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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Dicembre 2000 |
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IL PROGETTO E-ONCOLOGY DELL´ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI DI MILANO
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Milano, 20 dicembre 20001 La diffusione della conoscenza sul trattamento della malattia neoplastica, la definizione di quanto è unanimemente accettata, l´approfondimento scientifico dei problemi diagnostico-terapeutici tuttora oggetto di discussione, lo stimolo alla ricerca multicentrica e la conduzione di studi indirizzati all´identificazione delle cause eziologiche delle neoplasie cosiddette maligne e della relativa terapia innovativa sono tra i compiti primari di un´istituzione di ricovero e cura a carattere scientifico. Questo ruolo è chiaramente definito nel Piano Oncologico Nazionale predisposto dalla Commissione Oncologica Nazionale allo scopo di soddisfare il primo obiettivo del piano stesso: "Ottimizzare gli standard terapeutico-assistenziali, attraverso la razionalizzazione, l´integrazione organizzativa e funzionale ed il potenziamento dei presidi oncologici con funzione di diagnosi e cura". Gli sforzi eseguiti in passato utilizzando i mezzi della comunicazione tradizionale hanno dato risultati insoddisfacenti essenzialmente perché, nonostante l´impegno, non si è riusciti a trasmettere il messaggio in modo capillare e perché le modalità di trasmissione non erano sufficientemente interattive. In altri termini, gli strumenti tradizionali rendono il tentativo di comunicazione e collaborazione strettamente elitario, anche quando lo scopo è di definire delle linee guida da offrire all´attenzione di tutta la comunità. Le nuove tecnologie informatiche e i sistemi di rete oggi disponibili dovrebbero mettere a disposizione uno strumento innovativo utile ai nostri fini, ma nessun tentativo organico è stato finora realizzato. Contenuti di massima del progetto - Una linea generale possiamo pensare di sviluppare un Programma che abbia almeno tre orientamenti: 1) Educazione ed informazione; 2) Ricerca clinico-scientifica; 3) Servizi. Educazione e informazione - Quanto all´educazione, in conformità a recenti pubblicazioni a cura del Cnr e di Start, è possibile identificare quali siano gli aspetti per ciascun tumore in cui esiste un accordo tra gli esperti e quali siano le aree su cui esiste dissenso. Quanto è unanimemente accettato dovrà essere oggetto di un programma educativo indirizzato ai medici, non specialisti della patologia, e ai medici di medicina generale: l´utilizzo di mezzi cosiddetti multimediali e la possibilità d´accesso ai programmi in tempi e luoghi non preordinati dovrebbe consentire la necessaria capillarità della diffusione e facilitare la condivisione dei contenuti da parte delle Società Scientifiche e delle organizzazioni professionali. Queste organizzazioni hanno un ruolo fondamentale anche sui temi in cui non esiste il consenso, una volta identificati i problemi e definiti in dettaglio i punti in discussione nel corso di riunioni formali tra specialisti, si potranno allestire programmi interattivi che consentiranno una discussione virtuale approfondita senza restrizione di tempo. Una volta raggiunto l´accordo e definiti i nuovi problemi originati dalla discussione si potrà: 1) far rientrare nel programma educativo quanto concordato; 2) riorganizzare, con la stessa logica operativa le aree di discussione virtuale. Parallelamente allo sviluppo dei programmi dedicati ai tecnici, si potranno disegnare programmi indirizzati alla popolazione cui deve essere trasferito un messaggio utile alla comprensione del problema. Deve essere posta grand´attenzione ad evitare il tentativo d´autogestione della malattia. In questo caso si rende necessario un coinvolgimento di specialisti della comunicazione. A. Ricerca clinico-scientifica - In questo settore il problema fondamentale riguarda la ricerca policentrica, su temi specifici preventivamente identificati, per i quali è necessaria la raccolta di una casistica clinica particolarmente ampia, non collezionabile in un singolo centro in un tempo ragionevole, occorre un´approfondita discussione indirizzata all´identificazione di nuove metodologie di ricerca al fine di superare le attuali lentezze della ricerca clinica che ancora oggi tende a rispondere ai nuovi quesiti utilizzando tecniche disegnate per risolvere problemi della ricerca clinica degli anni ´60-´70. E´ ormai chiaro che la ricerca deve essere sempre più polidisciplinare e che agli obiettivi, basati in modo esclusivo sui risultati a lungo termine, debbano essere sostituite valutazioni basate sulle modificazioni intervenute sulle caratteristiche dell´uomo o del tumore, che consentono di prevedere la risposta a lungo termine, oggi almeno in parte, valutabile dalla ricerca di laboratorio. Si tratta di porre le basi per un salto culturale importante, che non possono essere definite utilizzando i mezzi tradizionali di scambio d´informazione. Anche la ricerca d´avanguardia, finora condotta da gruppi di ricerca collegati in modo discontinuo, può trarre beneficio quando i risultati ottenuti dai singoli ricercatori sono resi disponibili in modo completo e interattivo in un circuito virtuale cui possano avere accesso tutti i ricercatori interessati senza condizionamenti spazio-temporali. B. Servizi - E´ questa un´area squisitamente tecnica che può essere orientata in almeno tre direzioni fondamentali: a) Consulenza; b) Certificazione; c) Informazioni al pubblico. A) Consulenza. L´uso razionale delle tecniche di telemedicina consente di fornire un supporto diagnostico in tutte quelle condizioni in cui la diagnosi è basata sulle immagini: l´istopatologia, la radiodiagnostica, la dermatologia, l´endoscopia. Il mezzo multimediale consente, infatti, l´osservazione d´immagini statiche e in movimento. Sono possibili anche consultazioni terapeutiche quando tutti i dati relativi ad un singolo paziente sono resi disponibili. La ricaduta sul piano pratico è di straordinario interesse perché si raggiungerebbe lo scopo fondamentale di evitare lo spostamento dei pazienti fino a quando non è strettamente necessario. B) Certificazione. Un adeguato modello multimediale può consentire una valutazione completa della qualità delle attività e delle procedure presenti in un centro clinico, che può essere messo nelle condizioni di auto-valutare la propria attività. C) Informazioni al pubblico. Si può far sapere come comportarsi in caso di sospetto, dove rivolgersi per le procedure diagnostiche, dove rivolgersi per le terapie, quali sono i centri dove il problema particolare può essere risolto, quali sono i centri d´eccellenza, quale la loro attività etc. |
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