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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
 
   
  RIUNITA A PADOVA CONSULTA ACRIB (ASSOCIAZIONE CALZATURIERI RIVIERA DEL BRENTA)

 
   
  Padova - “E’ indispensabile lavorare su due fronti: quello della ricerca, dell’innovazione e della trasformazione del processo e del prodotto, per dare al prodotto stesso maggior valore aggiunto e quello degli interventi di protezione a livello europeo, applicando le misure antidumping già previste dal Wto, l’organizzazione mondiale del commercio”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche per l’economia e lo sviluppo, Fabio Gava, intervenendo il 16 ottobre 2006, a Ponte di Brenta (Padova) alla Tavola rotonda “Uno X Tutti” organizzata nell’ambito dei lavori della Consulta dell’Acrib, l’Associazione dei Calzaturieri della Riviera del Brenta e alla quale hanno partecipato anche il sottosegretario all’economia, Paolo Giaretta, Valeria fedeli, presidente del Sindacato Tessile Europeo e Rossano Soldini, presidente dell’Anci. “I Progetti della Consulta Distrettuale per il settore calzaturiero – ha aggiunto l’assessore regionale – sono un esempio da approfondire e diffondere nel mondo dei Distretti produttivi veneti perché hanno una finalità sistemica, non rappresentano cioè un vantaggio solo per poche singole aziende, ma per una collettività più ampia e perché puntano a far crescere processi produttivi e migliori qualità del lavoro e della vita dei lavoratori, una finalità che travalica gli interessi non solo della singola impresa ma anche del distretto stesso, per approdare alla società nel suo complesso. In secondo luogo perché questi progetti dell’Acrib vedono la partecipazione produttiva non solo delle imprese, non solo della componente privata, ma del sindacato, degli enti locali e degli enti di formazione, cioè di tutti i soggetti di cui all’art. 4 della legge sui distretti e che spesso, purtroppo, non si attivano direttamente nella vita progettuale del singolo distretto, preferendo, come dire, “stare alla finestra”. Infine perché il documento di politica industriale del distretto calzaturiero unisce passato e presente della calzatura del Brenta, scegliendo con decisione le uniche due strade attraverso le quali passa il progresso (e non solo la sopravvivenza) del distretto medesimo: l’innovazione e la valorizzazione delle risorse umane”. “La Regione del Veneto – ha concluso Gava – ha investito e investe molto sul fronte dell’innovazione, dentro e fuori dal mondo dei sistemi produttivi. L’innovazione dipende, prima di tutto, da fattori culturali e va supportata da politiche di formazione adeguate. Certo è che, per le caratteristiche del tessuto economico veneto, l’innovazione “possibile” è quella che unisce università, centri di ricerca, poli tecnologici e imprese. In questo senso, il politecnico calzaturiero è un caso anch’esso da approfondire ed emulare”. . .  
   
 

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