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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Settembre 2000
 
   
  MAI PIÙ LATINO E GRECO ARRIVA LA NEW SCHOOL 1 STUDENTE SU 2 DICE NO A MATERIE UMANISTICHE, SÌ A LEZIONI DI LINGUE BORSA NEW ECONOMY E COMPUTER

 
   
  Milano, 6 settembre 2000 - Latino, greco, storia e letteratura in caduta libera: 1 studente su 2 dichiara che al posto delle <<polverose>> materie tradizionali vorrebbe corsi per investire in borsa, lezioni di new economy, pubblicità e televisione. Sono queste infatti le materie immancabili per sfondare nel mondo della net economy, avere successo e essere al passo con i tempi. Questo è quanto emerge da un´indagine condotta dal sito www. Url. It su un panel di 547 studenti italiani delle scuole medie superiori, ragazzi e ragazze di età compresa tra 15 i 19 anni, che hanno risposto sul sito nella sezione Iper. Tesi al test online di orientamento per scegliere l´università e il lavoro ideali. Basta pomeriggi interi trascorsi tra dizionari e traduzioni: dai licei agli istituti tecnici, dai professionali all´alberghiero, la tendenza è univoca: abbasso Cicerone e Plauto, Euripide e Sofocle. Basta con la storia, la letteratura, geografia e le materie umanistiche in genere. Se latino e greco guadagnano infatti un risibile 3% di consenso, la storia non legata all´attualità viene apprezzata solo dal 14%, la geografia dal 15%, mentre letteratura e arte ottengono solo il 10%. 7 studenti su 10 ritengono infatti le materie umanistiche utili <<per cultura ma ben poco per fare soldi e raggiungere il successo >> e ne ridurrebbero drasticamente il numero di ore. Internet, new economy, trading online e pubblicità le più gettonate Ma quali sono le materie più gettonate? Sicuramente quelle tecniche, intese in senso lato, che offrono competenze su Internet (55%), sui mercati finanziari (34%), sul commercio elettronico (11%). Tra le materie che gli studenti italiani vorrebbero introdurre in maniera massiccia vi sono infatti i corsi per giocare in borsa (53%), le lezioni di new economy (36%), i corsi di pubblicità (24%) e di web marketing (22%). Non manca poi chi reclama spazio per le materie giornalistiche e d´informazione: se il 34% introdurrebbe infatti in tutte le scuole superiori lezioni di giornalismo, il 33% creerebbe una cattedra apposita per lo studio dei tg, il 21% vorrebbe studiare televisione <<per scoprirne tutti i meccanismi>>. Considerate dagli "e-studenti"<<mezzo irrinunciabile nell´era della globalizzazione>> lo studio di almeno due lingue (inglese in testa) è richiesta a gran voce dal 78%. Tra le materie più "classiche" gli studenti "promuovono" storia contemporanea, <<con molto approfondimento sull´attualità>>, geografia ma solo se studiata online <<sulle mappe virtuali>>. "Stabili" materie come matematica, chimica, fisica e le materie scientifiche in genere, ritenute dal 71% <<utili e concrete>>. Ma quali sono le motivazioni che spingono i giovani a voler "tuffarsi" nello studio della new economy? Per uno su tre su tutto prevale la voglia di fare soldi (34%) ed il successo (22%). Segue il poter essere all´altezza delle discussioni con il proprio padre sui tassi del mercato in rialzo e discesa; non manca poi chi (13%) spera di conquistare le ragazze spacciandosi per un guru dell´economia e chi (10%) si sente finalmente superiore ai propri genitori. Ansia "da antico" e sindrome "da obsoleto" i mali degli studenti italiani Come mai gli studenti delle scuole superiori rifiutano le materie tradizionali a favore di nuove tendenze? 3 giovani italiani su 5 dichiarano di soffrire di veri e propri attacchi di ansia dovuti <<alla paura di restare indietro rispetto alle tecnologie galoppanti>> e di <<non riuscire a stare al passo con le nuove esigenze del mercato del lavoro>>. In più, la certezza di studiare argomenti e materie ritenute <<obsolete e poco stimolanti>> non fanno altro che aggravare la situazione: 1 ragazzo su 2 manifesta una "sindrome" con tanto di sintomatologia ben definita: rifiuto per tutto ciò che non è <<innovazione e ultimo grido>>. Un esempio emblematico è rappresentato dallo studio della sintassi e della grammatica: 2 studenti su 5 ritengono che non sia più necessario utilizzarla, o meglio non in modo così approfondito. Per scrivere messaggi sms sui telefonini di ultima generazione bisogna conoscere il "messaggese", un gergo che ha come punto di forza abbreviazioni e simboli, a loro dire <<molto più funzionali delle lettere dell´alfabeto>>. Giapponese e corsi di videogame alternativa alla tradizione Altra materia invece che i giovani studenti italiani vorrebbero facesse parte del loro piano di studio è una lingua straniera: oltre all´inglese, infatti la più agognata è il giapponese. Ritenuta da 2 su 3 la lingua del futuro, riscuote sicuramente molti favori tra gli amanti dei videogiochi che la considerano il <verbo dell´hi-tech>. E a proposito di videogiochi, immancabilmente, 1 intervistato 3 li ha indicati formativi e compatibili con lo studio tradizionale, in barba ai continui allarmi lanciati dagli psicologi di mezzo mondo dichiarando <<possono rappresentare una nuova frontiera della comunicazione>>. Attività fisica e Internet: questa la giornata ideale della new school Ma come dovrebbe strutturarsi la giornata tipo della new school? Il 60% non ha dubbi: dopo un inizio delle lezioni, che non dovrebbe avvenire prima delle 9. 30, la giornata dovrebbe essere scandita da esercitazioni pratiche e "attività sul campo". Il 27% vorrebbe iniziare le giornate con attività fisica, dalla piscina all´atletica, ma tutti concordano nel volere ore dedicate ai computer e a Internet. Bocciati naturalmente i libri tradizionali e i dizionari: per l´84% degli intervistati da www. Url. It, la cartella o il più trendy zaino dovrebbero essere sostituiti dal computer portatile. Una sorta di college telematico che consenta insomma a tutti gli studenti di costruirsi una giornata su misura che li porti il più possibile al di fuori delle aule, considerate superate e polverose, e li metta in continuo contatto con il "mondo esterno". "Prof" ideali, Soru e Camila Raznovich Il Prof ideale? Secondo i ragazzi della new economy deve essere soprattutto <<un gran comunicatore>>. Uno su tre (33%) afferma infatti che <<una comunicazione dinamica, efficace, mirata a catturare l´attenzione del pubblico>> è il segreto per un buon insegnamento. Paragonati a manager o personaggi tv, i professori devono saper conquistare le loro platee. Per il 21% è poi fondamentale la conoscenza delle nuove tecnologie: <<è molto poco credibile -dichiarano infatti gli studenti intervistati da www. Url. It - un professore che non abbia un cellulare e non abbia mai visto Internet>>. Simpatia e spigliatezza (16%), intelligenza (11%) e conoscenza del gergo giovane (6%) sono altre doti richieste ai professori per essere "doc". Uno studente su due (44%) ritiene che una vera scuola andrebbe fatta sul campo e vorrebbe trascorrere un giorno in borsa, invitare a scuola guru della new economy, visitare gli studi televisivi. Nella top five dei prof ideali svettano Renato Soru con il 34% delle preferenze, <<per il fascino, la classe e l´intelligenza del self made man>>, Camila Raznovich (18%), che ha affascinato i giovani studenti per la sua <<simpatia e spigliatezza>> come vj di Mtv e testimonial nello spot di Nescafé. Seguono Linus (13%), Alan Friedmann (11%) e Teo Mammuccari (8%). .  
   
 

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