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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Dicembre 2000
 
   
  BANCA INTESA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL MASTER PLAN E NOMINA IL VERTICE OPERATIVO DEL GRUPPO CEDUTA LA BANCA DI LEGNANO ALLA BANCA POPOLARE DI MILANO

 
   
  Milano 21 dicembre 2000 - Il Consiglio di amministrazione di Banca Intesa, riunitosi sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della Banca Commerciale Italiana. Il progetto prevede un aumento del capitale sociale di Banca Intesa per massime 792. 320. 323. 000 lire, mediante emissione sino ad un massimo di 792. 320. 323 azioni ordinarie da nominali mille lire cadauna, god. 1/1/2001, da assegnare agli azionisti terzi della Banca Commerciale Italiana in ragione del rapporto di cambio di 1,45 azioni ordinarie Banca Intesa ogni azione ordinaria o di risparmio Banca Commerciale Italiana possedute. Il rapporto di cambio, determinato dal Consiglio di Banca Intesa in data 10 ottobre scorso sulla base di una perizia degli advisor Lazard e Mediobanca e del Prof. Angelo Provasoli che prendeva in esame le situazioni contabili al 30 giugno 2000 dei due istituti, eŽ stato confermato nella stessa misura sulla base delle nuove valutazioni con riferimento ai dati al 30 settembre 2000. In conseguenza di tale operazione e del fatto che il marchio Bci eŽ ben conosciuto allŽestero, il Consiglio ha inoltre approvato la proposta di modifica della denominazione sociale, che risulta dalla combinazione di quelle delle due banche, in Banca Intesa - Banca Commerciale Italiana S. P. A. , o in forma abbreviata Intesabci o Banca Intesa Comit. Il Consiglio ha dato mandato al Presidente di convocare lŽassemblea straordinaria degli azionisti per lŽapprovazione del progetto di fusione, delle relative delibere e di altre modifiche statutarie. LŽassemblea dovraŽ inoltre approvare la revoca della delibera del 28 luglio scorso riguardante la fusione per incorporazione di Banca Carime in Banca Intesa, a seguito dellŽaccordo intervenuto con la Banca Popolare Commercio e Industria per la cessione a questo gruppo della banca di Cosenza. LŽassemblea saraŽ convocata anche in sede ordinaria per lŽapprovazione della proposta di acquisto ed alienazione di azioni proprie al servizio dei Warrant Put Intesa - Bci in circolazione sino ad un massimo di 478,7 milioni di azioni al prezzo di 5,38 euro cadauna, per un importo complessivo massimo di 2. 575,7 milioni di euro (4. 987 miliardi di lire). Il Consiglio ha anche approvato il Master Plan dellŽintegrazione Banca Intesa - Banca Commerciale Italiana e ha deliberato la prima serie di incarichi al vertice del Gruppo. Il Master Plan, che conferma nelle linee essenziali il lavoro svolto nei mesi estivi dai cantieri, individua gli obiettivi strategici del nuovo Gruppo, il percorso operativo in base al quale conseguire i benefici attesi e tutti gli elementi di dettaglio per la realizzazione dellŽintegrazione. Con questo progetto e attraverso la fusione di Cariplo, Ambroveneto, Mediocredito Lombardo e Comit in Banca Intesa prende il via il modello organizzativo divisionale - focalizzato sui segmenti di clientela - che consentiraŽ la costituzione di aree di business dedicate alla creazione di valore su specifici mercati. LŽintero percorso di realizzazione della nuova struttura si sta svolgendo secondo i tempi previsti. Le tappe piuŽ vicine sono: lŽattuazione delle fusioni giaŽ deliberate tra Cariplo, Ambroveneto e Mediocredito Lombardo in Banca Intesa entro il 31/12/2000; la fusione di Bci in Banca Intesa entro Maggio 2001. Il modello si fonderaŽ su un Centro di Governo e su quattro aree di business dotate di autonomia e specializzate per segmenti di clientela: la Divisione Retail, Private, Imprese e la Banca dŽAffari. Il Centro di Governo, in Banca Intesa, saraŽ focalizzato sullŽattivitaŽ di indirizzo e di controllo, provvederaŽ alla definizione degli indirizzi strategici di Gruppo e al coordinamento/controllo delle Divisioni, Business Unit, Partecipate e Altre societaŽ. La Divisione Retail saraŽ dedicata alla clientela privata e alle piccole imprese e potraŽ contare su 2. 130 filiali, organizzate in 5 macro-regioni che comprenderanno tutto il territorio nazionale. La Divisione Private serviraŽ la clientela privata ad elevato patrimonio mentre la Divisione Imprese si dedicheraŽ specificamente alle medie aziende. Le grandi imprese, le istituzioni e gli operatori finanziari saranno seguiti dalla Divisione Banca dŽAffari che si occuperaŽ anche di gestire la liquiditaŽ del Gruppo, lŽattivitaŽ di Investment banking, Treasury, Corporate banking, Private Equity domestico e internazionale e di fornire servizi di Global Custody alle societaŽ del Gruppo e al mercato. Oltre alle Divisioni, il Master Plan approvato questŽoggi delinea lŽattivitaŽ delle altre aree di business del Gruppo. ŽŽArea Banche ItalianeŽŽ: comprenderaŽ le banche italiane controllate dal Gruppo e non integrate nel modello divisionale di Banca Intesa. Per queste banche (ad es. Cariparma e Friuladria) viene confermato il modello federale. In alcuni territori, dunque, si eŽ deciso di affiancare le banche locali e la Divisione Retail (che saraŽ presente su tutto il territorio nazionale) favorendo quella clientela che desideri appoggiare lŽoperativitaŽ di profilo piuŽ complesso su una banca di dimensione nazionale, pur continuando a preferire un istituto locale per le attivitaŽ maggiormente legate al territorio. Area SocietaŽ prodotto: raggrupperaŽ le societaŽ prodotto - anchŽesse specializzate per area di business - con la duplice missione di servire i canali distributivi del Gruppo e di sviluppare la clientela esterna. Il Piano approvato definisce nel dettaglio le modalitaŽ per realizzare lŽintegrazione delle societaŽ del Gruppo che si occupano di leasing, factoring, gestione crediti, esattorie. Asset Management, saraŽ il centro di profitto operante nellŽarea del risparmio gestito. Intesa E-lab: saraŽ dedicata allo sviluppo di iniziative di business in ambito finanziario basate sulle nuove tecnologie (canali telematici, banca diretta). Il Master Plan approvato contiene anche le linee di indirizzo e i piani di azione che riguardano le Reti dei promotori, tutti i canali complementari (Call center, Internet banking, Corporate banking, Atm) e lŽassetto dei servizi e delle infrastrutture di Gruppo (sistemi informativi, logistica, etc. ). Il Business Plan a tre anni saraŽ approvato dal Consiglio a metaŽ gennaio 2001 e presentato al mercato subito dopo. Nella stessa seduta il Consiglio di amministrazione ha deliberato gli incarichi al vertice della nuova Banca Intesabci. I responsabili individuati oggi avranno il decisivo compito - nei prossimi 18 mesi - di avviare le attivitaŽ di attuazione del Piano di costruzione della prima banca italiana e contemporaneamente di garantire il raggiungimento degli obiettivi di business. Ecco i nuovi manager. Direzione Generale: Roberto Brambilla, con supervisione sul Centro di Governo; Tommaso Cartone, con supervisione sulle tre Divisioni Commerciali (Retail, Imprese, Private); Enrico Meucci, con supervisione sulla Banca dŽAffari e Internazionale. Le altre nomine hanno riguardato: Leonardo Gregorio Attanasio per la Direzione Amministrazione Partecipazioni ; Giampiero Auletta Armenise per la Direzione Sviluppo Strategico (Pianificazione, Studi, Marketing, Sviluppo); Edoardo Bacis per la Direzione Risorse Umane, compreso il coordinamento di Intesa Formazione; Carlo Baraggia per la Direzione Crediti; Giovanni Boccolini per il progetto Banca Diretta nellŽambito della Divisione Internet; Giorgio Bossi per la Direzione del ŽŽProgetto DivisionalizzazioneŽŽ; Michele Calzolari per la Direzione Equity (Banca dŽAffari); Luigi Capuano per lŽArea SocietaŽ Prodotto (Intesa Leasing, Mediofactoring, Intesa Gestione Crediti, Intesa Riscossione Tributi); Francesco Caputo Nassetti per la Direzione Grandi Clienti (Banca dŽAffari); Giovanni Carpenzano per la Direzione Consulenza Fiscale; Vittorio Conti per la Direzione Risk Management; Andrea Corbella per la Direzione Organizzazione; Alberto Crippa per la Direzione Rapporti con partner strategici; Carlo Doneda per le Relazioni Esterne nellŽambito della Direzione Comunicazione Bruno Dotti per la Direzione Auditing; Angelo Forloni per la Direzione Operations (Banca dŽAffari); Vincenzo Gallo per la Direzione Filiali ed Uffici di rappresentanza allŽestero; Marcello Gasco per la societaŽ Intesa Sistemi e Servizi, giaŽ direttore generale della stessa Paolo Grandi e Marco Cerina Ferroni per la Direzione Private Equity (Banca dŽAffari); Vincenzo La Via per la Direzione Finanza strategica; Victor Massiah per la Divisione Internet (E-lab e business innovativi); Carlo Messina per la Direzione Controllo Direzionale; Marco Paolillo per la Divisione Imprese; Roberto Ranieri per la Direzione Fixed Income (Banca dŽAffari); Ernesto Riva per la Direzione Bilancio e Fiscale; Gerardo Rizzi per la Direzione Consulenza Legale, ivi compresa la Segreteria Generale, affidata ad interim; Marco Silvani per la Divisione Private; Ernesto Tansini per la Divisione Retail; Alberto Valdembri per lŽArea Banche Italiane Controllate; Alberto Varisco per la Direzione Corporate Finance e per la Direzione Treasury (Banca dŽAffari); Tali nomine, compatibilmente con gli incarichi in corso, avranno decorrenza immediata e saranno pienamente operative secondo lŽevolversi del programma di integrazione. In coerenza con il piano di razionalizzazione delle partecipazioni e della rete degli sportelli del Gruppo per lŽottimizzazione del presidio del territorio, il Consiglio ha anche deliberato di provvedere alla cessione dellŽintera partecipazione posseduta da Banca Commerciale Italiana in Banca di Legnano, pari a n. 27. 527. 500 azioni corrispondenti al 55% del capitale sociale, alla Banca Popolare di Milano al prezzo di 1. 300 miliardi, che equivale ad una valutazione complessiva della banca di circa 2. 000 miliardi. Questa valutazione esprime un rapporto prezzo/patrimonio netto pari ad oltre 4 volte. La cessione della partecipazione avverraŽ con godimento 1° gennaio 2001 e consentiraŽ al Gruppo Intesa di conseguire una plusvalenza lorda di oltre 1. 000 miliardi e di migliorare ulteriormente il proprio cost/income. Alla data del 30 settembre 2000, Banca di Legnano aveva una raccolta da clientela complessiva di 8. 980 miliardi, composta da 2. 781 miliardi di raccolta diretta e da 6. 199 miliardi di raccolta indiretta, impieghi verso la clientela per 2. 875 miliardi, un patrimonio netto di 518 miliardi, incluso un risultato netto di periodo di 23 miliardi. Alla stessa data i dipendenti della banca erano 814. Anche dopo la cessione della Banca di Legnano, che vanta 68 sportelli distribuiti nelle province di Milano, Varese e Novara, Intesa rimane comunque il primo gruppo bancario nelle predette aree, con un numero di sportelli pari a 588 rappresentativi di una quota complessiva del 21% e del 31% per depositi (dati al 30 giugno 2000). Infolink: http://www. Bancaintesa. It.  
   
 

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