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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Novembre 2000
 
   
  GRANDE INTERESSE DEGLI STUDENTI PER LA CARTA EUROPEI DEI DIRITTI AL CONVEGNO IN BOCCONI "L´EUROPA CHE VERRA´, L´EUROPA CHE VORREI "

 
   
  Milano, 20 novembre, 2000: E´ emersa attenzione e preparazione dagli interventi dei rappresentanti delle comitive studentesche giunte sabato in Bocconi per partecipare al convegno "L´europa che Verrà, l´Europa che Vorrei"; un´occasione per mettere a confronto le aspettative dei giovani con le istanze dei rappresentanti istituzionali su una questione centrale quale quello della Carta Europea dei Diritti Fondamentali, che sarà dibattuta a Nizza durante il Consiglio Europeo nel dicembre prossimo. Sia dai ragazzi presenti nell´aula Magna dell´Università Bocconi di Milano che da coloro intervenuti sul forum telematico sono pervenuti quesiti e proposte su tematiche riguardanti diritti civili, immigrazione, disoccupazione ma anche ambiente e religione oltre alla questione alimentare e a una grande attenzione per l´aspetto culturale del processo d´integrazione europea. Gli oltre 800 ragazzi presenti al convegno, provenienti dalle scuole medie sparse su tutto il territorio nazionale, sono apparsi motivati e preparati sull´argomento anche grazie alla partecipazione al programma "Europa Parlando di Noi" della Commissione Europea di Milano che ha informato gli studenti sul tema Carta dei Diritti prevedendo l´istituzione di apposite commissioni di studio, eterogenee per età e tipologia di studi, con lo scopo di elaborare idee e produrre documentazione sull´argomento. E´ emerso quindi dal convegno che, se adeguatamente stimolata, la risposta degli studenti alla tematica Europa è di assoluto interesse e qualitativamente eccellente. Il convegno si è articolato intorno a cinque parole chiave: conoscenza, libertà e solidarietà, imprenditorialità, qualità ed è stato strutturato "a coppie": A ciascuna coppia, formata da un leader istituzionale e da un rappresentante della società civile, è stata assegnata una parola chiave. Prima del convegno Gian Pietro Fontana-rava, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, ha fatto presente che " La manifestazione verrà trasmessa in diretta sulla rete Internet costituendo di fatto un momento di confronto/dialogo tra due punti di vista: quello ufficiale e politico (l´Europa che verrà) e quello del mondo dei giovani, dello sport, della musica, dei media, capace di portare nel dibattito i temi (l´Europa che vorrei) più sentiti. Parte dalla volontà di instaurare un contatto concreto e vivace con le scuole che duri nel tempo. Questo - prosegue sempre Fontana Rava - Grazie a un apposito spazio dedicato nel sito Internet ove è attivo un Forum di discussione sino al 7, 8 dicembre, quando si svolgerà la Conferenza intergovernativa europea di Nizza, dove si discuteranno gli scenari futuri della nuova Europa. Gli studenti possono così partecipare realmente e concretamente a quello che sarà il futuro dell´Europa. N 18 novembre i messaggi e-mail più significativi saranno proiettati all´interno dell´Aula Magna e potranno, dunque, essere ripresi e commentati dai relatori. E´ la prima manifestazione in Italia che rientra nell´iniziativa della Commissione europea , denominata Dialogo sull´Europa" . La Commissione europea vuole incentivare numerose occasioni di pubblico dibattito con gli europei (mondo della scuola, giovani, imprese, etc. ) sulle sfide della riforma istituzionale. In tutti gli altri Paesi europei vengono avviate manifestazioni sino a dicembre con il medesimo spirito. Ad esempio il 14 novembre a Strasburgo si è tenuto un evento simile, il 20 novembre si terrà a Navarra in Spagna, il 27 novembre in Belgio. Gli insegnanti e i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori sono invitati a mandare al più presto i loro contributi, i loro pareri , le loro idee e proposte in forma di un elaborato sintetico (massimo 213 pagine) su quattro argomenti base del dibattito: conoscenza, libertà-solidarietà, imprenditorialità, qualità. N tutto per illustrare quali siano le loro opinioni sull´Europa che verrà e l´Europa che vorrebbero per il loro futuro. Materiale di approfondimento per la realizzazione degli elaborati e per capire l´importanza di questa unica e prima valida iniziativa di concreto sondaggio e scambio di idee con e tra i giovani delle scuole italiane e i loro insegnanti, è consultabile presso il sito. L´avvio dei lavori è stato dato dal rettore della Bocconi Carlo Secchi il quale ha sottolineato che: "I giovani sono quelli che in Europa hanno più bisogno di capire e di avere un maggiore diritto di manifestare le proprie opinioni. L´istruzione e la cultura - ha aggiunto - sono al cuore della civiltà europea". Sempre nel corso del suo intervento, dibattendo il tema della conoscenza, Secchi ha rimarcato che: "Lo sviluppo del capitale umano, guidato dalla conoscenza, è alla base del vantaggio competitivo delle nazioni". Inoltre, in chiave europea , il rettore ha ricordato gli sforzi di tutti i sistemi universitari continentali per rendere i corsi più comunicabili e compatibili, per superare in definitiva, i confini nazionali. Con il prossimo allargamento dell´Unione Europea, secondo Secchi, si assisterà alla prima unificazione continentale dai tempi di Carlo Magno. "Ed è - conclude il rettore - il primo allargamento pacifico e democratico. Democrazia significa anche coinvolgimento e il coinvolgimento è possibile solo se si conosce ciò che sta accadendo". Sempre sul tema della conoscenza Diana Bianchedi ha sottolineato l´importanza del gioco di squadra anche nel processo di unificazione europea. Inoltre, ha ricordato l´importanza del processo innescato dal Summit di Lisbona e che dovrà proseguire con quello di Nizza. Gli studenti delle scuole medie superiori hanno applaudito il Commissario europeo per l´istruzione e la cultura, Viviane Reding, quando ha sottolineato la necessità di formare giovani in grado di utilizzare le nuove tecnologie e di governare il processo di innovazione. Il commissario ha interpretato il tema della qualità dicendo: "Non possiamo innamorarci dell´Europa dell´oro o dell´economia, ma di quella dei cittadini". E proprio il mondo dell´istituzione ha contribuito a questo processo con l´allargamento dei programmi di scambio internazionale di studenti, e anche a quelli dei paesi che aspirano a entrare nell´Unione. "La loro - ha detto Reding - è una partecipazione entusiasta e di qualità. Esiste già un´Europa dei cittadini fatta dagli 800 mila studenti di Erasmus". "Il processo di unificazione - ha aggiunto il commissario - non può consistere nella sola limitazione delle possibilità di manovra dei singoli attori. Deve consistere in soluzioni da raggiungere insieme". Il modello educativo del futuro, come è emerso anche dall´intervento dello studente del Clea dell´Università Bocconi, Francesco Pescarizzi, è quello della formazione continua, basata sulla flessibilità mentale e sulla mobilità fisica. Sono questi gli elementi che identificano la qualità del futuro didattico. Giorgio Napolitano, presidente della commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo, ha voluto dimostrare che solidarietà e libertà, in campo europeo, non si limitano, ma si rafforzano a vicenda. La solidarietà dimostrata con l´accoglimento dell´Unione di paesi con un passato dittatoriale contribuisce a perpetuare la loro libertà. Napolitano ha ricordato l´importanza della più semplice accezione della solidarietà come pace. "Quante volte, in questo secolo, le frontiere tra Italia e Austria erano state attraversate da eserciti in armi" E ora le abbiamo abbatutte", ha affermato. "La libertà economica è rafforzata da un sistema di politiche sociali che rende i valori di libertà economica sempre più condivisi", ha detto, e ha concluso rigettando la visione dell´Europa come una fortezza di benessere chiusa a tutto ciò che è esterno. Ad Erica Aloè, studentessa di madre rumena che ha chiesto come è possibile che imprenditori italiani sfruttino la manodopora romena in Romania con salari irrisori. Napolitano ha risposto che il fenomeno non sarà più possibile quando la Romania farà parte dell´Unione. Ma per arrivare a una Unione così allargata - ha aggiunto - il processo decisionale si deve liberare della regola di unanimità". Sull´argomento Rino Torrisi, vice presidente di Msf: Libertà e solidarietà ha ribadito la necessità di solidarietà con il resto del mondo, con particolare attenzione al Paesi in via di sviluppo, che vivono in situazioni oggettive diverse. "La vera libertà", ha concluso, " è quella di aiutare gli altri". Guido Podestà , vice presidente del Parlamento europeo, ha interpretato il tema dell´imprenditorialità come un elemento necessario alla crescita economica e perciò all´esplicazione della solidarietà "Senza una crescita durevole e sostenibile , ha detto, in futuro non sarebbe possibile garantire sicurezza ai più anziani". Tornando alla domanda della studentessa di origine rumena, Erica Aloè, Podestà ha invitato a una visione di lungo periodo. "Se è vero che, in certi casi, si tratta di sfruttamento, è però anche vero che, senza gli investimenti stranieri, non sarebbe possibile la crescita in futuro". Podestà ha poi introdotto Gianluca Dettori, Ceo di Vitaminic, invitando i giovani a farsi imprenditori di se stessi preoccupandosi, prima di tutto, della propria formazione, che deve durare tutta la vita. "Dovrete competere con ragazzi stranieri che stanno investendo in conoscenza linguistica e tecnologica. E lo strumento per competere sarà la vostra imprenditorialità". In risposta a una domanda sulla competitività dell´Italla in Europa, Podestà ha detto: "In Europa, l´Italia è vista, da un lato, con amore e ammirazione. D´altra parte, ci chiedono anche come facciamo a essere ancora vivi". Dalla parte della società civile, Gianluca Dettori di Vitaminic ha lanciato un messaggio di incoraggiamento ai giovani in una fase di totale rinnovamento delle regole dell´economia. "Ci affacciamo ad una fase di autentico rinnovamento nella quale mercati, industria e finanza operano ormai finalmente basandosi sulle idee e non sull´anzianità e su tutto ciò che ha fino ad ora caratterizzato la nostro modo di fare business. Per una volta contano le idee ed io ne sono una dimostrazione vivente, avendo 33 anni ed essendo già l´amministratore delegato di un gruppo nato sulle idee!" ha affermato. "Vi esorto quindi a non diffidare di questa fase di radicale cambiamento, a non aver paura di mettervi in gioco perché è finita l´epoca del posto fisso e la capacità di assumersi dei rischi è diventata ormai condizione imprescindibile verso la riuscita". In conclusione Mari Monti, commissario europeo per la concorrenza e presidente dell´Università Bocconi, ha affermato l´importanza del processo di integrazione europea per la vita degli studenti che hanno partecipato al convegno. "Anche un tema apparentemente astratto e tecnocratico come quello della moneta unica ha a che fare con i giovani", ha detto. "Voi siete nati all´inizio degli anni Ottanta, in un´Italia che registrava deficit nell´ordine del 15% del Pil ogni anno. Quello era un inganno perpetrato nei vostri confronti. Quando le nuove generazioni si sono affacciate al mondo del lavoro, infatti. Hanno avuto maggiori difficoltà, perché il pagamento del debito assorbiva risorse che, altrimenti, sarebbero state utilizzate per politiche espansive. Chi trovava lavoro, poi, doveva pagare più tasse per via degli interessi su quello stesso debito. Ebbene", ha proseguito, "l´idea di moneta unica, attraverso le regole dettate dal Trattato di Maastricht, ha costretto i politici a ridurre quel disavanzo. Chi nasce oggi trova un bilancio vicino al pareggio e, in futuro, non dovrà soffrire le stesse difficoltà. La moneta unica ha imposto al politici di tutti i paesi una disciplina che li ha costretti a essere più rispettosi con chi doveva ancora nascere". Monti ha anche rivendicato il ruolo primario giocato dall´Italia, grazie a personaggi come Prodi e Napolitano, nel perseguimento di un´Europa che abbandoni in tutto il metodo intergovernativo ("in cui prevale il più forte") a favore di quello comunitario ("che nasce democratico ed è costituito da regole che tutti devono rispettare"). "Il punto più importante del prossimo Summit di Nizza", ha affermato, "è quello di stabilire in quante e quali materie ci si potrà liberare del vincolo del potere di veto che ciascuna delle nazioni aderenti può esercitare su decisioni non gradite. Ebbene, le uniche nazioni disposte a rinunciarvi su materie essenziali sono l´Italia e il Belgio". Ringraziando gli studenti delle scuole medie superiori intervenuti al convegno, Monti li ha invitati a mantenere sia il senso critico, sia l´entusiasmo dimostrati in questa occasione. "Per mantenere e accrescere l´entusiasmo", ha detto, "è importante capire meglio e usare di più l´Europa che già c´è". .  
   
 

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