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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Novembre 2000
 
   
  GIUSEPPE VERDI - L´UOMO, L´OPERA, IL UNITO.

 
   
  Una grande mostra nel centenario della morte. Palazzo Reale, Milano, 17 novembre 2000 - 25 febbraio 2001. Nel centenario della morte di Giuseppe Verdi, la Fondazione Teatro alla Scala e Casa Ricordi, con il Comune di Milano - Cultura e Musei e il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Verdiane, dedicano una importante mostra al grande musicista, un appassionante percorso sulla sua indimenticabile figura di uomo, alla sua opera e al suo mito ancora vivissimo in Italia e nel mondo. L´esposizione, che ha ottenuto l´Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il Patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali, della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, sarà inaugurata il 16 novembre a Palazzo Reale. Con la mostra dedicata ad uno dei personaggi più rappresentativi della storia nazionale, che a Milano svolse gran parte della sua prodigiosa attività e a Milano si spense, la città riapre al pubblico, dopo gli imponenti lavori di restauro, i saloni del Piano Nobile di Palazzo Reale. I lavori di restauro hanno consentito importanti recuperi quali l´originale decorazione settecentesca lungo lo scalone del Piermarini e il ripristino della Sala delle Cariatidi, e rendono quella che fu la più bella reggia neoclassica in Europa uno dei poli espositivi di maggiore rilievo a livello internazionale. Affidare a Pier Luigi Pizzi, artefice di moltissime scenografie teatrali, l´ideazione e la cura del progetto di allestimento ha significato immaginare un percorso decisamente spettacolare ed emozionante, che unisce il rigore scientifico a una grande sensibilità, senza tuttavia tralasciare la leggibilità della mostra, che volendo esplorare la vita intera di un artista d´eccezione, è complessa, articolata, densa di oggetti. L´allestimento attingerà in gran parte al ricchissimo Archivio Storico di Casa Ricordi, ma anche agli archivi del Museo Teatrale alla Scala, dell´Opéra di Parigi, di Villa Verdi a S. Agata, della Casa di Riposo Giuseppe Verdi, dell´Istituto di Studi Verdiani e di diverse altre raccolte pubbliche e private. Saranno esposti preziosi e rari oggetti scenici, musicali e documentari in gran parte sconosciuti al grande pubblico, ma in molti casi anche ai più appassionati melomani. La mostra si articolerà in tre sezioni: l´Uomo, l´opera, il Mito, al fine di dipanare la storia dell´uomo Verdi, del suo immenso lavoro musicale e teatrale, del grande influsso che la sua figura ebbe sui contemporanei, creando quell´aura mitica che perdura da più di un secolo senza significative flessioni. Allegate le sintesi dei contenuti delle sezioni. Catalogo Skira. L´uomo La prima sezione indagherà gli aspetti più significativi della vita di Verdi, le origini modeste, la vita di provincia e l´Italia del ternpo, la formazione artistica a Milano, la musica che ha conosciuto e a cui si è ispirato (Donizetti, Rossini), il suo impegno politico nell´Italia postunitaria. Saranno ricostruite la facciata della casa natale di Roncole e la camera del Maestro di Villa di S. Agata, da cui usciranno, per la prima volta, anche il suo tavolo di lavoro, le librerie, gli spartiti. Verranno esposte lettere autografe di Verdi agli amici, alcuni ritratti della sua famiglia, immagini di cantanti. Annessa a questa parte vi sarà una nutrita quadreria di pittori dell´epoca - Hayez, Morelli, Inganni - a documentare l´ambiente culturale in cui si venne a trovare Verdi frequentando i salotti milanesi dell´epoca. Ci saranno ritratti di grandi personaggi risorgimentali come Cavour e Mazzini, quadri di Induno e de Albertis con le vicende belliche che documentano il clima in cui Verdi compose alcuni suoi capolavori. Una parte importante di questa sezione sarà poi quella legata a Casa Ricordi e all´editoria musicale dell´epoca: sarà documentato il processo di stampa esponendo gli strumenti dell´incisoria musicale dell´epoca, dai punzoni alle lastre della prima partitura del Falstaff, al torchio acquistato da Ricordi nel 1842 fino alle edizioni pubblicate ai tempi di Verdi, destinate a una divulgazione capillare dai salotti alle bande musicali. Il tutto arnbientato nella ricostruzione di un ufficio dello stabilimento con mobili originali provenienti da Casa Ricordi. La sezione si chiuderà con il testamento e la morte di Verdi. Sarà ricostruita la stanza del Grand Hotel et de Milan dove il Maestro si spense e documentata l´enorme partecipazione popolare ai suoi funerali. L´opera La seconda sezione sarà interamente dedicata alla documentazione di tutte le opere verdiane: dall´Oberto Conte di S. Bonifacio sino a Falstaff, di tutte si potranno vedere bozzetti di scena, figurini di costumi, partiture autografe esposte in originale per la prima volta, abbozzi preliminari di testi e partiture, libretti di sala, locandine, fotografie degli interpreti in abiti di scena. E ancora le minuziose disposizioni sceniche e i modellini in miniatura, materiale scenico da Parigi, città chiave della carriera verdiana, immagini dei teatri di Londra, e delle altre "piazze" italiane, Venezia, Roma, Napoli, Firenze. Verdi non è solo melodramma, ma anche capolavori come la Messa da Requiem e il Tantum ergo, che arricchiranno la sala dedicata alla musica non operistica. Il momento culminante si avrà infine nella Sala della Cariatidi, dove verrà ricostruita in grandezza naturale la Scena del Trionfo nell´Aida, come venne rappresentata per la prima volta alla Scala nel 1872 Il Mito L´ultima sezione sarà dedicata al mito verdiano, che, nato mentre il Maestro era ancora in vita e anzi da lui stesso alimentato, è andato consolidandosi in tutto il mondo nel corso del Novecento. Due sale saranno dedicate alla spettacolarità di Verdi: verranno esposti costumi, tra i quali l´armatura indossata da Tamagno per la prima assoluta di Otello, e diversi oggetti teatrali per documentare l´evoluzione del gusto rappresentativo. E il mito Verdi sarà riassunto in un unico grande oggetto che è la ricostruzione - dai bozzetti di Ettore Ximenes - del grande monumento che Parma dedicò a Verdi nel 1913: 20 statue, che in origine erano 28, rappresentanti le opere di Verdi. Una grande scultura semicircolare per far rivivere i protagonisti delle storie che Verdi ha immaginato e raccontato, regalando emozioni fortissime a intere generazioni. Emozioni che si potranno rivivere nella sala dedicata all´ascolto delle opere in cuffia. Info tel. 0272444229, fax 0272444219, e-mail: artificio@skira. Net .  
   
 

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