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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Ottobre 2006 |
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I SEGNI DEL CORPO L’ESPRESSIVITÀ UMANA IN 80 SCATTI A PIAZZA SAN CARLO – TORINO DAL 7 NOVEMBRE
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Milano, 17 ottobre 2006 - La Città di Torino insieme alla Fondazione Torino Musei e in collaborazione con Torino Capitale Mondiale del Libro - nell’ambito alla nomina di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma da parte dell’ Unesco - presentano nella centralissima Piazza San Carlo una mostra fotografica “a cielo aperto” sull’espressività umana. Ottanta fotografie a colori in grande formato (80 x 120), illuminate di sera, ciascuna commentata da un testo. La mostra è sostenuta da Intesa Private Banking spa, Caam Sgr, Caam Alternative Investments Nel corso di un trentennio di viaggi nel mondo, soprattutto in Asia, Africa e Europa, Gianni e Tiziana Baldizzone hanno “fissato” con il loro obiettivo migliaia di figure umane, prendendo coscienza della bellezza, della diversità e della straordinaria capacità espressiva del corpo. Osservare il viso e i gesti dell’uomo è iniziarsi a un linguaggio che - a differenza di quello articolato costretto entro i limiti di un numero convenzionalmente ristretto di fonemi e, in ogni caso, del vocabolario - ha infinite sfumature. Il loro concetto di fotografia obbedisce ad un’etica: dividere il tempo con le persone e cominciare a scattare solo quando sentono di aver stabilito un’intesa e un rapporto di complicità. E lo scatto rivela cosa ha voluto dire essere stati lì, in quel preciso momento, con quell’uomo o quella donna. Guardare con l’obiettivo dentro un viso o uno sguardo è cercare di capire: e capire è il minimo per compensare l’intrusione in uno stato d’animo altrui. Questa esposizione, insieme al libro che l’accompagna, può servire da guida nel labirinto dei segni che il corpo emana, rivelatori di pensieri ed emozioni, e dei segni che il corpo porta su di sé, rivelatori di identità o appartenenza; segni impressi dalla mano dell’uomo, dal tempo o dalla vita stessa e testimoni delle trasformazioni del corpo per cultura o oltre la cultura. In un faccia a faccia tra diverse civiltà, le foto mostrano l’espressività umana nelle sue diverse manifestazioni, dalla gestualità ai segni corporali: provvisori - come pitture, acconciature, gioielli - o permanenti - come tatuaggi, scarificazioni, cicatrici – scritti o scolpiti sulla pelle. Fotografi erranti, costretti al ruolo di eterni stranieri, Gianni e Tiziana hanno imparato a misurare l’importanza di uno sguardo, di un gesto o di un sorriso, idioma universale che, compreso ovunque, annulla d’incanto la maledizione di Babele. Un’esposizione per lanciare, attraverso il linguaggio comune dell’espressività fisica, un messaggio di unità, rispetto e salvaguardia delle reciproche diversità che caratterizzano, come ogni specie, anche quella umana. “Abbiamo incontrato personaggi fuori dal comune e popolazioni destinate all’estinzione che lottano per un riconoscimento del proprio patrimonio culturale e per difenderne la sopravvivenza. Abbiamo preso coscienza delle conseguenze delle nostre azioni e della nostra indifferenza, prima ancora che sulla natura, sull’uomo e sulle culture più antiche e del paradosso di uno sviluppo che associa al miglioramento del tenore e della qualità di vita di alcuni, un progressivo degrado e impoverimento del pianeta a scapito anche della diversità delle culture e della capacità espressiva del corpo umano. E abbiamo intrapreso un viaggio che attraversa continenti, culture e civiltà dentro a visi, sguardi, mani e gesti di uomini e donne di diversa età, razza, cultura e religione alla scoperta del genio espressivo dell’Uomo e dell’unicità e universalità del linguaggio del corpo. Un viaggio alle origini, per non dimenticare – nell’epoca di internet e dei messaggi via etere – il “lato umano” della comunicazione rappresentato dal primo strumento (il corpo) che l’uomo ha usato per comunicare e fornire informazioni. ” www. Fondazionetorinomusei. It . |
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