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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Dicembre 2000
 
   
  PROCESSO PENALE: LE NOVITÀ

 
   
  Nel corso del 2000 sono state introdotte una serie di modificazioni al codice di procedura penale che hanno accresciuto non solo la precarietà del sistema ma anche le incertezze per gli operatori (avvocati, magistrati, imputati, mondo accademico). L´ultimo intervento in merito è stato operato con il Decreto legge n. 341/00, che, emanato per evitare il rischio scarcerazioni, in particolare, di esponenti della criminalità organizzata, modifica numerosi articoli del Codice di procedura penale. Il testo del provvedimento è consultabile sul sito del Ministero della Giustizia, all´indirizzo Internet www. Giustizia. It In particolare il provvedimento affronta i seguenti argomenti: - rimodulazione dei termini di custodia cautelare (senza modifica dei termini attualmente vigenti, il giudice, in ciascuna fase del processo, può utilizzare anche periodi previsti per fasi successive o precedenti) - esclusione del ricorso al giudizio abbreviato per i delitti più gravi, puniti con l´ergastolo - proroga dell´istituto del regime penitenziario di rigore (art. 41 bis), con ampliamento del ricorso alle videoconferenze (riducendo ulteriormente la mobilità dei detenuti) - estensione dei termini, già applicati alla criminalità organizzata, anche ai reati di sfruttamento sessuale dei minori, tratta dei minori e prostituzione minorile - rafforzamento dei controlli nei confronti dei soggetti scarcerati per decorrenza dei termini di custodia (obbligo di presentazione, obbligo di firma, obbligo di domicilio) e ampliamento dei casi di possibile ripristino della custodia cautelare in caso di pericolo di fuga - applicazione del braccialetto elettronico a imputati agli arresti domiciliari o condannati in detenzione domiciliare - accelerazione dello svolgimento dei dibattimenti (separazione delle posizioni processuali dei singoli imputati, corsie preferenziali per i processi a carico di imputati non detenuti per altra causa, motivazione frazionata delle sentenze, secondo tempi diversi a seconda dello stato di libertà o custodia del soggetto) - modifiche delle procedure di comunicazione degli ordini di esecuzione (non più consegna a mano, ma semplice notifica) - aumento delle indennità a favore dei magistrati inviati per specifici processi di alta criminalità - ampliamento della modalità di utilizzo delle aule bunker. Secondo il Ministro Fassino, "con le misure assunte il Governo rafforza la certezza dell´esecuzione della pena ed evita che chi ha commesso reati, spesso gravi, possa sottrarsi al processo e alla condanna". .  
   
 

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