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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Ottobre 2000
 
   
  E-COMMERCE: OPERATORI PIUŽ CHE TRIPLICATI IN UN ANNO EŽQUANTO EMERGE DALLŽEDIZIONE 2000 DELLŽOSSERVATORIO ANEE SUL COMMERCIO ELETTRONICO IN ITALIA

 
   
  Milano, 31 ottobre 2000 - Roberto Liscia, Consigliere Delegato dellŽAnee ha presentato di recente i dati dellŽannuale osservatorio sul commercio elettronico. ŽŽLa crescita dellŽe-commerce sta interessando anche il nostro Paese, le imprese attive nel comparto sono piuŽ che triplicate rispetto al 1998 - ha commentato Roberto Liscia, Consigliere Delegato dellŽAnee - Associazione dei Servizi e dei Contenuti Multimediali - anche se siamo ancora lontani dalla ŽŽmassa criticaŽŽ quantitativa (numero di siti web) e qualitativa (livello dellŽofferta) necessaria ad attivare il volano dello sviluppo. LŽe-commerce - ha continuato Liscia - eŽ un fenomeno che sta assumendo sempre piuŽ importanza nelle decisioni e nelle riflessioni di istituzioni, ricercatori, aziende, piuŽ che per le sue attuali dimensioni, per le potenzialitaŽ e il prevedibile impatto sulle attivitaŽ delle imprese e e sulle opportunitaŽ dŽacquisto da parte dei consumatori. SaraŽ necessario un deciso sforzo di alfabetizzazione non solo tecnica, ma anche e soprattutto di strategia e di business per far capire alle imprese le enormi potenzialitaŽ dello strumento e facilitarne anco ra maggiormente la diffusione. ŽŽ DallŽosservatorio Anee 2000 emergono alcune indicazioni sui progressi compiuti dal comparto rispetto al 1998, ma anche alcune lacune strutturali che dovranno essere colmate rapidamente per consentire alle imprese italiane di operare sul mercato globale ad ŽŽarmi pariŽŽ con i competitors stranieri. Le inefficienze organizzative, le incertezze legate alla sicurezza dei pagamenti, la carenza di visione strategica e la difficoltaŽ di ottenere finanziamenti sono alcuni tra i problemi che le aziende online devono risolvere in tempi brevi per sopravvivere. Le nuove imprese e i nuovi imprenditori hanno bisogno di assistenza tecnica ma anche di consulenza strategica e di formazione. Non basta avere ŽŽuna buona ideaŽŽ per avere successo nellŽe-commerce, le competenze richieste agli imprenditori e ai loro manager dovranno abbracciare tutti i campi della gestione aziendale rielaborati in unŽottica di web management. LŽosservatorio Anee 2000, oltre al compito di monitorare le performance di mercato maturate nel periodo di indagine (metaŽ 1999-metaŽ 2000) intende svolgere anche una funzione di stimolo al mercato Nel giro dei prossimi anni molte aziende italiane, se ancora non lŽhanno fatto, si convertiranno alla tecnologia Internet sulla base dei piuŽ che confortanti dati provenienti dagli Stati Uniti. LŽobiettivo eŽ ottenere una sensibile riduzione dei costi, elevare il livello dei servizi offerti al cliente, entrare in mercati nuovi, prima inaccessibili, creare fonti di reddito supplementari e, cosa non meno importante, essere competitivi rispetto alla concorrenza. Lo sviluppo dellŽe-commerce segue di pari passo la crescita degli utilizzatori di Internet. LŽitalia segna ancora il passo tra gli Stati piuŽ sviluppati dŽEuropa, ma manifesta un trend di crescita molto promettente, segno che i fattori di sviluppo delle nuove tecnologie stanno lentamente ma inesorabilmente portando il paese ad unŽ informatizzazione sempre piuŽ accentuata. A livello mondiale nel 1999 si contavano circa 200 milioni di Internet users, che diventeranno 400 milioni nel 2002. Anee fornisce unŽanalisi sulle prospettive di crescita dellŽe-commerce fino al 2002, elaborando i dati emersi dallŽindagine Oecd 1999, che fissano in circa 50 miliardi di dollari il valore delle transazioni generato nel 1999, ma il dato piuŽ rilevante eŽ la previsione per il 2001 e 2002: lŽammontare globale dellŽe-commerce dovrebbe arrivare nel 2001 a circa 300 miliardi di dollari e a 1000 miliardi di dollari nel 2002. LŽosservatorio Anee eŽ stato realizzato secondo il seguente percorso: . Campionamento: sono stati presi in esame solo i siti che consentono di concludere lŽacquisto on line . Analisi dei 1. 040 siti attivi nel commercio elettronico secondo una griglia multidimensioanle realizzata dallŽAnee che consente di valutare le strategie di branding, lŽarticolazione dellŽofferta, la tecnologia, la transazione e la responsivness pre e post vendita . Approfondimento telefonico: su un campione 150 siti eŽ stata compiuta unŽanalisi in profonditaŽ attraverso interviste telefoniche semistrutturate ai webmaster e ai responsabili dei siti, utilizzando una griglia di domande predefinite con il fine di valutare la strategia di branding online e offline, di promozione e comunicazione del sito, lŽintegrazione digitale della supply chain, i pagamenti, la logistica, lŽimpatto sullŽorganizzazione, il sistema delle alleanze e delle partnership. Approfondimento qualitativo: sono state individuate le best practices esistenti con lŽobiettivo di identificare in maniera adeguatamente rappresentativa le tipologie di approccio al commercio elettronico che si sono dimostrate efficaci in funzione del settore di attivitaŽ e dellŽappartenenza alle specifiche classi di attori analizzate. Interviste face to face a trend setters e stakeholders: alcuni casi di successo sono stati analizzati attraverso interviste in profonditaŽ con i protagonisti della progettazione dellŽe-commerce in azienda. LŽobiettivo eŽ stato anzitutto di identificare il mix tra fattori operativi e di marketing che hanno determinato performance superiori alla media del settore. LŽofferta e-commerce italiana rivolta al consumatore finale eŽ cresciuta di circa il 350% tra la fine 98 ed il primo semestre del 2000. I siti italiani attivi sulla scena dellŽe-commerce erano 300 alla fine del 1998, 780 alla fine del 1999, 1040 alla fine del primo semestre del 2000. Non mancano, tuttavia, i siti che tra la fine 98 ed il primo semestre del 2000 hanno chiuso i battenti oppure hanno deciso di eliminare lŽofferta e-commerce dal proprio sito. I casi rilevati nellŽambito della ricerca rappresentano il 19%. LŽarea del Paese che ha promosso il maggior numero di iniziative e-commerce risulta essere il Nord Italia, con una forte prevalenza del Nord Ovest: il 44% delle iniziative e-commerce italiane ha sede nel Nord Ovest, rispetto al 19% del Nord Est, al 26% del Centro e allŽ11% del Sud Italia. A questo risultato contribuisce in modo determinante la regione Lombardia, che ha promosso il 30,20% delle inizitive di e-commerce analizzate dalla ricerca, mentre buone inseguitrici risultano essere la Toscana, il Lazio il Piemonte e lŽEmilia Romagna. La distribuzione geografica dellŽofferta e-commerce in Italia sembra ricalcare, dunque, lo schema territoriale della old economy. NellŽambito della ricerca sono state rilevate le date di registrazione del nome a dominio dei siti appartenenti al campione. Il primo dato elaborato riguarda la crescita del numero di domini registrati, che appare costante tranne un picco positivo rilevato alla fine del 1999. Tuttavia, dalla precedente edizione di questa ricerca la crescita netta di 740 nuovi siti di e-commerce tra la fine del 1998 e il primo semestre del 2000 eŽ il risultato per una parte rilevante (301 su 740) di siti che erano giaŽ attivi e che hanno introdotto una loro offerta e-commerce. Ai siti piuŽ anziani corrispondono rating medi piuŽ bassi. I siti nati nel secondo semestre del 1999 presentano le migliori performance: 9,260 il punteggio medio dei siti nati nel secondo semestre del 1999 rispetto al 7,954 dei siti nati nel primo semestre del 1996. Questo dato dimostra un trend positivo nella curva di esperienza, a dimostrazione di un settore con buone potenzialitaŽ di sviluppo.  
   
 

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