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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Dicembre 2000
 
   
  PRESENTATO UN RAPPORTO FEDERCOMIN SUI NUOVI SCENARI DELLA COMPETITIVITÀ DIGITALE

 
   
  Milano, 15 dicembre 2000 - Federcomin, la Federazione di Confindustria che raggruppa oltre 1. 000 aziende di telecomunicazioni, radiotelevisione ed informatica, ha presentato il 13 dicembre 2000 (alle ore 9,30) a Roma, presso Palazzo Barberini (Sala Angeli del Circolo Ufficiali Ff. Aa. ), nel corso dell´Assemblea-convegno il Rapporto Federcomin "La competitività digitale". I lavori sono stati introdotti da Alberto Tripi , Presidente Federcomin. Ha presentato il Rapporto Roberto Mastropasqua (Idc Italia). Sono intervenuti: Gina Nieri, Direttore Centrale Affari Generali e Relazioni Istituzionali Mediaset; Umberto Paolucci, Presidente Microsoft; Franco Patini, Vice Presidente Federcomin; Stefano Pileri, Responsabile Servizi Reti Telecom Italia; Michele Preda, Amministratore Delegato Albacom; Michel Thoulouze, Presidente Telepiù; Giancarlo Elia Valori, Presidente Unione Industriali Roma e Presidente Blu; Roberto Zaccaria, Presidente Rai. Salvatore Cardinale, Ministro delle Comunicazioni, ha concluso i lavori. La competitività digitale nasce dalla crescente digitalizzazione di contenuti, reti e servizi e si afferma in presenza di una domanda che spinge a "consumare i prodotti e servizi della convergenza". Lo sviluppo dell´offerta e della domanda di servizi "convergenti" crea grandi opportunità per tutti i soggetti coinvolti e, in ultima istanza, per la società nel suo complesso, e sarà senza dubbio uno dei motori di crescita dei paesi occidentali nel medio termine. Ma quali sono le tendenze che caratterizzano l´offerta? Il Rapporto Federcomin le ha identificate in: allargamento delle possibilità di accesso; sviluppo della competizione; evoluzione dei modelli di business; sviluppo della televisione digitale; evoluzioni in atto nel mercato dei media; crescenti sinergie tra "entertainment" e "consumo". Secondo stime Idc entro pochi anni i personal computer saranno solo uno dei possibili mezzi per collegarsi a Internet e neppure il più importante. Ad essi si affiancheranno altri terminali indicati come "Information Appliances", cioè in grado di gestire informazioni multimediali (voce, dati, immagini) e di collegarsi a Internet: Set Top Box di vari tipi collegati alla Televisione; Internet Screenphone; Console per videogiochi; Terminali portatili con accesso alla rete (telefoni cellulari, Personal Digital Assistant); Network Computer; Periferiche connesse al Pc per l´accesso ad Internet (Mp3 player). Sullo sviluppo dell´utenza Internet l´Italia sembra destinata a colmare il ritardo che sino a pochi mesi fa la separava dal resto dei Paesi Europei: si può, infatti, stimare che grazie al lancio delle formule "Free" di accesso a Internet, la crescita degli utilizzatori di Internet - da casa, da scuola o dall´ufficio - nell´ultimo trimestre del 2000 coprirà il 25% della popolazione italiana (circa 14 milioni di individui). Il settore finanziario (con il 90,9% di sedi con accesso ad Internet) è al primo posto come utilizzo, seguito dal settore industriale con un tasso dell´80,9%. All´interno dell´aggregato costituito dal settore pubblico il 72,2% delle istituzioni accede ad Internet; ad abbassare questa quota contribuisce in modo particolare il settore sanitario, che con il 67,9% presenta il più basso tasso di accesso. Per dare una misura del fenomeno del commercio elettronico e dei suoi trend di sviluppo, si può stimare che in Europa nel periodo 1999-2004 il valore dell´eCommerce passi dai circa 25 a 510 miliardi di Euro, mentre in Italia nello stesso lasso temporale le vendite online (ovvero gli acquisti fatti tramite un ordine online, non necessariamente pagato con una transazione economica su Web) crescano da 1,8 a oltre 53 miliardi di Euro. L´italia è assolutamente allineata con gli altri Paesi dell´Europa occidentale per quanto riguarda la penetrazione del servizio televisivo: si può, infatti, stimare che nel nostro Paese a fine 2000 le abitazioni dotate di televisione rappresentino il 95% del totale delle abitazioni (96% nell´Europa Occidentale), ovvero 20,7 milioni su 21,9 milioni (Fonte: elaborazioni Idc su dati Kagan e Istat). Molto diffusi sono anche i videoregistratori installati in Italia: circa 12 milioni a fine 1999 (Fonte: Omsyc) pari al 58% delle famiglie con televisore. L´italia è invece agli ultimi posti in Europa in termini di penetrazione delle antenne satellitari individuali Dth, presenti solo nel 6,8% delle abitazioni dotate di televisione, un valore superiore solo a Grecia (0,6%), Belgio (1%), Olanda (4%) e Lussemburgo (5,5%). In questi ultimi tre Paesi, però, la bassa diffusione del satellite si spiega con la diffusione estremamente capillare della Catv. Lo scenario competitivo conseguente alla partenza dei servizi Umts, nei quali la competizione si giocherà molto anche sulla disponibilità di servizi wireless innovativi a larga banda, impatta sulla spinta verso la convergenza digitale in quanto concorre a ridurre i prezzi ai quali i servizi tradizionali sono veicolati sul mercato. Sotto la spinta della competizione il prezzo al minuto dei servizi di telefonia vocale sono previsti ridursi drasticamente nel breve-medio termine (per le chiamate fisso-mobile si stima un calo del 50% nel 2003). Gli utenti di telefonia cellulare in Italia, attualmente previsti, saranno nel 2004 46 milioni circa per il Gsm e 4 milioni circa per l´Umts, per un totale di quasi 50 milioni. E´ previsto uno sviluppo significativo per alcuni dei servizi interessati dal processo della convergenza digitale, in particolare per quelli che risultano dall´integrazione di Internet e del radiomobile: * i ricavi da servizi Wap in Italia sono attesi crescere del 67% medio annuo tra il 2000 e il 2004 * alla stessa data si stima che i ricavi da "mobile commerce" in Italia raggiungeranno un valore di oltre 6 miliardi di dollari. Un esempio del circolo virtuoso domanda-offerta è rappresentato dallo sviluppo delle iniziative italiane di commercio elettronico B2c e della relativa domanda: a novembre 2000 si stima che siano circa 6. 000 i siti di aziende italiane che offrono i propri prodotti-servizi su Internet, ovvero il 150% in più rispetto a maggio dello stesso anno, cui corrisponde un fatturato di circa 820 miliardi di lire, in crescita del 270% rispetto a fine 1999. Uno sviluppo ancora più intenso è inoltre atteso per le applicazioni di commercio elettronico B2b nelle sue varie forme (electronic procurement, digital marketplace ecc. ). I fruitori di Sms cresceranno in Italia dagli attuali 11 milioni fino a 26 milioni nel 2004 e utilizzeranno quasi un miliardo e 700 milioni di Sms al mese (oltre 20 miliardi l´anno). Oggi gli Sms utilizzati dagli italiani sono quasi 500 milioni al mese (6 miliardi all´anno). Sempre in Italia gli utenti Mobile Internet (che accederanno ad Internet dalla telefonia mobile) saranno 11 milioni nel 2004 e in poco più di sei milioni saranno Mobile commerce (faranno e-commerce dalla telefonia mobile). Il percorso verso la convergenza digitale di prodotti-servizi-contenuti appare inarrestabile, date le numerose spinte generate sia dagli operatori dell´offerta che da larghi segmenti della domanda. Franco Rosso.  
   
 

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