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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Novembre 2000
 
   
  LA FONDAZIONE PATRIZIA NIDOLI AUTORIZZATA AD OPERARE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI

 
   
  Varese, 20 novembre 2000. La Fondazione Patrizia Nidoli di Varese è stata autorizzata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, costituita presso Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad espletare le procedure di adozione internazionale. I Paesi per i quali la fondazione può attualmente operare sono la Russia ed il Cile. Per il criterio di capillarità sul territorio adottato dalla Commissione nel rilasciare le autorizzazioni, l´Ente è per ora limitato nella sua attività alle domande delle famiglie residenti in Lombardia e Veneto, in attesa di un aggiornamento per la Regione Lazio. La Fondazione è ente senza scopo di lucro voluto dalla famiglia Nidoli per ricordare la memoria di Patrizia, giovane sposa perita tragicamente in un incidente stradale nel 1996 mentre era in procinto di adottare un bambino. La Fondazione Nidoli opera in favore delle famiglie che desiderano adottare un bambino e si propone di aprire canali diretti e garantiti con alcuni Paesi esteri per inoltrare le procedure di adozione internazionale nel rispetto delle nuove normative. "Abbiamo ottenuto precisa il Fondatore, Comm. Giulio Nidoli l´iscrizione all´albo degli enti autorizzati a svolgere pratiche di adozione internazionale grazie all´adeguata formazione ed alle idonee qualità del nostro personale, che ha acquisito specifiche competenze ed esperienze nel settore dell´adozione internazionale. I professionisti di cui ci avvaliamo sono iscritti ai relativi albi e sono stati giudicati capaci di sostenere i coniugi prima, durante e dopo l´adozione. La Fondazione sono ancora parole di Giulio Nidoli si è dotata di una struttura di professionisti e di consulenti in grado di indirizzare le coppie nel modo più opportuno. Presso i nostri uffici di Varese operano assistenti sociali, psicologi ed avvocati in grado di fornire tutta l´assistenza necessaria nei vari ambiti. "I nostri rapporti con istituzioni e servizi locali intendono svolgersi secondo criteri di correttezza e trasparenza ha dichiarato il Vice Presidente Raffaele Cattaneo , così da poter rispondere in modo concreto ai bisogni che emergono nel corso dell´iter di formazione delle coppie aspiranti all´adozione. I nostri referenti e l´esperienza operativa dimostrata in Russia ed in Cile, ci hanno permesso di ottenere l´idoneità ad operare in questi Paesi. La Fondazione ha in corso progetti di cooperazione allo sviluppo in Russia, in collaborazione con la Caritas di Novosibirsk, ed in Cile, d´intesa con la Diocesi di Valdivia, ove è stato costruito, grazie anche all´opera della Fondazione, un centro di accoglienza per bambini di strada a favore dei quali è stato in seguito avviato un progetto di "Adozione a distanza". Iniziativa che la Fondazione sta promuovendo attualmente e per la quale chiede l´attenzione della stampa italiana. Progetti volti alle esigenze di bambini abbandonati sono in atto a Quinta de Tilcoco, grazie all´ormai consolidato rapporto con Padre Alceste Piergiovanni, missionario in Cile da oltre trent´anni e direttore del "Centro Protecciòn de Menores" che ospita circa 200 minori. Intendiamo divenire operativi in futuro ha proseguito Cattaneo su altri Paesi garantendo sempre di rapportarci con referenti locali seri e affidabili in modo da svolgere tutto l´iter in modo corretto e rigoroso. Sin dalla nostra nascita le nostre attività sono state volte alla promozione dei diritti dell´infanzia, con un orientamento al sostegno del principio di sussidiarietà nelle adozioni internazionali. " Nel corso dei primi 19 mesi di attività la Fondazione fu inaugurata ufficialmente il 1 marzo 1999 oltre 180 coppie disponibili all´adozione hanno contattato la Fondazione. Con ciascuna di queste coppie sono stati normalmente svolti uno o più colloqui con gli operatori ed i professionisti che collaborano con la Fondazione, ma soprattutto è stato possibile instaurare un rapporto personale ed informale, segno dell´intenzione e del desiderio di un lavoro comune per un comune obiettivo, l´incontro di un bambino con i suoi genitori. Ad alcune coppie, nella fase preliminare dell´iter dell´adozione, è stata proposta la partecipazione ad incontri di approfondimento e di formazione organizzati dall´associazione Famiglie per l´Accoglienza, valido strumento di riflessione circa le tematiche cruciali dell´esperienza adottiva e di accoglienza. In memoria di Patrizia, la Fondazione Nidoli ha svolto quest´anno anche a livello locale numerose iniziative di beneficenza tra cui ricordiamo la ristrutturazione dell´asilo comunale di Giubiano, quartiere di Varese. "Operiamo da anni in favore delle famiglie adottive in termini di formazione e informazione ha dichiarato dal canto suo Roberto Zucchetti, Vice Presidente della Famiglie per l´Accoglienza, associazione che collega oltre 20. 000 famiglie in tutta Italia e che da sempre è molto vicina alla Fondazione varesina . Come associazione abbiamo scelto di non operare direttamente sul fronte delle adozioni internazionali, ma di collaborare con realtà di base come la Fondazione Nidoli trasferendo ad esse il nostro know how. " Con l´inserimento nell´Albo degli Enti Autorizzati allo svolgimento delle pratiche di adozione internazionale, la Fondazione Nidoli si augura, d´ora innanzi, di poter avviare una stretta ed efficace collaborazione con la Commissione per le Adozioni Internazionali. A tal fine un primo incontro tra i rappresentanti degli enti riconosciuti sull´intero territorio nazionale, è previsto per il 22 novembre p. V. Presso la sede del Dipartimento degli Affari Sociali, a Roma. A tale incontro, per la Fondazione Nidoli, parteciperà la Dott. Ssa Veronica Bonfadini, in qualità di responsabile operativo dell´Ente. .  
   
 

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