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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Ottobre 2006
 
   
  CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE OPPORTUNO UN PIANO REGIONALE

 
   
  Roma, 17 ottobre 2006 - "I terribili episodi di violenza sulle donne avvenuti in questi ultimi giorni a Roma hanno creato un clima di grande allarme sociale. Ma la violenza contro le donne non è fatta solo di stupri e omicidi. Questi sono la punta dell’iceberg di un continente sommerso che viene troppo spesso rimosso e dimenticato”. Questa la dichiarazione di Alessandra Tibaldi, Assessora al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio in merito ai recenti episodi di violenza alle donne. “Anche nel Lazio – aggiunge - la situazione è grave, e purtroppo a tutt’oggi non esiste nessun pronto soccorso ospedaliero dedicato alla particolarità della situazione. Ma oltre alla formazione e all’attivazione adeguata dei servizi sanitari, delle forze dell’ordine e dei centri antiviolenza sarebbe necessario che la nostra regione si dotasse di un piano regionale contro la violenza alle donne che affronti il problema oltre l’emergenza, lavorando sulla sensibilizzazione, degli uomini e dei giovani innanzitutto, organizzando azioni e campagne di prevenzione, lavorando sulla formazione di tutti gli operatori che per ragioni di lavoro possono venire a contatto con donne vittime di violenza, definendo le moltepliciazioni necessarie per permettere alle donne di ricostruire un percorso autonomo di fuoriuscita dalla violenza. " "E’ necessario quindi – continua l’assessora - creare dei centri antiviolenza in ogni capoluogo di provincia che siano collegati in rete con i pronti soccorsi, con le forze dell’ordine, con i servizi socio-sanitari fino all’intervento sui servizi dell’impiego per garantire un reale reinserimento nella vita sociale e produttiva alle donne vittime di violenza. Un piano regionale da definire con tutti gli/le assessori/e competenti potrebbe nel contempo svolgere una funzione di rete per favorire un intervento complesso e complessivo, ma anche essere strumento per la rilevazione di dati, il monitoraggio del fenomeno e l’elaborazione di proposte per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”. “Acquistare consapevolezza - conclude Tibaldi - di quanto sia fondamentale sottrarre tolleranza sociale alla violenza contro le donne ci permetterebbe un grande salto di civiltà. " .  
   
 

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