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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Ottobre 2006
 
   
  OTTOBRE ARTE AOSTA: INCONTRI-DIBATTITO ALLA BIBLIOTECA REGIONALE DI AOSTA

 
   
  Aosta, 16 ottobre 2006 – L’assessorato dell’Istruzione e Cultura, in collaborazione con l’Associazione Artisti valdostani, organizza la decima edizione di “Ottobre Arte Aosta”, ciclo di incontri-dibattito sull’arte a ingresso gratuito, in programma per mercoledì 18 e mercoledì 25 ottobre prossimo, alle ore 21, alla Biblioteca regionale di Aosta. L’incontro-dibattito in programma per mercoledì 18 ottobre sarà tenuto da Gianfranco Zidda e avrà come tema “l’iconografia medioevale di Alessandro Magno in Valle d’Aosta: gli affreschi nel castello di Quart”. Gianfranco Zidda, laureato in lettere e perfezionato in archeologia presso l’Università di Firenze, e attualmente funzionario della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta, ha svolto l’attività di archeologo in Toscana, Sardegna, Puglia, Calabria e Valle d’Aosta e attualmente ha orientato la sua ricerca nel campo della storia dell’arte. Il mito di Alessandro Magno ha una copiosa storia iconografica: del suo volto e delle sue imprese sono stati tramandati numerosissimi esempi, che provengono spesso da luoghi molto lontani fra loro, dalle terre che furono conquiste dal re, dall’estremo occidente dell’Europa all’estremo oriente dell’Asia. Un breve excursus sulla fortuna iconografica di Alessandro, dalla fine del Iv secolo a. C. – a partire dalle testimonianze contemporanee alla vita e alle gesta del giovane sovrano – sino al Xv secolo, contribuirà ad esaminare l’eccezionale ritrovamento avvenuto nel donjon del castello di Quart: su una delle pitture murali che coprono le pareti interne dell’edificio, l’eroe macedone è dipinto in una forma che non trova confronto con le sue rappresentazioni sino ad oggi note. L’appuntamento di mercoledì 25 ottobre prevede una conferenza del professor Alberto Cottino, storico dell’Arte e direttore scientifico del Museo Pietro Accorsi di Torino, dal titolo “il genio visionario di Hieronymus Bosch”. Hieronymus van Aken (s-Hertogenbosch 1453 circa – 1516) detto Bosch dal luogo di nascita e di attività, è non solo uno dei più importanti pittori olandesi, ma uno dei massimi creatori di immagini di ogni tempo. Il mistero che circonda la sua vita e la lettura dei suoi quadri, tuttora oggetto di fervidi dibattiti critici, non fanno che accrescerne il fascino. Popolano le sue opere mostri di ogni sorta, diavoli, esseri deformi divorati dalle bestie, che sono parte fondamentale del suo mondo fantastico, ma che celano una satira feroce, tuttora attualissima, contro il mondo contemporaneo, il suo materialismo, il suo egoismo, le sue prevaricazioni. Per Bosch il nostro mondo altro non è che un inferno in cui nessuno, nemmeno la chiesa, fa qualcosa per cambiare le cose. Tra i suoi capolavori, I Sette peccati capitali, il Trittico del Carro di fieno, il Trittico delle delizie, tutti conservati al Museo del Prado di Madrid, l’Inconorazione di spine della National Gallery di Londra e il Cristo portacroce del Musée des Beaux-arts di Gand. .  
   
 

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