Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 17 Ottobre 2006
 
   
  BANCA POPOLARE ITALIANA APPROVA LE LINEE GENERALI DELLA FUSIONE CON IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA CON COSTITUZIONE DI PRIMARIO GRUPPO BANCARIO ITALIANO

 
   
   Lodi, 17 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana Società Cooperativa, riunitosi il 15 ottobre sotto la presidenza del Prof. Dino Piero Giarda, ha deliberato di accettare l’offerta presentata dal Banco Popolare di Verona e Novara Scarl, per l’integrazione tra i due gruppi bancari. L’integrazione avrà luogo mediante fusione tra le due banche capogruppo e costituzione di una nuova Holding bancaria quotata avente forma di popolare. La banca nascente dalla fusione sarà la prima banca popolare italiana per dimensioni e capitalizzazione di borsa e si porrà a capo di un Gruppo Bancario al terzo posto in Italia per sportelli e quarto per capitalizzazione di borsa (15,5 mld di euro escluse le sinergie), con oltre 2,4 mln di clienti. La complementarietà geografica e le reti distributive “a maglia fitta” consentiranno un marcato presidio del territorio, con rilevanti sinergie di ricavo e sviluppo della capacità di offerta dei servizi, facendo leva anche sull’eccellenza delle fabbriche prodotto. Il nuovo Gruppo – sulla base dei dati pro forma al 30 giugno 2006 - avrà un numero di sportelli pari a 2. 183 (con quote del 9% in Lombardia, Veneto e Piemonte, di oltre il 12% in Toscana, del 7,3% in Emilia e del 13,7% in Liguria), un totale attivo di 111 mld di euro, impieghi a clientela per 72 mld di euro (5° in Italia), raccolta diretta di 73 mld di euro (5° in Italia), risparmio gestito di 48 mld di euro (4° in Italia), volumi erogati di credito al consumo (includendo società collegate) per 1,8 mld di euro(4° in Italia). Le sofferenze nette si attesteranno all’1,14% degli impieghi. In tutti questi indicatori il Gruppo sarà primo tra le Banche Popolari. Il grado di patrimonializzazione (6% capitale primario e 9% capitale a fini di vigilanza) sarà del tutto adeguato, in particolare considerando il frazionamento del rischio che deriva dalla netta prevalenza di clientela retail e piccole imprese nel nuovo Gruppo. Entrambi i piani strategici prevedono il rafforzamento del radicamento territoriale, la massimizzazione della soddisfazione della clientela e l’ottimizzazione del cost income ratio. I modelli di rete e la segmentazione della clientela sono similari. Le sinergie lorde previste a regime (2010) sono pari a 500 milioni di euro annui. Si prevedono minori costi per 220 milioni di euro (in primo luogo grazie alle economie di scala nell’informatica, nel back office e negli “acquisti”) e € 280 milioni di sinergie di ricavo (grazie all’internalizzazione di ricavi oggi dispersi al di fuori del gruppo e da riallineamento della produttività per addetto a livello della best practice). I costi one off ante imposte sono stimati in 300 mln di euro. La Fusione prevede, in particolare, i seguenti profili qualificanti. Prima della Fusione, ma nel medesimo contesto, Bpi e Bpvn procederanno allo scorporo delle rispettive aziende bancarie in società interamente partecipate, che per effetto della fusione diverranno società controllate dalla Capogruppo. 2. Il rapporto di cambio - fissato in n. 0,43 azioni della nuova Holding bancaria ogni azione della Bpi ed in n. 1 azione della nuova Holding bancaria ogni azione di Bpvn - sarà approvato dai consigli di amministrazione chiamati a redigere il progetto di fusione; è previsto che tali consigli di amministrazione si tengano entro la fine dell’anno corrente. Bpi, prima del perfezionamento della Fusione, delibererà la distribuzione di un dividendo straordinario pari a complessivi Euro 1,5 mld (equivalente a più di 2 euro per azione) mediante imputazione alla riserva sovrapprezzo azioni. La nuova Holding Bancaria avrà sede legale a Verona, mentre le sedi operative saranno stabilite a Lodi e a Verona. Il Consiglio di Sorveglianza sarà composto a regime da 20 membri di cui 3/4 di espressione Novara, 8 Lodi e 9/8 Verona. Al Consiglio di Sorveglianza spetterà, oltre ai compiti previsti dalla legge, l’approvazione dei piani industriali e delle principali operazioni straordinarie. Il Consiglio di Gestione sarà composto da 12 membri tutti scelti congiuntamente; 4 membri saranno non esecutivi e i restanti 8 saranno manager del nuovo Gruppo. Bpvn ha indicato i nomi di Carlo Fratta Pasini quale Presidente del Consiglio di Sorveglianza e di Maurizio Comoli quale Vice Presidente; Bpi ha indicato i nomi di Dino Piero Giarda e Divo Gronchi tra i quali scegliere per le posizioni di vertice nei Consigli di Sorveglianza e di Gestione di spettanza di Bpi (Vice Presidente Vicario del Consiglio di Sorveglianza e Presidente del Consiglio di Gestione). Nell’ambito del Consiglio di Gestione verrà nominato quale Amministratore Delegato Fabio Innocenzi, attuale Amministratore Delegato di Bpvn. Franco Baronio – attuale Direttore Generale di Bpi - e Massimo Minolfi – attuale Direttore Generale di Bpvn – ricopriranno le cariche di Direttori Generali rispettivamente con competenze per le aree Retail e Corporate. Il modello di amministrazione e controllo delle banche controllate sarà di tipo tradizionale. I consigli di amministrazione saranno composti da membri non esecutivi e da manager del nuovo Gruppo. I membri non esecutivi in rappresentanza dei territori saranno pari ad almeno due terzi dei Consiglieri. Subordinatamente al rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti Autorità, è previsto che i principali passaggi dell’operazione siano i seguenti: - approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione del progetto di fusione entro la fine dell’anno; - Assemblee Straordinarie per l’approvazione del progetto di fusione entro febbraio 2007; - perfezionamento della fusione entro il primo semestre del 2007. Consulenti finanziari di Bpi sono Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. E Rothschild S. P. A. , consulente legale lo Studio Chiomenti. .  
   
 

<<BACK