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Notiziario Marketpress di
Giovedì 19 Ottobre 2006 |
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LONDON STOCK EXCHANGE, CONTINUA IL ROADSHOW IN ITALIA CON IL PATROCINIO DI ASSINTEL, A MILANO IERI LA NUOVA TAPPA DI PRESENTAZIONE DELL’AIM, LA BORSA EUROPEA DEDICATA ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
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Milano, 19 ottobre 2006 – Si è aperta ieri a Milano presso la sede di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese Ict, la tappa del roadshow italiano organizzato dal London Stock Exchange, per presentare l’Alternative Investment Market, il segmento del mercato borsistico londinese dedicato alle piccole e medie imprese: “Quotarsi sul London Stock Exhange. La via alternativa alla creazione del valore” Milano, Palazzo Castiglioni. L’incontro aveva l’obiettivo di presentare ad aziende e investitori le caratteristiche del mercato londinese e del processo di quotazione sull’Aim, che si propone come concreta modalità alternativa di business per le piccole e medie imprese. Il segmento, nel 2005, ha raddoppiato sia il valore delle contrattazioni, arrivando a 42 miliardi di sterline (60 miliardi di Euro), sia la capitalizzazione di mercato, che ha raggiunto i 57 miliardi di Euro. Sono intervenuti: Giorgio Rapari, Presidente di Assintel, Luca Moschini, Vice Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, Antonio Governale, Presidente del Corporate Advisers team del London Stock Exchange, Oscar Williams, Ceo della merchant bank Market Capital, Antonio Bossi, Associate Director del broker e advisor Arbuthnot, Anthony Indaimo, Partner dello studio legale Withers e Arturo Artom, Ceo di Muvis, l’azienda italiana che sta intraprendendo il processo di quotazione sull’Alternative Investment Market. “Il sistema imprenditoriale in Italia presenta sempre più la necessità di affrontare la cronica sottocapitalizzazione delle proprie aziende” ha commentato Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. “Per questo Assintel ha scelto di supportare l’evento del London Stock Exchange. La quotazione sull’Aim rappresenta un valido strumento che le nostre aziende possono utilizzare per finanziare i propri piani di sviluppo e dare una spinta propulsiva all’internazionalizzazione del business”. . . |
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