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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Settembre 2000
 
   
  NUOVI ORIZZONTI NELL´ORTOPEDIA LA CUSTOM MADE: LA NUOVA SOLUZIONE PROTESICA NEI SOGGETTI GIOVANI

 
   
  Milano, 18 settembre 2000 - Il ripristino della funzione di una articolazione, danneggiata a seguito di un trauma o di una malattia, si può ottenere mediante intervento chirurgico di sostituzione. In particolare l´impianto di protesi d´anca, ormai considerato un intervento abituale e affidabile di chirurgia ortopedica, permette di ottenere risultati generalmente buoni, sia per quanto riguarda il dolore che la funzionalità. Il suo obiettivo è di alleviare il dolore, restaurare l´attività del paziente e ripristinare l´unità muscolo - articolare fisiologica. Dal 1960, anno del concepimento della prima protesi totale d´anca (Charnley), ad oggi sono stati realizzati notevoli progressi grazie allo sviluppo compiuto nelle scienze biologiche sperimentali, nella medicina, nelle tecniche operatorie ed al contributo altresì della meccanica, della fisica, della metallurgia e delle tecniche protesiche, introducendo nuovi materiali plastici e metallici più biocompatibili e quindi tollerati dall´organismo ed apportando sostanziali modifiche al design e alla geometria delle protesi ortopediche. Risultati relativi a studi clinici, frutto di osservazioni su un´ampia gamma di impianti, sono stati analizzati allo scopo di migliorare la chirurgia sostitutiva dell´anca. La scelta della procedura chirurgica sostitutiva dell´anca è data dall´analisi diagnostica del paziente e comprende la qualità dell´osso, la morfologia ´dollare del femore, l´età e l´attività fisica. Questa scelta individuale orienta l´ortopedico nell´utilizzo della protesi femorale e nella tecnologia del tipo di fissazione dell´impianto, cementato o non cementato. Nella fissazione non cementata, tecnologia introdotta intorno al 1990, la stabilità meccanica dipende dal riempimento e l´adattamento dell´impianto, normalmente assicurata dalla tecnica di cementazione, per garantire una stabilità a lungo termine. Questa fissazione è aiutata dal design e da rivestimenti superficiali con materiali, che agevolano l´osteointegrazione. L´aumento della durata della vita media e del numero dei pazienti giovani e attivi che necessitano di un trattamento chirurgico, ha orientato lo studio e la ricerca nel trovare soluzioni più adatte a rispettare le esigenze di ogni singola persona. L´utilizzo di tecnologie quali la tecnica di immagini, la ricostruzione tridimensionale, la simulazione del rimodellamento osseo, l´analisi ad elementi finiti (calcolo delle forze all´interfaccia osso-protesi, calcolo delle forze sull´osso, calcolo delle forze sulla protesi), permette l´introduzione di nuovi concetti per la progettazione di nuovi impianti su misura (custom made) specifici ad ogni singolo paziente. L´ideazione di questo impianto, a differenza delle normali procedure, si sviluppa con un progetto assistito dal computer utilizzando immagini radiografiche in due piani ortogonali, per ripristinare la forma extramidollare, e l´uso d´immagini tomografiche computerizzate del femore. Queste immagini permettono di valutare l´anatomia intramidollare, basata sull´estrazione dei dati numerici delle scansioni Tac. Tale processo è ottenuto calcolando la densità dell´osso spongioso ed osso corticale. La forma ottimale della protesi è ottenuta calcolando il migliore compromesso tra le principali zone di contatto ed di trasferimento delle forze e l´estraibilità della componente protesica dal canale femorale ricostruito. Il software ricostruisce tridimensionalmente e realizza, rispettando la morfologia extramidollare ed intramidollare del femore, una raspa in acciaio inox liscia non aggressiva, che coni atta l´osso spongioso sull´osso corticale conservando una buona vascolarizzazione intramidollare per una migliore osteogenesi postoperatoria e una protesi femorale in lega di titanio (Ti6a14v) con un trattamento superficiale al plasma spray di titanio poroso (30Oum) rivestito di idrossiapatite (80um). I costi elevati di queste tecnologie avanzate costituivano agli inizi degli anni 90, Lina preoccupazione per la Sanità. L´attuale miglioramento nelle tecnologie e la produzione in grandi numeri degli impianti femorali su misura ha permesso la riduzione dei costi e si sono avvicinati a quelli di un impianto non cementato di alta qualità.  
   
 

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