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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Settembre 2000
 
   
  EXPORT ORAFO: +18% NEL PRIMO SEMESTRE 2000 E AD OROGEMMA INAUGURA PODESTÀ

 
   
  Vicenza 12 settembre 2000 - E´ ai nastri di partenza Orogemma edizione 2000 che aprirà i battenti sabato 16 settembre alla presenza dell´Onorevole Guido Podestà Vice Presidente del Parlamento Europeo. Dai mercati intanto arrivano segnali positivi. Le esportazioni di oreficeria e argenteria sono infatti ancora in aumento: nel complesso, il primo semestre del 2000 si chiude con un ulteriore, incremento stimato nel 18% rispetto al corrispondente semestre del 1999. Peraltro, questo aumento è la risultante di andamenti diversi. Dopo la fiammata del primo trimestre (34,4%, sempre nei raffronti anno su anno), è seguito un calo dell´8% nel successivo bimestre aprile-maggio; un calo che -secondo alcuni esportatori del settore- è stato recuperato nei mesi successivi. E´ comunque chiaro un rallentamento del tasso di crescita; un rallentamento ampiamente prevedibile, che comunque ha lasciato le vendite all´estero di oreficeria e argenteria su livelli molto elevati. Tant´è che la performance dell´export della prima metà dell´anno consente di confermare per l´intero 2000 il superamento del tetto dei 10. 000 miliardi di lire. Quanto al mercato interno le indicazioni degli operatori del settore concordano nel ritenere che le vendite complessive abbiano segnato un rallentamento. Tuttavia, anche per i consumi delle famiglie giungono notizie positive. Le indagini macroeconomiche di importanti istituti di ricerca, come il Centro Studi di Confindustria, segnalano una ripresa dell´ordine del 3-4% in termini reali per il 2000 e per il 2001. Numerosi sono i fatti rilevanti che emergono poi dall´analisi particolareggiata dell´export per paese nel primo semestre del 2000: torna a crescere l´Europa; continua il boom asiatico; in ripresa l´America latina; ma il "tono" all´export orafo è dato, ancora una volta, dal Nord America. Nonostante un rallentamento rispetto ai ripetuti balzi in su dell´ultimo anno e mezzo, l´export verso gli Usa è aumentato infatti di un altro 13% rispetto all´anno scorso. L´attenuazione della crescita potrebbe preludere a quel "soft landing" ritenuto inevitabile e -nel contempo- auspicabile dai più accreditati analisti di economia internazionale per scongiurare gli effetti negativi che possono seguire a un eventuale troppo rapido raffreddamento congiunturale. La ripresa economica in Asia e le rivalutazioni di alcune monete (yen in testa) si sono riflesse positivamente anche sugli acquisti di oreficeria e argenteria italiane e così si va da un quasi raddoppio per l´Australia al 18% per Singapore, passando per il +62% di Hong Kong e il +28% del Giappone, nonostante che in Giappone la ripresa della domanda di consumo stenti a realizzarsi. La Cina, dopo l´exploit degli ultimi anni, segna una battuta d´arresto (-11,9%), che in parte può essere compensata dal ricordato rilancio di Hong Kong. Tra i due paesi infatti vi è, dal punto di vista commerciale, una sorta di interconnessione. Migliorata nettamente la posizione del Medio Oriente, con rialzi rilevanti per Emirati Arabi (+66,8%) e Israele (+50%). Stazionarietà per Arabia Saudita su importi relativamente contenuti. Torna a crescere l´Europa, +15% nel complesso. I casi di aumento sono diffusi e riguardano: Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Grecia, Austria, Svezia. A questi si può aggiungere la Svizzera (con un +25%), che è un paese di smistamento, ma con destinazioni anche europee. Pochi i casi di flessione in Europa (Portogallo e Benelux). Tra i paesi che ricompaiono tra gli acquirenti importanti da segnalare l´ulteriore espansione della Libia, che ha quasi triplicato i suoi acquisti in meno di un biennio. La "tenuta" dell´economia del Mercosur ha comportato, tra l´altro, aumenti diffusi delle nostre esportazioni nei paesi latino-americani: Brasile (+16,1%); Paraguay (+16%); Uruguay (+38%); Argentina (+18%); Venezuela (+10%). Si accelera il recupero dei paesi dell´Est Europeo, con vari casi di raddoppio, tra i primi semestri 1999-2000, degli acquisti di oreficeria italiana (Polonia, Repubblica Ceca Russia); ma le quantità sono ancora limitate. Ancora una volta un segnale positivo si ritrova nell´ulteriore aumento dell´export agli "altri paesi", ovvero un centinaio di paesi che continua ad occupare il secondo posto in graduatoria: nel primo semestre 2000 si stima un aumento rilevante, del 46%, quasi il triplo di quello medio complessivo.  
   
 

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