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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Settembre 2000
 
   
  NOVITA´ NELLA TERAPIA DELL´ATTACCO DI EMICRANIA. NUOVO FARMACO, RAPIDO ED EFFICACE, SOMMINISTRABILE IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA ED IN OGNI SITUAZIONE, AL GUSTO D´ARANCIA.

 
   
  Milano, 21 settembre 2000 - L´emicrania rappresenta il disturbo neurologico più comune nei paesi sviluppati; in Italia si stimano 6 milioni di pazienti emicranici di cui solo 2 milioni trattati con farmaci specifici. Mancano all´appello 4 milioni di italiani di cui non si conoscono le modalità di cura della malattia, spesso autogestita, probabilmente in modo inadeguato senza controllo medico. Da alcuni anni sono in corso campagne informative il cui obiettivo è di sensibilizzare i pazienti cefalalgici ad una maggiore considerazione della loro malattia e della necessità di essere curati dal proprio medico di famiglia o da uno specialista. Peraltro solo nella realtà di alcune grandi città esistono Centri o ambulatori per la Cura delle Cefalee, ai quali i pazienti possono rivolgersi direttamente o su consiglio del proprio medico curante. La Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (Sisc) si è fatta interprete dell´esigenza dei pazienti cefalalgici e ha iniziato un´intensa attività per promuovere la nascita di nuovi Centri specialistici con l´obiettivo di avere in ogni provincia italiana almeno un Centro o un ambulatorio di riferimento dedicato alla Cura delle Cefalee. Ma oltre a creare le strutture, sarà anche necessario dare una continua formazione ai medici che opereranno nelle singole realtà locali per la cura delle cefalee. A tal fine la Sisc ha organizzato per il biennio 1999-2000 in varie città italiane, 13 corsi di formazione: i "Board of Qualification in Headache Disorders", cui hanno partecipato 150 specialisti che hanno potuto aggiornare le proprie conoscenze in termini di diagnosi, cura e trattamento farmacologico delle cefalee. Inoltre, per fornire all´intera Classe Medica le indicazioni sulle migliori modalità di trattamento dell´emicrania, basate sulle più recenti evidenze scientifiche, la Sisc in collaborazione con altre Società Scientifiche ha intrapreso un´opera di revisione delle attuali Linee Guida che consideri l´impiego più appropriato di farmaci specificatamente studiati per contrastare i meccanismi che sono alla base dell´attacco acuto di emicrania. Al di là delle attività studiate con l´obiettivo di gestire l´emicrania, rimane il dato di fatto che l´autogestione della malattia da parte del paziente è un fenomeno ancora diffuso e preoccupante. Questo dato è stato confermato da una recente indagine conoscitiva, svolta in 50 provincie italiane, che ha evidenziato come l´emicrania sia una patologia prevalentemente femminile (73%), che colpisce un´ampia fetta della "popolazione attiva" rappresentata da casalinghe (30%), impiegati (20%), studenti (16%), imprenditori (15%) e dirigenti (11%). La gestione della malattia rimane per molto tempo nelle mani del paziente che ritarda la consultazione del medico, banalizzando la natura del disturbo oppure preferendo seguire i consigli del farmacista, dei familiari e degli amici; nelle donne gioca un ruolo importante l´elevata capacità di sopportazione del dolore e l´interpretazione del mal di testa come uno dei tanti disturbi legati al ciclo mestruale. Il "fai da te" e il fenomeno dell´approccio non corretto alla cura dell´emicrania, adottato da molti pazienti, comporta rischi e complicanze. Una terapia inadeguata della malattia espone il paziente al rischio di cadere in depressione o in uno stato di irritabilità, ansia e tristezza, alla tendenza ad incrementare eccessivamente i dosaggi dei farmaci assunti (accompagnati talvolta dalla comparsa di importanti effetti collaterali), fino al punto di arrivare ad un vero e proprio abuso con conseguente rischio di cronicizzazione della cefalea. Ma cosa chiede un paziente emicranico alla propria terapia? Che agisca rapidamente, funzioni sempre e sia di facile assunzione. Di questo hanno oggi discusso noti esponenti della medicina e della ricerca nel campo delle cefalee: il Prof. Virgilio Gallai (Presidente della Sisc e Responsabile del Dipartimento di Neuroscienze dell´Università di Perugia) e il Prof. Gennaro Bussone (Responsabile del Centro Cefalee dell´Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano). Dal dibattito è emerso come sia importante non solo affrontare le problematiche di gestione dell´emicrania, ma anche mettere a disposizione della Classe Medica farmaci specifici in grado di soddisfare le esigenze terapeutiche di cui necessitano i pazienti. Opportunità che oggi è offerta da una nuova formulazione di zolmitriptan (Zomig-rapimelt-astrazeneca) farmaco antiemicranico specifico a dissoluzione istantanea nel cavo orale. Zomig Rapimelt, antiemicranico orale specifico a dissoluzione istantanea, è stato sviluppato per offrire al paziente emicranico la massima praticità e semplicità di impiego unita alla provata efficacia del farmaco (zolmitriptan è una molecola appartenente alla classe dei triptani di 2a generazione la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata). Zomig Rapimelt ha un gradevole sapore di arancia ed offre il vantaggio di poter essere assunto senza acqua dal paziente in qualsiasi momento della giornata ed in qualsiasi situazione: in viaggio, per la strada, sul posto di lavoro, nel tempo libero. Zomig Rapimelt, è già commercializzato nei più importanti Paesi europei ed è ora disponibile anche in Italia in un pratico e piccolo portacompresse, contenente 2 compresse da 2,5 mg (Classe B, dietro prescrizione medica, costo a carico del paziente Lit. 13. 500).  
   
 

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