, le risorse umane del settore ricerca e sviluppo in Europa. Mentre il programma “Capacità” intende aumentare le capacità di ricerca e innovazione in Europa, per migliorare le infrastrutture esistenti e crearne nuove e per sostenere un coerente sviluppo politico del settore a livello europeo e nazionale. Le novità rispetto al precedente Programma riguardano: l’istituzione del Consiglio europeo per la ricerca che avrà autonomia decisionale, dal prossimo anno, in merito ai finanziamenti sia riguardo alla quantità sia in relazione al “cosa e chi” finanziare; l’estensione della durata dei finanziamenti dai 5 anni attuali ai 7 e la quantità delle risorse finanziarie annuali da 5 miliardi di euro agli 8 attuali (con l’auspico di arrivare presto ai 10). Giorgio Clarotti ha illustrato gli ambiti di ricerca del 7° programma, soffermandosi, in particolar modo sulla “salute”. “Bisogna far passare la conoscenza in campo medico dal laboratorio all’ospedale”, ha detto lo studioso italiano che si è formato (ingegnere bio-medico) e vive in Europa. L’assessore alla Ricerca della Provincia autonoma di Trento, Gianluca Salvatori, che ha lavorato molto per implementare lo sviluppo della ricerca trentino e renderla competitiva a livello europeo, ha parlato di quanto sia fondamentale “la produzione di conoscenza”. “Doveva essere innanzitutto questo l’obiettivo del 7° Programma di ricerca scientifica europea - ha detto l’assessore Salvatori - investire in conoscenza per produrre valore sociale ed economico”. Su questo ha insistito particolarmente, definendo un punto negativo della ricerca comunitaria quello che viene ormai denominato “decapitazione” della ricerca, vale a dire, raggiungere importantissimi risultati che poi non trovano commercializzazione in Europa (vedi Sky e Mp3) e quindi vengono “decapitati” a favore di istituti di ricerca statunitensi. “Quindi - ha continuato l’assessore - sull’efficacia economica c’è ancora molto da lavorare, mentre l’efficacia scientifica, culturale e politica, ha raggiunto livelli decisamente elevati”. . |
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