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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Settembre 2000
 
   
  PRIMO SEMESTRE MOLTO POSITIVO PER IL CREDITO ITALIANO, SOPRATTUTTO GRAZIE ALLA DIVISIONALIZZAZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA INTERNET CIRCA 70 MILA UTENTI SU (ONLINE.CREDIT)

 
   
  Milano, 20 settembre 2000 - Nell´ambito dei risultati più che soddisfacenti conseguiti nel primo semestre 2000 dal Gruppo Unicredito Italiano, un contributo importante è stato dato dalla banca Credito Italiano Spa, la maggiore delle banche federate del Gruppo, che ha chiuso i primi sei mesi dell´anno con risultati brillanti. La banca, formalmente costituita il 15 ottobre 1999, è operativa dal 1° gennaio 2000, data di efficacia del conferimento del ramo d´azienda effettuato da Unicredit e comprendente il complesso della attività e passività riferite alla Rete delle Filiali italiane (nonché, in via transitoria, quelle proprie della Tesoreria e i rapporti con i Corrispondenti italiani ed esteri che confluiranno entrambe, come previsto dal Piano Industriale del Gruppo, nella Capogruppo Unicredito Italiano entro il corrente esercizio). Passando all´esame dei dati più significativi, occorre osservare che sotto l´aspetto patrimoniale vengono confrontati i dati di fine semestre con quelli post-conferimento al 1° gennaio 2000. Per la mancanza di dati contabili omogenei riferiti allo stesso periodo dell´anno precedente non risulta invece possibile procedere a confronti relativamente ai dati di conto economico. Pertanto i raffronti, ove effettuati, sono riferiti a dati gestionali. Il margine di intermediazione al 30 giugno 2000 si attesta a 2. 302 miliardi di lire. A questo risultato hanno contribuito il margine d´interesse per 1. 082 miliardi e i ricavi da servizi per 1. 220 miliardi, con un´incidenza di questi ultimi sul totale del margine di intermediazione che ha raggiunto il 53%. La raccolta diretta dalla clientela (esclusi i pronti contro termine e le obbligazioni sottoscritte dalla Capogruppo) ha raggiunto i 40. 750 miliardi (+ 0,8%). La quota di mercato della raccolta in conti e depositi da clientela residente è passata dal 4,08% al 4,13% del Sistema. Gli impieghi complessivi verso la clientela ammontano a 57. 704 miliardi, in calo del 10,2% rispetto al dato del conferimento in seguito soprattutto al minor ricorso a operazioni pronti contro termine. Sensibile l´aumento degli impieghi verso la clientela residente, al netto delle sofferenze e delle operazioni pronti contro termine, che si attestano a 53. 598 miliardi (+10,5%), con conseguente aumento della quota di mercato che passa dal 3,60% al 3,75% del Sistema. Il rapporto sofferenze lorde su crediti si colloca al 3,85%, contro il 4,39% di inizio periodo, e si confronta con il 6,93% del Sistema. Le spese amministrative si attestano a 1. 034 miliardi, riferibili per 614 miliardi a spese per il personale e per 420 miliardi ad altre spese amministrative, più che coperte (118%) dai ricavi da servizi. Nel corso del primo semestre i dipendenti sono aumentati di 32 unità, a seguito di 125 cessazioni e 157 assunzioni (per la quasi totalità rappresentate da figure commerciali e specialistiche di rete), raggiungendo a fine giugno 10. 594 effettivi. Il risultato di gestione raggiunge i 1. 243 miliardi e l´utile netto i 583 miliardi. Il Roe della Banca si attesta al 39%. I positivi risultati raggiunti sono in buona parte da collegare all´impatto della nuova struttura organizzativa divisionale adottata dal Credito Italiano, primo fra le grandi banche italiane. E´ stata operata una profonda riconfigurazione della Rete nei tre canali Retail, Corporate e Private Banking, ponendo il cliente al centro dell´attenzione e mettendo al suo servizio strutture espressamente dedicate, focalizzate sui suoi bisogni e gestite in modo da valorizzare al meglio il patrimonio di competenze e professionalità di cui la Banca dispone. Questa riforma di struttura, insieme con il consistente sviluppo dei canali complementari alla rete fisica, ha trasformato il Credito Italiano in una realtà multicanale. Lo testimoniano i numeri riferiti alla rete distributiva della Banca, composta da oltre 750 sportelli Retail, 72 centri di consulenza Corporate, 31 unità Private Banking, 1. 000 Promotori finanziari (in Unicredit Sim). La Banca Telefonica è stata ulteriormente sviluppata con l´avvio di un Call Center dedicato ai piccoli operatori economici, accanto al tradizionale servizio telefonico riservato alla clientela privata. L´internet Banking ha avuto un´evoluzione molto positiva. Esaminando più in dettaglio i dati gestionali riferiti alle tre aree di business si osserva che: i ricavi della clientela Retail sono cresciuti rispetto al ´99 di oltre il 23% a 1. 504 miliardi, con una dinamica particolarmente positiva dei ricavi da servizi, aumentati del 31,6% a 889 miliardi e con un´incidenza sul margine di intermediazione passata dal 55% al 59%. I margini finanziari si sono attestati a 615 miliardi (+ 13,2%), sostanzialmente a seguito dell´incremento dei margini della raccolta (+ 28%). Sul fronte dei piccoli operatori economici, grande successo ha avuto il nuovo conto package "Imprendo" che, a tre mesi dall´avvio, contava già 25 mila aderenti. Nell´ambito dei prodotti va sottolineato il brillante andamento di Bancassicurazione, soprattutto ramo vita, con una produzione di premi di circa 1. 900 miliardi (+ 70%). Questa performance ha consentito al Credito Italiano di mantenersi fra i principali competitors in questo comparto, con una quota del 10,3% a livello Banca e dell´8,7% a livello della sola clientela Retail. Nella componente gestita è stata realizzata una crescita del 50% delle commissioni grazie al lancio di servizi e prodotti innovativi. In particolare, di rilievo è la performance di "Investor" che ha portato, a giugno, 7. 450 miliardi di raccolta fondi. Nel comparto dell´obbligazionario e azionario, il notevole incremento delle commissioni (+ 70% a 152 miliardi) è stato ottenuto, oltre che a seguito del favorevole andamento della Borsa, attraverso prodotti innovativi quali prestiti strutturati, reverse convertible, covered warrant. Da sottolineare che sull´azionario oltre il 45% delle transazioni viene effettuato attraverso canali alternativi (Banca telefonica e Internet). Al 30 giugno la Banca Telefonica (Pronto Credit) contava circa 270 mila aderenti e Internet (Online. Credit) circa 70 mila; i ricavi del canale Corporate si attestano a 451 miliardi (+ 23,5% sul ´99). Il margine finanziario passa a 235 miliardi (+ 3,9%), a causa sostanzialmente del considerevole aumento dei margini della raccolta, passata in termini di volumi a 5. 774 miliardi (+ 13%). Gli impieghi crescono in termini di volumi a 19. 190 miliardi (+ 12,7%, con una punta del + 42,5% nel medio-lungo termine). I relativi margini, in leggero calo, hanno dovuto contrastare la riduzione dello spread in un mercato a elevata competizione e a fronte di tassi di riferimento in crescita sostenuta. Di rilievo la dinamica dei ricavi da servizi che si attestano a 216 miliardi (+55,5%), con eccellenti performance nel comparto titoli (+124%), estero commerciale (+13,5%) e nei prodotti di copertura rischi di tasso e cambio (+277%); il mercato del Private Banking è stato caratterizzato dall´ingresso di nuovi competitors specializzati italiani ed esteri che stanno adottando politiche particolarmente aggressive. Il comparto registra un margine di intermediazione lordo di 124,6 miliardi (+19% sul ´99), riconducibile essenzialmente ai ricavi di servizi che, con 109 miliardi, rappresentano l´88% del margine totale. Particolare attenzione è stata posta all´ampliamento della masse amministrate, cresciute di circa 1. 000 miliardi attraverso l´acquisizione di nuova clientela.  
   
 

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