Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Ottobre 2006
 
   
  ARTE E LETTERATURA SI INCONTRANO NEL VOLUME EDITO DA JOHAN & LEVI DEDICATO A VALERIA AGOSTI NELLI, CHE VIENE PRESENTATO ALLA GALLERIA AUS18 OGGI NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “TEMPO OPPORTUNO”.

 
   
  Milano, 16 ottobre 2006 - Il comune denominatore è l’essere umano, il quale è uguale ieri come oggi e come domani. Questa è la risposta di Valeria Agosti Nelli allo storico Ivan Quaroni che le domanda come mai nei suoi lavori non ci sia mai una dimensione temporale precisa o un riferimento alle vicende del nostro tempo. C’è un corpo e c’è una psiche, e una vita durante la quale l’uomo compie la sua evoluzione. Questi i cardini sui quali ruota la ricerca di Valeria Agosti Nelli, il cui percorso evolutivo si svela nel volume a lei dedicato, edito da Johan & Levi, che viene presentato lunedì 16 ottobre alle ore 18. 30 presso la galleria milanese Aus18 dove è in corso fino al 26 ottobre la mostra dedicata all’artista. Un’esaustiva intervista di Ivan Quaroni fa emergere la natura di un’artista che attraverso disegni, sculture in cartapesta e di recente anche tele di grandi dimensioni, ritrae con grande sensibilità e un tratto peculiare figure prevalentemente femminili. Queste figure, alle quali ha spesso attribuito nomi piccoli, affettuosi, non altisonanti, fatti apposta per suggerire un senso di fragilità, si sono evolute durante la sua esperienza, si evolvono ancora mentre l’artista concede loro di mutare, seguendola in questa ricerca di equilibrio con o senza i caratteristici tacchi rossi di cui diversi critici d’arte hanno parlato. Sin dai suoi primi lavori, piccole scarpette di carta colorate prive della presenza di chi le indossa, o la “Vedova”, figura femminile in cartapesta appoggiata a un muro con le scarpette col tacco e il viso velato, o ancora le piccole donnine Nine avvolte in gomitoli di lana intitolate “Che freddo maledetto”, le figure di Valeria raccontano storie: di precarietà, di bisogno di protezione. A cui si contrappone la forza dell’ironia: le figurine deformate e fragili mantengono le loro scarpette vistose, rosse. È l’artista a raccontare: Il corpo come teatro di accadimenti e di tensioni contrapposte è divenuto quindi il tema portante di tutta la mia ricerca. Dall’amore per la carta, che si esprime attraverso le prime opere in cartapesta ed in seguito anche con i disegni, nascono anche nuove idee per la resa dei colori: per la serie di disegni su carta del 2000-2001 dal titolo “Voglio scendere” Valeria Agosti Nelli spiega come si sia dedicata personalmente a creare i suoi colori in polvere, da miscelare con l’acqua, elemento imprevedibile e difficile da governare, fino a trovare il giusto equilibrio per la stesura e la resa pittorica. Nel 2002 la ricerca dell’artista si rivolge in particolare sul volto: nascono i totem, sculture di figure femminili alte anche tre metri, in cui il corpo diviene filiforme e nelle quali, spiega Quaroni, l’espressività sul solo volto viene portata alle sue estreme conseguenze. L’anno successivo si confronta con un’opera complessa, “L’estate dentro casa”, composta da oltre 100 figure di donnine di carta ritagliate e dipinte a china, che nel loro insieme creano la forma di una spirale, la cui caratteristica è l’essere tutte uguali e tutte diverse grazie a differenti espressioni, come una sorta di gioco delle personalità. Nelle opere più recenti, dal 2005 ad oggi, come l’intensa serie “Terra Bianca”, viene utilizzata la tela come supporto per lei inedito, con un particolare valore innovativo della tecnica che l’artista riesce a rendere personale attraverso la consueta inventiva supportata dal rigore: l’olio è trattato in maniera particolare, tanto che non somiglia affatto alla tradizionale pittura a olio. Qui, memore della mia esperienza con la china e le aniline, ho voluto diluire l’olio con degli acidi per ottenere una maggiore fluidità del colore e una maggiore opacità. In quest’ultima serie, i corpi, da sempre fulcro centrale della mia ricerca, si aprono a una nuova relazione col mondo. (…) Non sono corpi belli, nudi, ma corpi vestiti, corpi normali, colti nella loro quotidiana silenziosità, in posture naturali, mai artefatte. Un percorso in evoluzione le cui opere sono tutte riprodotte a colori nel volume. Completa la monografia il racconto inedito dello scrittore Roberto Piumini, che trae ispirazione e rende la suggestione delle opere della Agosti Nelli: il misterioso scalatore della surreale montagna cosa troverà in cima? Forse le piccole donnine dalle scarpette rosse. .  
   
 

<<BACK