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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Ottobre 2006
 
   
  NASCE A FIRENZE IL MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA

 
   
  Firenze, 17 ottobre 2006 - Mancava all’Italia un museo nazionale della fotografia. Adesso c’è. Nasce a Firenze ed è legato al nome della Fratelli Alinari, l’atelier fiorentino di fama internazionale. Si chiamerà infatti Mnaf, Museo Nazionale Alinari della Fotografia, e sarà inaugurato il 28 ottobre. Sede in piazza Santa Maria Novella nello storico complesso delle Leopoldine, strutturato in 7 sezioni ricche di rare immagini, strumenti e preziosi oggetti d’epoca, conterrà anche una novità scientifica assoluta: le foto che i ciechi possono vedere. Con l’inaugurazione debutterà Vu d’Italie 1841-1941. I grandi Maestri della fotografia italiana nelle collezioni Alinari, la prima delle mostre a tema che animeranno periodicamente la vita del museo. L’iniziativa, destinata a fare di Firenze una delle capitali mondiali della fotografia e a lanciare un nuovo filone di turismo culturale, è stata presentata stamani in Palazzo Vecchio dai rappresentanti dei tre enti promotori, per il Comune (proprietario delle Leopoldine) il sindaco Leonardo Domenici, per la Fondazione Alinari e per l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze i rispettivi presidenti Claudio de Polo ed Edoardo Speranza. Al professor Italio Zannier, noto storico della fotografia, il compito di illustrarne i contenuti. Il progetto è dell’architetto Armando Biondo (Studio Arktre), l’allestimento dell’architetto Luigi Cupellini, l’ideazione scenografica del regista premio Oscar Giuseppe Tornatore. Due le aree espositive: la prima per le mostre temporanee (è già pronto un importante calendario); l’altra, per le esposizione permanenti, è ideata come percorso storico-contemporaneo e realizzata con criteri scientifici e didattici attingendo alle ricchissime collezioni Alinari. Il percorso inizia dal 1839, anno dei primi dagherrotipi, e approda alle immagini digitali e ai fotocellulari dei giorni nostri. E’ un itinerario di grande fascino che attraversa l’epoca dei pionieri, il mondo nuovo dell’immagine tecnicamente riproducibile che rivoluziona le possibilità di conoscere e vedere, gli anni del boom, dei progressi tecnologici incalzanti che creano un mercato accessibile a tutti, della fotografia che raffina il suo linguaggio fino a diventare arte, dei gadget infiniti. Centinaia le fotografie rare, gli oggetti vintage, le apparecchiature del passato e quelle più moderne. Uno dei fiori all’occhiello del Mnaf è il percorso per non vedenti, museo nel Museo dedicato a una collezione di 20 immagini ricreate in rilievo per essere viste dai ciechi attraverso il tatto. E’ un esperimento realizzato per la prima volta al mondo, in collaborazione con la Stamperia Braille della Regione Toscana. Con il presidente de Polo fa parte dello staff di vertice del Mnaf la direttrice scientifica Monica Maffioli, affiancata nella curatela delle sette sezioni da un comitato composto da alcuni dei maggiori esperti internazionali (tra gli altri Italo Zannier, Charles-henri Favrod, Guido Cecere, Maurizio Rebuzzini, Ferruccio Malandrini, Luigi Tomassini, Maria Possenti). “Il Mnaf”, ha detto il sindaco Domenici, “è un nuovo tesoro di Firenze, un museo della modernità di eccezionale valore culturale. Consente peraltro alla città di riscattare nel migliore dei modi da un pericoloso degrado lo storico complesso delle Leopoldine. Il quale, una volta del tutto restaurato, ospiterà anche il Museo del Novecento dedicato all’arte contemporanea italiana”. “Si realizza finalmente un sogno che abbiamo coltivato per anni”, ha aggiunto de Polo, “Un’azienda storica d’eccellenza fiorentina come la Fratelli Alinari, nota in tutto il mondo, è orgogliosa di dare finalmente all’Italia il suo museo nazionale della fotografia”. “Un grande museo dedicato alla più giovane tra le arti figurative, l’arte della fotografia, non poteva che nascere nella città forse più famosa per i beni culturali”, ha concluso Speranza, “Con Claudio de Polo ci siamo impegnati a coprire un vuoto. Oggi festeggiamo il successo. ” . .  
   
 

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