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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Ottobre 2006
 
   
  OFFRIRE ALLA CINA UN ACCESSO ALLA S&T EUROPEA

 
   
   Bruxelles, 16 ottobre 2006 - Per contrassegnare il lancio dell´Anno della scienza e della tecnologia Cina-ue (Cesty), il Notiziario Cordis dedica la propria attenzione a Co-reach, una delle più vaste iniziative di ricerca congiunta tra Cina e Unione europea, e ai suoi sforzi di coordinare meglio la cooperazione tra i programmi di ricerca nazionali in Europa e in Cina. I progetti Era (Spazio europeo della ricerca) -Net sono stati elaborati allo scopo di fornire sostegno al coordinamento e all´avvio reciproco di programmi di ricerca regionali e nazionali. Svend Otto Remøe, del Consiglio delle ricerche norvegese, è uno dei partner della rete e ha spiegato la necessità di questa iniziativa: «La Cina è diventata un partner estremamente importante nell´area della S&t e, benché tra la maggior parte degli Stati membri dell´Unione europea e la Cina esistano programmi di cooperazione e accordi bilaterali in materia di S&t, tali sforzi sono esigui e disomogenei. » «Obiettivo di Co-reach è analizzare e studiare il panorama dei programmi bilaterali esistenti per cercare di avviare una serie di iniziative che possano accrescerne la coerenza», ha dichiarato Remøe al Notiziario Cordis. Costituita da 13 partner che rappresentano tre ministeri nazionali, cinque consigli di ricerca e cinque accademie scientifiche di otto paesi europei, l´iniziativa dispone già di un ampio ventaglio di dati su cui basare il proprio studio. Dall´inizio dell´analisi nel 2005, i partner hanno raccolto informazioni su circa 40 programmi bilaterali in una serie di discipline scientifiche e tecnologiche. «Per il momento abbiamo analizzato l´obiettivo di questi programmi, le modalità di gestione e finanziamento, gli strumenti di cui si avvalgono e le priorità», ha spiegato Svend Otto Remøe. «Stiamo ora esaminando anche le analogie e le differenze esistenti tra questi programmi in modo da poterli valutare anche nel contesto dei vincoli giuridici, nazionali, finanziari e politici al fine di individuare le condizioni limite. » Benché l´analisi abbia confermato la natura frammentata e scollegata di questi programmi bilaterali, ne ha anche illustrato alcuni punti in comune. «La mobilità è la priorità centrale, anzi, è la priorità principale che ha contraddistinto questi programmi bilaterali man mano che sono stati avviati e sviluppati nel tempo», ha rilevato Remøe. «Tutti i paesi hanno accordato priorità a strumenti correlati alla mobilità come il personale, i seminari congiunti, i rimborsi per le spese di viaggio. Solo in seguito è stato aggiunto il sostegno alle attività di R&s [ricerca e sviluppo]». Questi risultati sono in certo qual modo contradditori rispetto alla decisione, annunciata in occasione dell´Anno della scienza e della tecnologia Cina-ue, di concentrare gli sforzi di cooperazione nelle aree prioritarie chiave del cambiamento climatico, della salute, dell´ambiente, dell´alimentazione e della biotecnologia. «Co-reach dovrà rispondere a tale contraddizione e proporre nuove iniziative per aiutare i programmi nazionali bilaterali a ridefinire le loro attività e a individuare specifiche priorità di collaborazione», ha dichiarato Remøe. Prendendo spunto dai risultati dell´analisi, Era-net ha stilato un elenco dettagliato di meccanismi europei di finanziamento per la ricerca con la Cina, che secondo quanto affermato da Remøe contribuiranno in futuro allo sviluppo di attività comuni tra i partner di Co-reach e la creazione finale di nuovi programmi europei di cooperazione nella ricerca con la Cina. La rete cercherà inoltre di incrementare le adesioni entro il 2010. «Alla Cina verrà così fornito accesso alla possibilità di collaborare con la S&t europea», ha affermato Remøe. Il potenziale di Co-reach quale strumento volto ad accrescere la cooperazione non è passato inosservato. Al vertice Ue-cina svoltosi a Helsinki il 9 settembre, i leader hanno incoraggiato le organizzazioni cinesi a partecipare a Co-reach al fine di individuare le priorità e i canali adeguati per le future collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra Europa e Cina. Il 9 ottobre, intervenendo a una conferenza stampa a seguito del lancio di Cesty, il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha affermato la necessità di definire accordi molto più chiari in materia di S&t affinché l´Europa e i paesi partner possano beneficiarne appieno. «Per questo intendiamo affrontare la questione della cooperazione internazionale nell´ambito del 7Pq [Settimo programma quadro], delle comunicazioni e dei dibattiti che vengono organizzati sul Ser. È uno degli aspetti che vanno presi in considerazione in maniera più sistematica», ha affermato. Http://www. Co-reach. Org .  
   
 

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