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Notiziario Marketpress di
Venerdì 08 Settembre 2000 |
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MAMME: ADESSO IL PARTO SI FA CANTANDO
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Milano, 8 settembre 2000 - Su Mamma. It ( www. Mamma. It ) un rivoluzionario metodo per soffrire meno durante il travaglio, utilizzare il potere della voce sin dalle prime doglie La notizia è idilliaca, la tecnica è reale: facendo riferimento al vecchio detto "canta che ti passa" tutte le donne che stanno per avere un bambino, da oggi semplicemente cantando possono partorire alleviando il dolore. Questo è quanto emerge da una notizia pubblicata su Mamma. It ( www. Mamma. It ), il portale italiano dedicato alle mamme e alla famiglia, sul quale, attraverso un link dedicato, si possono apprendere i fondamenti di questa nuova tecnica sperimentale di parto dolce, un approccio scientifico a un´abitudine, quella di cantare durante il travaglio, che appartiene da sempre a culture lontane, come quella indiana e marocchina. La tecnica nasce da una scoperta sensazionale: il canto è una forma straordinaria di autoanalgesia: cantando il corpo libera endorfine (sostanze che svolgono un effetto calmante sull´organismo), lenendo così la sofferenza psicofisica. Secondo quanto afferma a mamma. It (www. Mamma. It) l´ideatrice del metodo, la dott. Ssa Elisa Benassi, ostetrica dell´Ospedale di Mantova, con una laurea in musicologia al Dams di Bologna, "attraverso il canto si usa la voce e la vibrazione che essa produce nel corpo fa si che, a livello midollare, venga parzialmente bloccata la risalita dello stimolo doloroso al cervello e di conseguenza si percepisca molto meno dolore in momenti impegnativi come il travaglio e il parto. Il canto agisce direttamente sul diaframma, facendo così aumentare la capacità respiratoria, allentando la tensione muscolare e le contrazioni: in questo modo si induce il corpo a uno stato generale di rilassamento. " Durante i seminari sperimentali tenuti all´ospedale di Mantova, si legge ancora su Mamma. It, si è potuto notare come, nel momento in cui il rilassamento viene inizialmente indotto con l´ascolto della musica, le donne, ispirate, individuino una "loro immagine": la musica suggerisce loro un´immagine naturale, spesso legata all´acqua, che le accompagnerà nel loro personale percorso verso il rilassamento. Questa immagine diventa simbolo di uno stato di tranquillità psicofisica, e viene richiamata alla mente dalle partorienti durante il travaglio, nel momento in cui si lasciano andare al canto. Ma come devono comportarsi le mamme per utilizzare questa tecnica? Come e cosa devono cantare? Secondo quanto riferisce Mamma. It, partorire con il canto non significa certo che le mamme vengano invitate a sgolarsi, sono invece spinte a trovare dentro di sé la loro melodia personale, che può essere una progressione molto semplice di note, con cui esprimere la propria creatività e con cui raggiungere uno stato di relax. E dopo la nascita? Il canto materno diventerà un ulteriore suono di riconoscimento e di contatto, anche dopo il parto: sarà necessario che la mamma accenni alla sua "canzone", per contribuire a ricordare al bambino la calma dello stato perinatale, cioè di quando si trovava nel pancione. Rosso Gianfranco. |
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