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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Ottobre 2006 |
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LEGALITÀ, UNA BANCA DATI NAZIONALE PER LE BUONE PRATICHE DOPO I CAMPI ANTIMAFIA UN ALTRO TERRENO DI COLLABORAZIONE CON L´ASSOCIAZIONE LIBERA
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Firenze, 16 ottobre 2006 - Una grande banca dati nazionale che consentirà di mettere in rete le varie attività portate avanti da enti, associazioni, scuole sul terreno della cultura della legalità, in modo da valorizzare e scambiare le esperienze e da farne patrimonio comune. E´ questo il percorso che parte da Firenze e dalla Toscana grazie alla firma del protocollo di intesa tra Regione Toscana e associazione Libera, avvenuta oggi a Palazzo Bastogi. Siglata dal vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, e dal presidente nazionale di Libera, Don Luigi Ciotti, il progetto prevede lo sviluppo di una rete imperniata sul centro di documentazione "Cultura della legalità democratica" della Regione Toscana e la creazione di sedi organizzative della banca dati fuori della Toscana promosse da Libera. In questo modo sarà valorizzata, qualificata e ampliata l´esperienza della banca dati toscana che in questi anni ha raccolto le informazioni relative a 1. 165 attività di educazione alla legalità prodotte da 750 soggetti della regione. "E´ un traguardo importante, che mettiamo al servizio delle istituzioni e della società civile che si stanno impegnando sul terreno della promozione e della diffusione della cultura della legalità – spiega Gelli – Ed è anche un traguardo reso possibile dalle esperienze di primissimo piano maturate in questi anni dalla Regione Toscana in relazione allo sviluppo della società dell´informazione e delle nuove tecnologie. Questa intesa, insomma, è la dimostrazione di come il nostro lavoro nel campo dell´e-government, del riuso dei progetti in campo tecnologico, dell´abbattimento del digital divide non sono cose da addetti ai lavori ma sono direttamente collegate alla crescita sia economica che culturale della nostra società". Con questa forma prosegue una collaborazione ormai decennale tra Regione Toscana e Libera che ha visto, tra le altre cose, l´invio dei ragazzi toscani nei campi di lavoro confiscati alla mafia (esperienza giunta al secondo anno e quest´estate estesa dalla Sicilia alla Calabria), le tappe toscane della Carovana antimafia, la promozione di innumerevoli attività educative nelle scuole della regione. "Un impegno di solidarietà – spiega ancora il vicepresidente – ma anche un impegno che riguarda tutti da vicino, nella consapevolezza che nemmeno la Toscana è un´isola felice rispetto alla criminalità organizzata, e che le mafie, qualsiasi esse siano, prosperano nelle assenza di regole e di valori, così come possono essere sconfitte grazie a una cultura rinnovata e attenta". . |
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