Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Dicembre 2000
 
   
  REGIONI E INTERNET :COME CAMBIA LA COMUNICAZIONE FARMACEUTICA INFORMAZIONE ON LINE, ATTENZIONE NEI CONFRONTI DELLE REALTÀ SANITARIE REGIONALI E CONOSCENZA DELLE IMPLICAZIONI SOCIALI DELLE PATOLOGIE

 
   
  Milano, 6 dicembre 2000 - Questi ed altri dati emergono dalla ricerca Pharma. Com, la prima indagine svolta in Italia per conoscere la percezione che i fruitori e i destinatari della comunicazione farmaceutica hanno oggi delle aziende del settore. Pharma. Com è stata realizzata da Burson-marsteller Healthcare, la divisione di Burson-marsteller specializzata in comunicazione medico scientifica. L´indagine, svolta tra ottobre e novembre 2000, ha coinvolto un campione di 100 intervistati, composto da specialisti, rappresentanti di associazioni medico scientifiche, giornalisti, medici di medicina generale, rappresentanti delle istituzioni sanitarie e farmacisti. I risultati emersi disegnano uno scenario interessante. "La qualità della comunicazione delle aziende farmaceutiche italiane negli ultimi tre anni è migliorata - dice Giovanni Tordi, direttore della sede romana di Burson-marsteller ed ideatore di Pharma. Com-. Le aziende stanno progressivamente spostando i loro investimenti sulla comunicazione di marketing diretta al cliente, cioè al paziente. La responsabilità istituzionale dell´azienda sul territorio, attraverso la promozione di campagne sociali, inizia a giocare un ruolo importante con un effetto positivo sulla credibilità dell´azienda. Tuttavia siamo solo all´inizio di un nuovo percorso comunicazionale". Informazione on line. Internet rappresenta solo il 6% degli investimenti comunicazionali delle aziende farmaceutiche italiane, che investono ancora troppo nei canali tradizionali, quali materiale informativo cartaceo, congressi e aggiornamento mediante gli informatori scientifici, a scapito di nuovi strumenti, come appunto Internet. Più comunicazione "regionale". L´89% degli intervistati, alla luce dei nuovi orientamenti legislativi che attribuiscono maggiore autonomia alle Regioni in campo sanitario, ritiene che le aziende farmaceutiche dovrebbero intensificare la propria comunicazione verso il territorio, attraverso attività rivolte alla classe medica, alle relazioni con le istituzioni, al coinvolgimento con i media locali. Ricerche sociologiche ed epidemiologiche. L´83% degli intervistati è fortemente interessato a conoscere i risvolti sociali delle patologie e la loro diffusione. Alle aziende viene richiesto di approfondire gli aspetti relativi all´impatto socio-psicologico delle patologie sulla popolazione: in altre parole, di fare più "cultura" sulle patologie. Da un confronto con la realtà statunitense emerge, infine, un gap comunicazionale riconducibile a due aspetti fondamentali: le aziende farmaceutiche italiane, rispetto alle consorelle americane, si muovono all´interno di un sistema regolatorio meno favorevole e il management italiano è meno propenso ad implementare nuovi processi di comunicazione.  
   
 

<<BACK