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Notiziario Marketpress di
Venerdì 22 Settembre 2000 |
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RAPPORTO ASSINFORM: NEL PRIMO SEMESTRE 2000, DOMANDA AGGREGATA IN AUMENTO DEL 12,5 PER CENTO IL MERCATO ITALIANO DELL´INFORMATICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI CRESCE ANCORA
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Milano 22 settembre 2000 - Assinform - Associazione Nazionale Produttori Tecnologie e Servizi per l´informazione e la Comunicazione - ha presentato le rilevazioni sull´andamento del mercato italiano dell´informatica e delle telecomunicazioni nel primo semestre del 2000. Nel periodo osservato, il mercato Ict (l´insieme di informatica e telecomunicazioni) è risultato pari a 52. 493 miliardi di lire, in crescita del 12,5 per cento sul periodo corrispondente dell´anno precedente. Il comparto dell´informatica si è attestato a quota 17. 593 miliardi (con un incremento significativo dell´11,3 per cento sul periodo corrispondente del 1999) e le telecomunicazioni a 34. 900 miliardi (+ 13,1 per cento, di qualche punto inferiore alla crescita record del primo semestre del 1999). "L´andamento rilevato è molto positivo, perché informatica e telecomunicazioni crescono a tassi non solo elevati, ma anche allineati. - ha dichiarato il Presidente di Assinform, Giulio Koch - E´ un profilo di crescita che conferma la persistenza di un ciclo di investimenti importante, concentrato nelle aree di convergenza fra informatica e telecomunicazioni, e cioè nelle aree chiave della web-society e della web economy". "I progressi riscontrati - ha commentato Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di Netconsulting, la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato Ict - non lasciano dubbi sull´attuale propensione delle imprese ad investire in informatica e telecomunicazioni. E a farlo in modo nuovo. I dati rilevati per l´informatica sono oramai depurati da spinte eccezionali, come ad esempio l´anno 2000. E nelle telecomunicazioni è crescente l´interesse verso nuovi servizi, sia sul fronte della domanda che dell´offerta". "Per Assinform la dinamica rilevata nei primi sei mesi dell´anno lascia intravedere una crescita sostenuta per l´intero 2000, dell´ordine del 13 per cento, come già nel 1999. - ha dichiarato Koch - Resta comunque l´interrogativo se davvero non si possa fare di più per consolidare le condizioni d´investimento in aree strategiche per il nostro sistema -paese" "E qui non posso tacere il fatto che se il mercato e le imprese vanno rispondendo alla sfida, lo stesso non si può dire sul fronte istituzionale e di governo - ha aggiunto Koch - Non si ha più notizia di progressi sul fronte dei progetti di e-government, degli aiuti alle imprese che investono in e-commerce, dell´incentivazione all´acquisto di personal computer da parte dei giovani o sul versante, ancora più importante, della formazione ". "Assinform è determinata a riaprire il confronto su questi ed altri temi ancora - ha concluso Koch - E non solo nell´interesse degli associati. In una situazione di profonda trasformazione come quella che stiamo vivendo, tutti devono fare la loro parte". Nei primi sei mesi dell´anno in corso, il mercato delle telecomunicazioni ha generato un volume d´affari pari a 34. 900 miliardi. Alla crescita sul corrispondente periodo dell´anno prima (13,1 per cento), ha contribuito in modo rilevante la componente degli apparati. ´E´ l´effetto di un significativo processo di sviluppo delle infrastrutture - ha commentato Giancarlo Capitani - Un processo scandito dal procedere delle cablature metropolitane per le connessioni a banda larga e dalla creazione di nuove infrastrutture ad opera di un crescente numero di operatori locali". Più in particolare, gli apparati sono passati dagli 8. 150 miliardi dei primi sei mesi dell´anno scorso ai 9. 750 del periodo corrispondente di quest´anno, mostrando un incremento del 19,6 per cento. La spinta all´ammodernamento e allo sviluppo infrastrutturale trova particolare riscontro nei dati riferibili alla sola rete fissa. Qui, nei primi sei mesi del 2000, gli investimenti sono risultati pari a 5. 420 miliardi - in crescita del 20,4 per cento sul periodo corrispondente del 1999 - e di essi ben il 64 per cento sono risultati indirizzati alle infrastrutture. Anche se più contenuta risulta importante la crescita della seconda delle due componenti del settore, quella dei servizi, passata dai 22. 695 miliardi del primo semestre 99 ai circa 25. 150 del primo semestre 2000, con una crescita del 10,8 per cento. Quest´ultimo dato è particolarmente significativo perché, oltre ad assorbire una prima consistente riduzione dei proventi dei servizi voce su rete fissa (calati da 16. 045 a 15. 300 miliardi), è frutto del forte incremento del traffico sulla stessa rete fissa (trainato dalle connessioni Internet), del boom dei servizi di telecomunicazioni a valore aggiunto (pari a 1. 470 miliardi e in crescita del 98,6 per cento sui primi sei mesi del 1999) e dal perdurare della crescita dei servizi di telefonia mobile (8. 380 miliardi, + 41,8 per cento sui primi sei mesi del 1999). I dati riguardanti la telefonia mobile sono ancora una volta impressionanti. Il numero totale delle utenze (abbonamenti più carte prepagate) è risultato a giugno 2000 superiore ai 35 milioni, il 45 per cento in più rispetto al giugno dell´anno scorso (e solo in leggero calo rispetto al dato di fine ´99 quando si era registrato un incremento dell´ordine dei 48 per cento). E anche depurando il dato dalle "doppie o triple utenze" (non sono pochi coloro che hanno più di una Sim) e cioè andando a vedere quanti italiani usano il cellulare, la stima è comunque elevata: 28/29 milioni, sempre a fine giugno 2000. Non si parla comunque ancora di arresto della crescita - per fine 2000 è probabile il superamento della soglia dei 40 milioni di utenze attive - anche se, in prospettiva, la continuità dello sviluppo della telefonia mobile sarà sempre più funzione dell´accesso a nuovi servizi e dell´emergere di nuovi standard (Umts dal 2002). Assai significativa è l´accelerazione del mercato dell´informatica, passato dai 15. 800 miliardi dell´anno prima ai 17. 593 di quest´anno (+11,3 per cento, contro un incremento del 10. 2% nel semestre dell´anno prima), sulla spinta di una domanda molto effervescente da parte di tutte le categorie di committenti. "Oramai più nessuno sta alla finestra- ha commentato Capitani - Le medie e grandi imprese procedono sul fronte dei nuovi progetti di integrazione a base Internet/intranet, e sui nuovi fronti del Crm e del Supply Chain Management. Le piccole e medie imprese rinnovano il parco tecnologico e si aprono a nuove applicazioni. Le famiglie acquistano un numero crescente di personal computer e si connettono a Internet ". Quanto sopra trova riscontro nell´andamento dei comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mercato dell´informatica (hardware, assistenza tecnica e servizi). Nel primo semestre del 2000, le vendite di hardware, pari a 5. 554 miliardi, sono risultate in crescita dei 7,4 per cento E se il comparso dell´assistenza tecnica (998 miliardi, -3,2 per cento rispetto al primo semestre del 1999) non sfugge ad un declino oramai scontato, quello del software e dei servizi (pari a 11. 041 miliardi) mostra una performance d´eccezione (+15 per cento) superiore a quella media del mercato. Alla buona dinamica del comparto software e servizi di informatica (11. 041 miliardi, in crescita del 15 per cento) hanno contribuito entrambe le componenti. I servizi hanno fatto registrare nei primi sei mesi dell´anno un volume d´affari pari a 7. 990 miliardi, in crescita del 15,9 per cento sul periodo corrispondente dell´anno prima. Bene comunque anche il software che supera i 3. 051 miliardi e risulta in crescita di un buon 12,8 per cento. "L´insieme - ha commentato Capitani - dà conto di una spinta incoraggiante. Le imprese, in particolare le grandi, chiedono soprattutto nuove soluzioni di middleware e servizi di systems integration per accedere quanto prima ai nuovi modelli organizzativi della e-economy Nel primo semestre del 2000, il comparto dell´hardware (5. 554 miliardi) ha combinato una dinamica sostenuta con un ulteriore aggiustamento della domanda a vantaggio dei midrange (cresciuti del 14,8 per cento in unità) e soprattutto dei Pc, cresciuti del 20,1 per cento in unità, sulla spinta del fenomeno Internet/intranet e dei portatili. Le workstation confermano un calo oramai fisiologico. Per quanto riguarda i personal computer (1. 253. 000 unità vendute nei primi sei mesi del 2000), i tassi più sostenuti sono quelli riscontrabili nel comparto dei Pc portatili (notebook). Questi ultimi sono cresciuti del 64,9 per cento (285. 600 unità nel primo semestre 2000), a conferma della loro crescente affermazione come strumento professionale completo, coerente con le crescenti esigenze di mobilità e di flessibilità proprie dell´attuale mondo del lavoro. Buona anche la progressione dei Pc-server (quelli più potenti e dotati della capacità di essere nodi di piccole reti o entry web server), cresciuti del 14,5 per cento(50. 100 unità nel primo semestre 2000). I desk top sono cresciuti di un più contenuto ma sempre apprezzabile 11 per cento (917. 300 unità nel primo trimestre 2000), grazie anche alla spinta della domanda espressa dalle famiglie. Sempre per quanto riguarda la domanda di personal computer, è interessante notare l´accrescersi del contributo delle famiglie. Nei primi sei mesi del 2000, il numero di Pc acquistati in casa è infatti risultato pari a ben 359 mila unità, il 68,5 per cento in più rispetto allo scorso anno. Di conseguenza, la quota della domanda espressa dalle famiglie è passata dal 20,4 al 28,6 per cento. Altro dati di grande interesse riguarda la crescita degli utilizzatori di Internet. A fine giugno 2000, il numero degli utenti adulti (dai 18 anni in su) che si collegano a Internet per più di una volta la settimana è risultato pari a quasi 6 milioni: il 51 per cento in più rispetto al dicembre dello scorso anno. Il boom di Internet è dunque davvero impressionante, anche senza considerare gli utilizzatori occasionali, che farebbero salire il numero degli utenti a ben 11,6 milioni di persone (25 per cento in più rispetto al dicembre dello scorso anno) . Gianfranco Rosso. |
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