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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Novembre 2000
 
   
  NELLE ISOLE DI FILIPPO DI GIACOMO E ANTONIA CORNA-PELLEGRINI - PRESENTAZIONE DEL VOLUME COLLANA UNICOPLI - STUDI E RICERCHE SUL TERRITORIO - MARTEDI 7 NOVEMBRE ORE 17 LIBRERIA EINAUDI VIA FESTA DEL PERDONO (DIFRONTE ALLA STATALE DI MILANO)

 
   
  Alla presentazione farà seguito un dibattito su Il Racconto di Viaggio Come Esperienza Geografica e Umana, con la partecipazione di Antonella Albanese, Docente di Psicologia all´Univesità degli Studi di Milano, Duccio Demetrio, Docente di Educazione degli Adulti all´Università degli Studi di Milano Bicocca, Guglielmo Scaramellini, Docente di Geografia all´Università degli Studi di Milano, moderatrice del dibattito Ornella D´alessio, Vice Presidente Gruppo Italiano Stampa Turistica. Giacomo Corna Pellegrini è direttore dell´Istituto di Geografia Umana dell´Università Statale di Milano, dove insegna. Ha scritto numerosi volumi sui tempi geografici dello sviluppo economico e della vita urbana. Viaggia in tutto il mondo e le sue principali regioni di studio e vagabondaggio sono l´Asia Orientale e l´America Latina. Tra le sue opere più recenti: In Australia con Pepita (1997), Il mosaico del mondo (1998). Secondo Amalia Corrà che ha steso l´introduzione del volume, si tratta di un racconto di un viaggio un poco speciale, un attento libro di geografia sulle Filippine, il delicato rapporto tra un padre e una figlia: pagine che hanno il merito di farsi leggere, con chiarezza e eleganza soprattutto e sincerità nel delineare sia i paesaggi, i problemi difficili e la gente incontrata, sia i rapporti tra i due protagonisti del viaggio. L´idea di un viaggio di un vecchio professore con la sua giovane figlia era buona, ma altrettanto originale è stata quella di avvicinare le riflessioni quotidiane dei due, durante il percorso, e farne un unico testo, confrontando ogni giorno il vissuto di entrambi, rispetto ad un mondo del tutto nuovo, per atmosfere umane e ambienti naturali, nonché rispetto ad eventi assolutamente imprevedibili. Nel suo insieme: un convincente invito al viaggio, per tutto quello che esso può avere di positivo se vissuto con attenzione, consapevolezza, rispetto profondo per coloro che si incontrano e per chi si abbia vicino. Nel caso specifico anche momenti di solidarietà e di condividsione durante la terribile traversata in mare aperto, su una piccola barca, da Boracay a Mindoro. C´è una corrispondenza nello sviluppo dei sentimenti dei due: sullo sfondo di questo rapporto padre-figlia si staglia una inconsueta geografia delle Filippine, che non si mette in competizione con i tradizionali manuali geografici, ma offre accanto ad essi una singola re visione dei paesaggi filippini e soprattutto della gente di quel Paese. Ecco dunque delinearsi una inedita contrapposizione tra il volto modernizzato delle sue città e quello sofferente delle enormi bidonvilles, tra i paesaggi di sogno delle spiagge tropicali e quello tremendo delle catastrofi naturali: realtà che possono essere espresse anche in cifre e diagrammi, ma escono vive e reali nella lettura soggettiva di due viaggiatori, particolarmente sensibili a ciò che incontrano viaggiando, anche se sono molto diversi tra loro. La Geografia sta rivalutando ovunque nel mondo le sue componenti culturali, indispensabile per una comprensione più completa dei caratteri complessi di cui è costituito ogni ambiente umano. "Nelle isole di Filippo" offre una ottima occasione per tenere nel giusto conto la varietà delle etnie, delle culture, delle religioni, insieme naturalmente a quelle realtà economiche e geo-politiche di cui è fatta ogni regione dei mondo. Queste pagine sono anche un prezioso esempio di Geografia culturale, da affiancare utilmente alle più esaustive, ma spesso fredde analisi geografiche tradizionali. Per molti lettori (e certamente per molti studenti di Geografia) sarà una piacevole sorpresa constatare come si possa osservare e cercare di capire una regione della Terra coniugando un profondo rispetto per la realtà, con persone e diversi approcci ad essa. Si scopre altresì che riflettere sulla varietà dei territori terrestri e sui loro abitanti è sempre una possibilità straordinaria, quasi un diritto-dovere e che tutti - qualunque sia la 1oro personale esperienza - possono dare un contributo alla comprensione del mondo in cui viviamo. Unicopli@galactica .  
   
 

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