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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Settembre 2000 |
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LA BONIFICA DELL´AMIANTO NELL´AREA EX MOTTA A MILANO
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Milano, 27 settembre 2000 - In via Zanella a Milano, una traversa di viale Campania, nelle immediate vicinanze della stazione di Porta Vitto(ia, è situato l´ex stabilimento della Motta che si estende su una superficie coperta di circa 35. 000-40. 000 mq, elevandosi per 5 piani in altezza, più un piano cantinato. E´ previsto a breve termine l´inizio dei lavori di demolizione dell´intero fabbricato, preceduti dall´intervento di bonifica già in atto. Come tante altre costruzioni edificate negli stessi anni (a partire dagli anni ´50), presenta, infatti, un massiccio utilizzo di componenti asbestosi: coperture in cemento amianto, coibentazioni realizzate con un impasto di silicato di calcio e amianto tipo amosite e crisolito, in componente friabile, quindi potenzialmente pericolosa. L´intervento di bonifica risulta quindi indispensabile. La gravosità dei lavoro dipende anche e soprattutto dalla vastità delle operazioni resesi necessarie. Dureranno circa due mesi i lavori dal momento dell´allestimento dei cantieri alla restituzione delle aree bonificate. Tutti gli operatori sono in possesso dei certificato che attesta l´idoneità di ciascuno alla specifica mansione di addetti alle operazioni di bonifica su amianto ed opereranno provvisti dei D. P. I necessari a tali operazioni (tute monouso e maschere oronasali dotate di filtri P3). Il lavoro ha numeri da capogiro. Sono state individuati 13. 500 mq. Di coperture in lastre di cemento amianto, la cui bonifica fortunatamente non prevede particolari difficoltà, soprattutto per lo stato di buona conservazione dei materiale, che quindi non presenta una percentuale di fibre aerodisperse preoccupante né per gli operatori né per la popolazione. L´intervento sicuramente più rilevante riguarda i settori in cui è stato rilevato amianto friabile e cioè: la bonifica delle tubature, distribuite su di una superficie lineare di 5,5 Km. ; la bonifica della centrale termica; la bonifica dei serbatoi; Sono stati istituiti alcuni cantieri di bonifica distribuiti sull´intero ]otto, previa pulizia delle aree di cantiere da ogni sorta di detriti e rifiuti. Per garantire la sicurezza dell´intervento le pareti dei cantieri sono state sigillate con un doppio telo di polietilene al fine di creare camere "stagne" per impedire la fuoriuscita delle fibre nocive. Un sistema di estrazione dell´aria, che metterà in depressione il cantiere rispetto all´esterno, garantirà il confinamento dinamico degli spazi. Saranno posizionati dei potenti depressori che assicureranno anche il ricambio d´aria nell´arco delle ore lavorative nei locali confinati. Gli estrattori sono dotati di filtri assoluti tipo Hepa. Il rischio di dispersione sarà minimo perché l´amianto sarà incapsulato ed immediatamente riposto in sacchi di polietilene. Un sistema di decontaminazione dei personale, composto da box con porte stagne, muniti di docce e ad uso spogliatoio, garantirà che il personale possa svolgere tutte le operazioni necessarie senza correre rischi di contaminazione (aspirazione e pulizia delle tute e delle altre attrezzature monouso, doccia, cambio di abiti). Gli stessi locali centrale termica e caldaia saranno sottoposti ad identico intervento di confinamento statico e dinamico sopra descritto. I tubi incapsulati, tagliati, avvolti in fogli di polietilene, verranno portati nei cantieri predisposti per alla bonifica. Questi cantieri hanno un´architettura capace di suscitare sensazioni miste tra lo stupore e il fascino. Vederli e visitarli prima dell´inizio delle attività, rassicura sul fatto che le operazioni saranno svolte in sicurezza e senza alcun pericolo per la popolazione. Tutte le operazioni verranno eseguite da operatori specializzati nel pieno rispetto della Legge 257192 che prevede le modalità e le norme circa la cessazione dell´impiego dell´amianto e della vigente normativa in fatto di sicurezza. Le operazioni di bonifica cominceranno solo dopo la prova fumi eseguita alla presenza dei tecnici Asi. Il materiale bonificato, sulla base dei prelievi eseguiti è stato classificato come rifiuto pericoloso ai sensi dei D. L. N. 22 dei 05. 02. 97, con codice C. E. R. 17 06 01 perciò sarà avviato alle discariche autorizzate, al termine dei lavori. I big-bags contenenti i materiali coibentati con amianto, le tute monouso e i filtri utilizzati dagli operatori, anch´essi classificati come rifiuti pericolosi, saranno conferiti ad un impianto specializzato di appartenenza di una azienda municipalizzata dell´Emilia Romagna. I teli di polietilene, di risulta dalla dismissione dei cantiere saranno smaltiti, previa classificazione, in discarica di tipo 2B autorizzata. Tutte le operazioni nel cantiere vengono svolte sotto il costante e rigoroso controllo dei tecnici specializzati della Asi milanese che ha già fornito la propria autorizzazione a procedere alle lavorazioni. Nella demolizione sono indispensabili addetti altamente specializzati, che siano addestrati alle procedure di sicurezza ed alle particolari lavorazioni necessarie alla demolizione dei fabbricato. Lnnanzitutto i mezzi d´opera di cui si serviamo sono attrezzature ad elevata tecnologia ed automazione: oggi si rendono necessarie frantumatrici, impianti di frantumazione mobili e fissi, grandi mezzi cingolati, escavatori e pale su gomma, elettrocalamite e centrali di riciclaggio, oltre alle normali benne, pinze, martelli, trance da applicare agli escavatori. Occorre prestare attenzione ai materiali, alla tipologia e alla morfologia della costruzione, alle risorse ed ai mezzi impiegati ed alle condizioni esterne e logistiche dei cantiere per non recare danno alcuno e disturbare il meno possibile i cittadini. L´opera di demolizione in via Zanella presenterà alcune problematiche particolari legate all´altezza di alcune parti dei complesso, alla sua vicinanza e aderenza con altri fabbricati abitati e con la strada: su viale Corsica il fronte di demolizione raggiunge i 24 metri di altezza. Inoltre, occorrerà far fronte alla necessità di movimentare le macchine per le operazioni di demolizione non sulla terra ferma bensì sulla soletta di copertura di una parte dei locali cantinati. Questa operazione ha richiesto accurate valutazioni strutturali per garantire la sicurezza degli operatori impegnati nei lavori ed evitare crolli non previsti. Qualche numero: saranno demoliti la totalità dei fabbricati esistenti, ovvero 420. 000 metri cubi di volume da abbattere secondo fasi opportunamente progettate e tempistiche prestabilire. I mezzi impiegati sono imponenti: mezzi cingolati Liebher con bracci telescopici di 32 e 37 metri, escavatori Fiat Hitachi e Caterpiliar che portano pinze, martelli demolitori e cesoie, frantumatori mobili per la riduzione dei volume delle macerie e la produzione di inerte di recupero. |
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