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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Ottobre 2006
 
   
  NOGRAVITY

 
   
  Bergamo, 17 ottobre 2006 - Una novità assoluta. Tutto il fascino della magia in uno show sospeso dove, grazie ad una sofisticata macchina teatrale, verranno stravolte le leggi della fisica. Il corpo umano sarà Il Protagonista di una nuova dimensione “verticale” dove i ballerini, all’interno di una grande scena cubica, si muoveranno tra effetti sorprendenti e dalla forza dirompente, accompagnando lo spettatore in una dimensione “senza gravità” dove la magia del volo diventa realtà. Nogravity nasce da un’idea di Emiliano Pellisari, autore e regista teatrale, a seguito di ricerche sul teatro ellenistico, sul teatro fantastico rinascimentale e sulle invenzioni meccaniche seicentesche. Le coreografie sono di Brian Sanders, già ballerino e coreografo dei Momix e recentemente coreografo di Rockpolitik, il programma di Adriano Celentano. Nogravity è una produzione A. G. R. Associati, che dal 1989 rappresenta in Italia compagnie di danza e musical internazionali tra cui Aeros, The Parsons Dance Company, Waterwall, The Rocky Horror Show, The Official Tribute to…The Blues Brothers. Lo spettacolo è stato presentato in anteprima mondiale al Teatro Nazionale di Milano nel dicembre 2005, quale vetrina per promoters e stampa di tutto il mondo. Dopo il successo a Torino, dove è stato in scena al Teatro Alfieri dal 9 al 14 maggio 2006, sarà in tournée nel corso della stagione 2006/2007. Tutto il fascino della magia in uno spettacolo-evento dove il corpo è protagonista assoluto. Una scena cubica di 8 metri per lato. Uno spazio teatrale dove si annulla la fisica della realtà e il corpo diventa protagonista di una nuova dimensione: la verticalità. La gravità viene annullata così come i suoi vincoli sopra/sotto, alto/basso grazie all’incontro tra la forma classica della scena antica e video proiettori, computer, meccanismi ottici ed effetti sonori. Dal momento in cui- piuttosto goffamente, per la verità- Adamo ed Eva staccano la mela nel giardino dell’Eden, cosa è costretto a fare l’uomo per riconquistare la gioia, la serenità e la leggerezza perdute? Tendere verso l’alto con i mezzi più vari, da quelli ai limiti dell’impossibile del circo cinese ad un più banale ascensore fino ad una delle manie contemporanee, il bunjee jumping. Ma niente è mai come sembra ed anche le situazioni più quotidiane, come una cena tra innamorati, diventano il pretesto per far interagire i ballerini fino a sfidare le leggi della fisica al ritmo di una musica che sottolinea il loro fluttuare nell’aria in movimenti ora voluttuosi ora comici ora quasi anarchici. L’uomo non riesce, nonostante debba costantemente fare i conti con la gravità, a tenere a freno il suo istinto alla socialità, alla condivisione: nei vari quadri i ballerini non sono mai soli, si sostengono a vicenda, ridono, scherzano, si ingegnano su come risolvere le problematiche del quotidiano, la macchina teatrale consente acrobazie ed evoluzioni impensate, agevolate dai movimenti di luci e colori, dalla musica che diventa ora martellante ora più lounge, sorprendendo sempre lo spettatore, rendendolo partecipe di una storia che è anche la sua storia. Dall’infanzia, il tempo della leggerezza per eccellenza, all’ ossessione tipicamente italiana per il pallone, tutto diventa lo spunto per ballare, e la mela dell’Eden si trasforma in una palla con cui eseguire mirabolanti evoluzioni. Non mancano certo i momenti di delicata poesia allorché i sentimenti irrompono sulla scena: l’innamoramento tra un uomo ed una donna, sdoppiato e quindi amplificato in pura passione che si declina in momenti di erotismo assolutamente inedito dalle immagini leggiadre e figurazioni articolate. Buio/luce, dolore/gioia, pesantezza/ leggerezza…Gravity o Nogravity? L’uomo vive tra due estremi, la ricerca dell’ equilibrio è continua e si sviluppa, con un ritmo incalzante, in immagini di rara bellezza e ricercatezza dove sensualità e humour sono protagoniste assolute. E in questa parafrasi del gioco della vita, nonostante la gravità, anche sulla terra l’uomo se solo volesse potrebbe ricreare la leggerezza dell’Eden. Una creazione di Emiliano Pellisari - Studi in filosofia ed un background nel cinema; autore di spettacoli il cui segno nasce dall’inventiva inesauribile di macchine teatrali sofisticate ed originali. I suoi spettacoli sono stati rappresentati con incredibile successo nel 2005, in Italia, sia in occasione del Salone Internazionale del Mobile di Milano per l’evento Kreon sia in occasione della commemorazione del Primo Maggio 2005 a Roma presso Villa Piccolomini e all’estero a Mosca all’International Performing Arts Center. Dalle ricerche sul teatro ellenistico, sul teatro fantastico rinascimentale agli studi sulle invenzioni meccaniche seicentesche nasce Nogravity. Brian Sanders: coreografo - Inizia la carriera di ballerino con i Momix per i quali sarà anche autore di coreografie originali entrate a far parte del repertorio della compagnia ( tuttora il suo nome è l’unico a poter essere citato nei credits per le coreografie, su autorizzazione di Moses Pendleton ) per poi affermarsi anche come coreografo e direttore artistico in produzioni che hanno ottenuto i consensi di pubblico e critica sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Sue le coreografie di Rockpolitik, il programma televisivo di Adriano Celentano. Raoul Santiago: autore - Raul Santiago è lo pseudonimo scelto dalla mente fervida degli autori dello spettacolo. Un gruppo di brillanti artisti che sotto questo nome immaginario raccolgono le loro mille diverse esperienze. Raoul Santiago è nato nel 1976 a Valladolid. Una forma di distrofia muscolare gli ha impedito di diventare ballerino professionista. Il suo amore per la danza, la sua incontenibile creatività si sono concretizzate nell’immaginare per altri ciò che non può interpretare lui stesso. E’ un autore che scrive sulla carta il movimento dei corpi. Tra i suoi lavori: Occhio che non muove, Altri licantropi e una rivisitazione di Peter Pan interpretato da una compagnia di ballerini israeliani e palestinesi. Marco Iannelli: coordinamento musicale - Marco Iannelli è compositore, musicologo e direttore d’orchestra. Vince numerosi premi, rappresentando le sue opere, oltre che in Italia, a Parigi, Lione, Montpellier, Strasburgo e San Francisco (nel prestigioso Moma). Collabora con il coreografo Gheorghe Iancu, per il quale cura le musiche di alcuni importanti balletti, rappresentati anche alla Biennale di Venezia e al Maggio Musicale Fiorentino. È docente di Pianoforte e Storia della Musica presso l’Accademia “La Nuova Musica” di Milano, oltre che responsabile del Modulo Sonoro presso il Politecnico di Milano. Www. Officinesmeraldo. It .  
   
 

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