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Notiziario Marketpress di Venerdì 08 Settembre 2000
 
   
  VINCENT VAN GOGH (1853-1890) FONDATION PIERRE GIANADDA, MARTIGNY FMO AL 26 NOVEMBRE 2000

 
   
  Del più amato e richiesto maestro del colore dell´800, sono in mostra un centinaio di opere, tra dipinti e realizzazioni su carta, che mettono in luce gli aspetti della ricerca artistica sviluppata in un arco di soli 10 anni e suddivisa in quattro fasi. Curata da Ronald Pickvance, storico dell´arte e conoscitore dell´universo vangoghiano, la rettrospettiva documenta il periodo olandese (1881-85) con opere familiari e lavori inediti, durante il quale, Van Gogh, superando le difficoltà del disegno acquisisce le tecniche pittoriche della scura tavolozza olandese; il periodo parigino (1886-´88) dove subentra la visione impressionista e neoimpressionista, cimentandosi nelle vedute di fiume e dei tipici ristoranti dei dintorni; il periodo di Provenza, prima ad Arles (1888-89) e Saint-rèmy, con una sorprendente serie di disegni e acquerelli, nonché una qualificata serie di paesaggi, ritratti e nature morte. Il periodo ad Auvers-sur-oise (1890) testimonia il nesso tra pittura e disegno perseguito dall’artista. Renato Guttuso - Capolavori e opere scelte nelle collezioni piemontesi e lombarde nella prestigiosa sede settecentesca di Villa Ponti - Arona (Via San Carlo, 57 - Tel. 03221240505) fino al 29 ottobre 2000. Coordinamento: Luca Caramella,- Assessore per la Cultura di Arona Manuela Boscolo, Carlo Occhipinti. Realizzazione Fondazione Art Museo. Catalogo: Edizioni Fondazione Art Museo. Sponsor Casamercato - Ceriotti – Fragi. Orari: Tutti i giorni compreso la domenica e i festivi: 10. 00 1 12. 30 - 14. 30 1 19. 30 - Apertura serale: 20. 30 1 22. 30 Intero L. 10. 000 - Ridotto L. 7. 000 - Scolaresche L. 3. 000. Renato Guttuso. Capolavori E Opere Scelte Nelle Collezioni Piemontesi E Lombarde. L’iniziativa, promossa dal Comune di Arona - Assessorato per la Cultura, si svolge sotto l´Alto Patronato della Regione Piemonte, il Patrocinio della Provincia di Novara ed è realizzata con la collaborazione della Fondazione Art Museo. L’esposizione, curata da Carlo Occhipinti (Direttore artistico del Programma Arona Arte - Grandi mostre per Arona) si avvale della consulenza di Manuela Boscolo e di Giuseppe Bonini, autori delle presentazioni critiche pubblicate sul catalogo della mostra. La mostra presenta 125 opere, molte delle quali di grandi dimensioni, che ripercorrono l´intero iter artistico di Guttuso, dal 1930 al 1985. Tra i capolavori esposti ricordiamo Palinuro (1 932), Scene mitologiche (1 937), Tetti di Roma (1 940), Grande natura morta (1 94 1), Portella ginestra (1953), Ritratto di Manzù (1963), La notte di Gibellina (1970), Bivacco di streghe (1980), Strega malinconica (1982). E ancora paesaggi rnediterranei, nature morte, fiori, ritratti, nudi femminili, tipiche espressioni dell´arte guttusiana che si affiancano ai grandi dipinti del ciclo dedicato a Pablo Picasso, al quale Guttuso fu legato da sentimenti di sincera stima e amicizia. Una sezione della mostra, titolata "Tra segno e colore", presenta una selezione di 27 opere, (chine colorate e disegni), di grande impegno cer. Sitivo tra le quali si segnalano: gli studi per "Crocifissione" (1939) e per "Battaglia di Ponte Ammiraglio" (1951), i disegni del cielo "Gott mit Uns" (1944), uno splendido "Autoritratto" (1954) e i disegni dedicati ai grandi maestri del passato (Caravaggio, Raffaello, Antonello da Messina). Conclude la Rassegna l´esposizione dei 15 disegni realizzati da Guttuso nel 1943, per illustrare il libro di Elio Vittorini "Conversazione in Sicilia". Tutte le opere esposte provengono da importanti collezioni private, piemontesi e lombarde. La mostra intende rappresentare un doveroso omaggio, oltre che al celeberrirno "Maestro di Bagheria", a quegli estimatori che a partire dagli ´50 frequentarono la villa-studio dell´artista a Velate, vicino a Varese, diventandone amici ed affezionati collezionisti. Sono loro oggi i "custodi delle opere di Guttuso ed è grazie a loro che è stato possibile realizzare questa mostra che documenta, in maniera esaustiva, il lungo cammino creativo di uno degli artisti più rappresentativi della pittura italiana del Novecento. " . Leggere un artista, attraverso il suo collezionismo -scrive Giuseppe Bonini- significa, di conseguenza, avere una dimensione più allargata quanto lo si può interpretare anche dalla parte del pubblico e del favore incontrato dalle sue opere. E pure quando il campo d´indagine si restringe, come in questo caso, limitandoci all´ambito lombardo-piemontese, ritroviamo una variegata composizione di gusti davvero interessante. Questa Rassegna presenta comunque, grazie alla sensibilità e capacità di scegliere dei collezionisti, una campitura di dipinti ricca e motivati nei temi che nella cronologia delle opere, in grado di consentire un´ampia lettura di quella che è stata la vicenda guttusiana, dagli inizi fino alla morte del Maestro". La mostra, che chiuderà Domenica 29 ottobre 2000, è documentata da un catalogo, edito dalla Fondazione Art Museo, di 228 pagine, contenente la riproduzione a colori di tutte le opere esposte ed una completa documentazione critico e bio-bibliografica relativa all´artista. Per ulteriori informazioni. Fondazione Art Museo - Ufficio Stampa: tel. 0331. 629893 - fax 0331. 623248. Renato Guttuso: biografia essenziale: Aldo Renato Guttuso nasce a B agheria il 26 dicembre 191 1, ma viene registrato a Palermo il 2 gennaio 1912. Dopo aver frequentato le elementari ed il ginnasio a Bagheria, frequenta il liceo classico a Palermo e nel 1937 si iscrive alla Facoltà di Legge senza però completare gli studi per dedicarsi professionalmente alla pittura. Nel 1932, espone a Milano alla galleria Il Milione. A Roma, dove si stabilisce definitivamente nel 1937, conosce Mimise che diventerà sua moglie. Tra il 1941 e il 1942, dipinge la "Crocifissione" che espone nel 1943 al quarto Premio Bergamo, vincendo il secondo premio in un clima di infuocate polemiche. Nel 1944 pubblica "Gott rnit Uns", una raccolta di disegni ispirati alla Resistenza. Nel 1945 si reca in Francia dove conosce Picasso, con il quale stringe un intenso rapporto di amicizia. Iscrittosi al P. C. I. Nel 1940, svolge una attiva militanza politica nel secondo dopoguerra sino ad entrare nel 1951, nel Comitato Centrale del partito e ad essere eletto Senatore della Repubblica liste del P. C. I. Nel 1976 e nel 1979. Nel 1971 riceve la laurea "honoris causa" dalla Facoltà di Lettere di Palermo e nel 1972 riceve il Premio Lenin per la Pace. Nel 1982 in occasione dei settant´anni, il Centro di Cultura di Palazzo Grassi a Venezia gli dedica una grande mostra antologica opere dal 1931 al 198 I. Due anni dopo espone al Palazzo Reale di Milano (Guttuso. Grandi opere) e nel maggio ´85 a Palermo (Guttuso e la 5 Opere dal 1970 ad oggi). Nell´ottobre del 1986 muore la sua compagna Mimise e poco tempo dopo, a Roma, il 18 gennaio 1987, si spegne colpito da un male incurabile. Viene sepolto nel giardino della settecentesca Villa Cattolica a Bagheria, nel monumento funebre realizzato dallo scultore Giacomo Manzù. Sempre a Villa Cattolica, viene costituito il "Museo Guttuso" che annovera un nucleo importantissimo di opere donate dallo stesso Guttuso e dal figlio adottivo Fabio Carapezza Guttuso. .  
   
 

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