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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Ottobre 2006
 
   
  UNA POLITICA DI COESIONE PER RILANCIARE LA COMPETITIVITÀ I NUOVI STATI MEMBRI RECUPERANO TERRENO RISPETTO AL RESTO DELL’UE

 
   
   Bruxelles, 17 ottobre 2006 - La nuova politica di coesione è stata elaborata per aiutare le regioni europee a diventare più competitive, assicurando al contempo il recupero delle aree in ritardo di sviluppo. Con queste parole il commissario europeo per la politica regionale Danuta Hübner, è intervenuta a Varsavia in occasione del quarto congresso del Forum polacco sulla strategia di Lisbona (Pfsl) inaugurato da Lech Kaczyński, presidente della repubblica polacca. Alla conferenza ha partecipato una vasta schiera di partner interessati a discutere su come indirizzare la politica di sviluppo della Polonia tenendo conto dell’impatto della globalizzazione. “Non dobbiamo scegliere tra un’Europa competitiva e una coesa” ha evidenziato Danuta Hübner, sottolineando che, con la riforma, “la politica di coesione potrà giocare un ruolo di primo piano nel rilancio della competitività europea”. Danuta Hübner ha evidenziato come i nuovi Stati membri abbiano già iniziato a recuperare terreno rispetto al resto dell’Ue, registrando sin dal 2000 una crescita superiore alla media europea. A riprova di ciò, la Hübner ha ricordato che tra il 2000 e il 2003 le regioni che presentavano un Pil pro capite inferiore al 75% della media Ue sono cresciute a una velocità superiore del 50% rispetto alla media dell’Ue a 27, mentre le regioni con un Pil inferiore alla metà della media Ue hanno registrato una crescita doppia rispetto al tasso medio dell’Ue a 27. “Grazie al sostegno fornito dalla politica di coesione, la crescita può essere incoraggiata e rafforzata attraverso un approccio integrato, strategico e di lungo termine, capace di massimizzare il potenziale delle regioni in questione” ha dichiarato la Hübner, secondo la quale, “l’innovazione rappresenta la chiave della competitività regionale in un’economia globalizzata: essa attrae nuovi investimenti e apre la porta a una crescita sostenibile e a un’occupazione di qualità. Abbiamo bisogno di creare le giuste condizioni per consentire alle imprese di innovare” ha concluso il commissario, ricordando come i fondi strutturali siano lo strumento più adatto per investire nei migliori progetti a favore dell’innovazione. Background - Il Forum polacco sulla strategia di Lisbona è un’iniziativa della società civile - avviata nel 2003 dal Gdańsk Institute - volta alla creazione di una piattaforma indipendente per incoraggiare il governo, la società civile, il mondo degli affari e dell’università ad avviare un dibattito sulle politiche pubbliche. Gli obiettivi del Pfsl sono: rendere la politica socio economica polacca più coerente e orientata alla crescita; costruire un clima di fiducia e comprensione delle politiche pubbliche così da massimizzare il potenziale di sviluppo; costruire l’Europa insieme agli altri Stati compatibilmente con gli obiettivi comuni e con i punti di vista e gli interessi della Polonia. Politica di coesione 2007-2013 - La politica di coesione è stata elaborata per far sì che le regioni diventino un motore di modernizzazione economica e sociale. In questo contesto, la Commissione sta strettamente collaborando con le autorità nazionali per verificare la preparazione di ogni Stato membro all’entrata in vigore della nuova politica di coesione in modo che i nuovi programmi possano partire nei tempi previsti e che consentano di avviare un reale processo di modernizzazione. A ogni stato membro è stato chiesto di redigere un documento in cui elencare le proprie priorità per il periodo di programmazione. Ci si aspetta che il documento, chiamato quadro strategico nazionale di riferimento, sia collegato con il più generale programma di riforma nazionale, nell’ambito del quale i paesi membri hanno descritto delle misure specifiche per la modernizzazione delle loro economie, in sintonia con la strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. Le “linee guida strategiche della politica di coesione” adottate di recente, stabiliscono di aiutare le autorità nazionali e regionali nella fase preparatoria. Le raccomandazioni contenute nelle linee guida riguardano tre priorità di carattere generale: rendere le città e le regioni europee più attraenti per gli investimenti; incoraggiare l’innovazione e la crescita dell’economia della conoscenza; creare più posti di lavoro e migliorare la qualità dell’occupazione. .  
   
 

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