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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
 
   
  CONTROLLI SU VINI DI QUALITÀ – ZAIA: VENETO RICORRE CONTRO IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

 
   
  “Il vero problema del Veneto è Roma: il ritorno di un centralismo anacronistico e inefficiente che vuole prosciugare competenze e risorse della parte più produttiva del Paese”. Luca Zaia, vicepresidente della Giunta veneta, commenta con queste parole la decisione del governo regionale di ricorrere al Tar del Lazio contro il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole n. 502 dell’agosto scorso, che affida all’Ispettorato Centrale Repressione Frodi dello stesso Ministero la vigilanza sui Consorzi di Tutela in materia di controlli della produzione dei Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate, in pratica i vini a Doc. “Il decreto del Ministero – spiega Zaia – contrasta in maniera palese con una legge del 1999, la quale dispone che “la vigilanza sugli organismi di controllo privati autorizzati, debba essere esercitata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalle Regioni o Province autonome per le strutture ricadenti nel territorio di propria competenza”. “Non è affatto una questione formale o di poco conto – rincara il vicepresidente – sia perché il provvedimento governativo si inserisce nella scia di una appropriazione e confusione di competenze, che si esprime in maniera scandalosa nella bozza di Finanziaria, sia perché l’esperienza insegna che centralismo è uguale a tanta burocrazia e poca certezza, mentre a livello locale noi siamo in grado di esercitare un controllo capillare sul territorio, senza complicare la vita agli agricoltori e al sistema economico”. “Oggi ricorriamo alle vie legali – conclude Zaia – ma questo è solo l’inizio della mia battaglia per portare a casa da Roma quello che ci spetta e non sarò disposto a retrocedere neanche di un passo rispetto alle legittime rivendicazioni della nostra regione”. .  
   
 

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