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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Ottobre 2006
 
   
  INAUGURATO IL MUSEO DEL GHISALLO "UN PROGETTO GRANDIOSO E AMBIZIOSO NELLA STORIA DEL CICLISMO"

 
   
  Magreglio/co, 17 ottobre 2006 - A otto anni dall´avvio dei lavori il Museo del Ciclismo al Ghisallo è diventato realtà. Da oggi si presenta agli appassionati e alla storia per testimoniare il valore culturale, sportivo e morale di uno sport legato indissolubilmente alla Lombardia e alle sue genti. Regione Lombardia insieme agli altri enti territoriali ha promosso e accompagnato ogni fase della realizzazione del Museo. All´inaugurazione ufficiale il presidente della Fondazione Museo del Ciclismo del Ghisallo Fiorenzo Magni, da sempre un convinto sostenitore dell´iniziativa, ha ringraziato gli artefici di questo successo: il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, l´assessore regionale alle Culture, identità e autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, e l´attuale presidente del Consiglio Regionale Ettore A. Albertoni, che promosse l´Accordo di Programma da oltre 4 milioni di euro per il completamento e la piena operatività del Museo del Ciclismo da oggi una delle più importanti realtà espositive dedicate alle due ruote a livello internazionale. "Un progetto grandioso, ambizioso - ha detto Formigoni, in una sala affollatissima - che va a cogliere tutti gli aspetti della storia del ciclismo, il primo del suo genere, in quanto non è dedicato a un campione in particolare". "Il Museo del Ghisallo - ha proseguito Formigoni - dovrà essere soggetto vivo, in grado di parlare all´appassionato e al visitatore. Una tappa obbligata per chi ha il ciclismo nel cuore", e non solo perché fisicamente si trova nel luogo più celebrativo per le due ruote. "Anche per questo - ha ricordato il presidente della Regione - Stiamo già pensando a coinvolgere le scuole, a partire dai più piccoli, affinché possano scorgere tra le immagini, i luoghi e gli oggetti qui rappresentati il valore di questo sport. Una disciplina sportiva che insegna a impegnarsi, a soffrire e a dar prova di sacrificio". Senza dimenticare che si tratta di "Uno sport lombardo per eccellenza, ben rappresentato dalle tante società ciclistiche dilettantesche attive sul territorio". Un parterre d´eccezione ha accompagnato la cerimonia di presentazione: tra i presenti grandi ex del ciclismo come Ercole Baldini (che ha donato al museo la medaglia olimpica vinta a Melbourne nel 1956), Felice Gimondi, Vittorio Adorni, Giuseppe Saronni, Mario Cipollini, Gianni Motta (che per l´occasione è arrivato in bici), oltre a Ivan Basso, Gilberto Simoni tra i professionisti in attività, insieme ad alcune massime autorità delle "due ruote". Tra questi il presidente dell´Uci, Pat Mc Quayle, il vicepresidente del Cio, il belga Heini Verbruggen, e il presidente della Federazione ciclistica italiana, Renato Di Rocco. "Per me è una giornata memorabile - ha detto Fiorenzo Magni - una tappa fondamentale di un percorso nel quale rivivono i campioni del passato e si celebrano i fasti del ciclismo moderno. E se siamo qui a celebrare tutto ciò lo dobbiamo soprattutto alla Regione Lombardia, che ha creduto fortemente in questo progetto". "Un progetto - ha sottolineato l´assessore Massimo Zanello - che abbiamo sostenuto con il cuore oltre che con i fondi necessari, e che dobbiamo far crescere con i successi che il ciclismo continuerà ad offrire. Un esempio della storia del nostro territorio, dei valori del sacrificio e dell´impegno che accomunano tutti gli appassionati, dal dilettante fino al campione professionista". Scheda Il Museo del Ghisallo è un "sistema" che prevede l´integrazione di esposizioni permanenti di cimeli storici legati al ciclismo, come fotografie, biciclette di campioni italiani e stranieri di tutte le epoche della storia del ciclismo (da Binda, Coppi e Bartali a Moser, Merckx e Indurain e tanti altri), indumenti, documenti dello sport ciclistico, con esposizioni temporanee e il supporto delle nuove tecnologie. Il museo può contare su una superficie complessiva di oltre 3 mila e 400 metri quadrati, oltre 2. 000 dei quali riservati agli spazi espositivi, con una sala convegni da 100 posti, ed è suddiviso in due filoni di ricerca e conservazione: l´uomo (il campione nella sua dimensione storico sportiva e morale) e il mezzo (la bicicletta nella sua dimensione storico-tecnologica e produttiva). Una volta completate le opere previste dall´Accordo di Programma siglato nel marzo 2005, l´area avrà quattro principali destinazioni: - il Museo con le bici, i trofei, i cimeli, il materiale fotografico e filmato, gli spazi per l´interattività, ma anche aree dedicate a mostre temporanee e convegni; - un Centro Studi di Medicina sportiva, gestito dalla Facoltà di Medicina dell´Università dell´Insubria e dedicato principalmente alla sensibilizzazione e alla educazione medico-sportiva antidoping e alla ricerca sulla corretta formazione fisico-atletica; - un Centro Studi sul Design della Bicicletta, che nascerà in collaborazione con le più importanti scuole universitarie di disegno industriale (tra cui il Politecnico) e sarà finalizzato all´innovazione progettuale e tecnologica della bicicletta sia da competizione sia per il tempo libero; - una Scuola di Mountain Bike, in grado di creare uno stretto rapporto tra il Museo e il territorio montano e prealpino in cui è inserito, con anche la creazione di percorsi di interesse storico-naturalistico. Parlare del Museo del ciclismo della Madonna del Ghisallo, situato nel Comune di Magreglio, località del ramo orientale del lago di Como, vuol dire mettere a fuoco una struttura che - come hanno evidenziato gli architetti che hanno preparato il progetto, Davide Bergna e Pier Federico Caliari - "E´ interattiva, dinamica e rappresentativa, un luogo di istruzione attiva". Le sezioni sono sei: collezione storica dei trofei, cimeli e bici dei campioni; design e tecnologia della bicicletta da corsa; audiovisivi e raccolte testuali; Gazzetta dello sport-Giro d´Italia; "48 grandi"; mostre ed eventi temporanei; didattica. Il Museo sorge in una località che da decenni è meta di continui "pellegrinaggi", quel Santuario dedicato alla Beata Vergine del Ghisallo che dal 1949, con tanto di Bolla Papale di Pio Xii, è Patrona dei ciclisti e che, proprio per questo, è conosciuto in tutto il mondo. Gli enti coinvolti nel progetto Museo, oltre a Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Gazzetta dello Sport, sono la Provincia di Como, la Comunità Montana Triangolo Lariano, il Comune di Magreglio, il Coni Provinciale di Como, Madonna del Ghisallo, la Parrocchia di Santa Marta Vergine e l´Università degli Studi dell´Insubria. Hanno inoltre aderito i Comuni di Asso, di Barni, di Caglio, di Eupilio, di Lasnigo e di Sormano. . . .  
   
 

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