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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Dicembre 2000
 
   
  TITOLI GROWTH O TITOLI VALUE ? IL PARERE DI THOMAS MEIER, EQUITY MANAGER DI UNION INVESTMENT

 
   
  Milano, 19 dicembre 2000 - Molti investitori si chiedono se sia il caso di dimenticare i tiloli growth per puntare sui value. Noi non riteniamo che sia il momento giusto per investire il 100 % di un portafoglio in titoli value. Ci sono infatti varie considerazioni da fare in proposito. Chi ha più di 55 anni naturalmente può agire in questa direzione, ma in generale la soluzione migliore è un portafoglio a composizione mista di titoli value e growth. Certo, più una persona è anziana, più dovrebbe essere consistente la parte di titoli value e siamo convinti che i titoli value saranno al centro dell´attenzione degli investitori nel prossimo anno, il che significa una miglior performance a breve. Quest´anno - perlomeno nei primi mesi del 2000 - i titoli growth sono stati il solo e unico modo per investire in titoli. Le elevate performance che si sono registrate fino a marzo si sono rivelate assolutamente esagerate. Ma anche il sell-out delle ultime settimane è stato eccessivo. Secondo noi ci siano alcuni titoli growth che vale la pena tenere in portafolio nei prossimi mesi. Per quanto riguarda titoli value da suggerire agli investitori nella Borsa italiana, purtroppo sono pochi quelli che ci convincono veramente e tra questi ne citiamo tre: Eni, Saipem e Generali. Nelle Borse europeee la situazione è un po´ più interessante. In questo preciso momento apprezziamo particolarmente le grosse società produttrici di petrolio, il settore farmaceutico e le aziende che offrono servizi finanziari. Alcuni nomi: Glaxo Wellcome, Novartis, Roche, Rhone-poulenc, Allianz in europa,mentre per quanto concerne gli Usa suggeriamo: General Electric, Pfizer, Exxon, Southwestern Bell, Citigroup. Tutto questo non significa che i titoli growth siano da dimenticare. Ciò che consigliamo è una composizione mista, come già detto. In questo momento un buon rapporto a breve potrebbe essere composto per il 55 percento da titoli value e per il 45 percento da titoli growth. Per le diverse aree già citate, i titoli growth più interessanti per i prossimi mesi sono Arm Holdings, Nokia, Ericsson e Intershop (in Europa) e Oni Systems, Veritas, Broadvision e Art Technologies (negli Usa).  
   
 

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