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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Ottobre 2000
 
   
  SALUTE: PER GLI ESPERTI SOTTOSTIMATO IL NUMERO DEI MOBBIZZATI IN ITALIA. "IN ANTEPRIMA SU SAT 2000 GLI ESPERTI LANCIANO L´ALLARME"

 
   
  Roma, 12 ottobre 2000. Sarà a causa delle continue nuove maxi-fusioni aziendali, che costringono le imprese e le multinazionli a "sfrondare il personale", o alla mancanza di leggi effettive sulla mobilità dei lavoratori, ma - secondo gli esperti - in Italia il fenomeno del mobbing è in forte aumento (almeno 1 milione di vittime) e si rischia l´allarme sociale. Questo l´allarme lanciato durante il talk-show "Vivendo Parlando", in onda su Sat 2000, la tv satellitare dei cattolici italiani, questa sera alle ore 18. 20 e domani alle 13. 15, dal neuropsichiatra Renato Gilioli - fondatore e direttore del Centro per il disadattamento lavorativo della Clinica del Lavoro dell´Università di Milano. <<I dati ufficiali relativi ai lavoratori vittime del mobbing sono sottostimati. Secondo le ricerche nel nostro Paese ne è colpito il 4. 2% dei lavoratori: calcolando circa 25 milioni di lavoratori abbiamo in Italia circa 1 milione di mobbizzati. Ma in base alle nostre esperienze cliniche il numero e la gravità del problema sono assai più rilevanti e in continuo aumento. Le istituzioni pubbliche latitano rispetto a questo grave fenomeno sociale - ha continuato Gilioli - Si stanno muovendo un po´ le associazioni, i movimenti, e cominciano adesso i sindacati. Servono corsi di formazione per i datori di lavoro, per i capi del personale, per gli avvocati e per i medici: non si può più aspettare, è allarme sociale. In Italia il 50% dei casi di mobbing avviene da parte dei dirigenti verso i propri dipendenti - ha continuato il Prof. Gilioli durante "Vivendo Parlando" - Il 45% circa è di tipo orizzontale (tra colleghi di pari grado) e solo il 5% dei colpiti è un dirigente "aggredito" dai propri dipendenti o sottoposti. Una lieve maggioranza dei mobbizzati è di sesso femminile e tra i lavoratori pubblici, mentre la fascia di età più colpita è dai 45 anni in su>>. Secondo Mirco Tosi, Presidente e Fondatore dell´Associazione Italiana Mobbizzati, dirigente delle Ferrovie dello Stato, "Costretto - dichiara durante il programma di Sat 2000 - a guardare una parete bianca per 50 ore alla settimana": <<attualmente ci sono 6 disegni di legge - alcuni presentati dalla nostra associazione - che giacciono nelle Commissioni Parlamentari ma ancora non esiste 1 sola legge di prevenzione e difesa dei mobbizzati. Sono le Istituzioni con il loro silenzio a permettere la diffusione di questo fenomeno del tutto sottovalutato. La maggioranza dei sindacati se ne lava le mani, tranne - bisogna dirlo - il sindacato della Federazione Nazionale della Stampa, che ha chiesto la costituzione in ambito contrattuale di un osservatorio sul mobbing, ma gli è stato riso in faccia. E non dimentichiamo - ha concluso Tosi - che il dipendente mobbizzato costa all´azienda il 190% della propria retribuzione annua>>. <<In Italia abbiamo una delle migliori legislazioni laboristiche del mondo - ha commentato, durante "Vivendo Parlando" su Sat 2000, l´avvocato di diritto del lavoro Massimo Cerniglia - La legge italiana è già abbastanza completa per tutelare i mobbizzati. Certo potrebbe essere utile una legge specifica che ci permetta di affrontare meglio i casi di mobbing così difficili nella fase probatoria per l´ovvia omertà degli aggressori, siano essi capi o colleghi. Bisognerebbe, con una legge, penalizzare le aziende dove il mobbing è attuato e tollerato: colpire l´imprenditore con sanzioni che mettano in difficoltà la sua attività ed il suo guadagno. Questo sarebbe molto più efficace delle sanzioni personali per le quali ci sarebbe sempre un´attenuazione o una scappatoia>>.  
   
 

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